Il mega-down di Facebook and Co è costato a Mark Zuckerberg oltre 6 miliardi di dollari

Il down di Facebook, Instagram e WhatsApp è costato caro a Mark Zuckerberg: le azioni dell’azienda sono crollate, e in poche ore il fondatore di Facebook ha perso oltre 6 miliardi di dollari, grossomodo 2/3 di quanto raccoglie, in un anno, l’Italia dal gettito della Tari.

Verso la sera di ieri tutti i servizi di Facebook – inclusi quindi Instagram e Whatsapp – sono andati offline, i disservizi sono durati più di sei ore, tant’è che si parla apertamente del più grave down del social network degli ultimi due anni (nel 2019 un problema simile durò 24 ore). Nel frattempo le ragioni del guasto, per quanto complesse e piuttosto tecniche, sono state divulgate al pubblico: noi abbiamo tentato di riassumervele e spiegarvele in termini chiari con questo nostro approfondimento.

Tornando ai guai di Zuckerberg: nelle ore immediatamente successive al down di Facebook, le azioni dell’azienda hanno rapidamente perso il 5%. Per Zuckerberg – che ha il grosso del suo patrimonio investito in azioni di Facebook – questo scherzetto ha avuto un costo decisamente importante. Il suo patrimonio ha perso 6 miliardi di dollari, cosa che gli è costata la quinta posizione nel prestigioso e competitivo Bloomberg Billionaires Index, la classifica curata dall’omonimo media outlet sugli uomini più ricchi del mondo. Poche settimane fa Zuckerberg aveva un patrimonio stimato in 140 miliardi di dollari, oggi il suo patrimonio si ferma a 120,9 miliardi di dollari. Il grave guasto che ha mandato offline i servizi di Facebook è solo l’ennesimo guaio, l’azienda aveva già perso diversi punti in borsa a causa di uno dei più seri e gravi scandali dai tempi dell’affare Cambridge Analytica. Un’inchiesta del WSJ ha rivelato alcune oscure e controverse pratiche interne di Facebook: la fiducia dell’opinione pubblica e degli investitori nei confronti del social network è ai minimi di sempre.

 

 

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