Apple TV+ avrebbe meno di 20 milioni di abbonati negli USA e in Canada, l’informazione sarebbe stata fornita dalla stessa Apple in sede di trattativa con l’Alliance of Theatrical Stage Employees, un importante sindacato delle maestranze di Hollywood. Non avendo superato il tetto dei 20 milioni di iscritti, Apple ha diritto di pagare gli iscritti all’IATSE con compensi più bassi di quelli offerti dalle piattaforme streaming più grandi, come Netflix e Disney+-
Il sindacato, per nulla persuaso dalla risposta di Apple, probabilmente presto annuncerà una serie di scioperi, soprattutto perché al di là del numero esiguo di iscritti, Apple TV+ sta comunque destinando alle sue produzioni dei budget estremamente alti. The Morning Show ha un costo per episodio di circa 15 milioni di dollari.
Fino ad oggi Apple non aveva mai rivelato informazioni sul numero di abbonati al suo servizio. Il dato dei 20 milioni ci aiuta ad avere un’idea più chiara, ma siamo comunque molto distanti da un numero preciso. In passato diverse fonti, tra cui l’ex CEO di Netflix, avevano riportato che Apple+ ha un tasso di cancellazioni estremamente alto. In altre parole, Apple fa molta fatica a convincere i suoi abbonati a rinnovare l’iscrizione, specie dopo la fine del periodo di prova.
Questo perché Apple ha cercato di spingere la sua piattaforma con una politica di prova gratuita molto aggressiva, regalando 12 mesi d’utilizzo con l’acquisto di un nuovo prodotto, inclusi gli iPhone 12. Nel frattempo Apple ha ridotto il numero di mesi regalati con l’acquisto dei suoi prodotti.
Apple TV+ può contare su una piccola selezione di serie televisive estremamente acclamate dalla critica, come Ted Lasso e The Morning Show. Nonostante l’alta qualità di questi prodotti, nessuna serie originale Apple TV+ è ancora riuscita a diventare un fenomeno di massa paragonabile a successi del calibro di Stranger Things o The Mandalorian. Tim Cook in passato aveva dichiarato di essere “estremamente soddisfatto” dei risultati ottenuti dalla piattaforma, e di essere più interessato alla qualità delle produzioni e dei registi coinvolti, più che al numero di abbonati.