Quando i talebani hanno conquistato la provincia di Paktia, nella parte orientale dell’Afghanistan, hanno imposto immediatamente lo stop alla somministrazione dei vaccini contro il Covid-19. Ora che le forze talebane sono penetrate dentro a Kabul, ci si aspetta che i vaccini vengano dichiarati illegali in tutto lo Stato.

I talebani avrebbero già intimato da circa una settimana al personale dell’ospedale regionali di interrompere ogni somministrazione. Nel frattempo, il reparto dell’ospedale dedicato alle vaccinazioni è stato chiuso. La messa al bando dei vaccini, scrive Futurism, è solo la punta dell’iceberg. La presa del potere da parte dei combattenti talebani imporrà un cambiamento draconiano allo stile di vita acquisito dagli afghani negli ultimi 20 anni. Questo è particolarmente vero per le donne. “Alle donne è stato detto di rimanere nelle loro case“, ha spiegato la giornalista Lynne O’Donnell. “Non possono uscire senza essere accompagnate da un parente di sesso maschile”.

La conquista dello Stato da parte dei gruppi talebani è avvenuta in tempi molto più rapidi di quelli previsti dagli osservatori internazionali, incluse le agenzie d’intelligence statunitensi. Anche per questo motivo, l’avanzata dei combattenti ha obbligato le nazioni NATO ad evacuare in modo repentino e scomposto il loro personale, oltre che il più alto numero di collaboratori afghani che fosse possibile portare fuori dal paese. Le operazioni di evacuazione sono ancora in corso.

“Non riusciremo a salvare tutti”, ha detto trattenendo con difficoltà le lacrime Ben Wallace, ministro della difesa del Regno Unito.

Ad inizio agosto, circa 800.000 afghani avevano ricevuto almeno una dose del vaccino contro il Covid-19

Ad inizio agosto, circa 800.000 afghani avevano ricevuto almeno una dose del vaccino contro il Covid-19, su una popolazione di oltre 38 milioni di persone. Dopo la presa del potere da parte dei talebani, ci si aspetta che il dato non faccia ulteriori progressi. La popolazione locale sarà di fatto tagliata fuori da ogni misura di protezione contro la pandemia.

Almeno 400.000 dosi del vaccino Sinopharm sono arrivate dalla Cina, che tuttavia si è già affrettata a stringere rapporti diplomatici con i leader dei talebani, nella speranza di esercitare una nuova influenza sulla regione.