Per la prima volta Tesla è riuscita a chiudere un trimestre in positivo esclusivamente grazie al suo core business: ossia vendendo automobili o altri prodotti legati all’energia elettrica. Significa che se dal report dell’ultimo trimestre andiamo a togliere il resto – come la vendita di crediti verdi -, il produttore rimane comunque in attivo. Lo stesso non si poteva dire con gli scorsi report finanziari.
Tesla ha chiuso l’ottavo trimestre di fila in positivo, ma è la prima volta che questa affermazione non deve essere seguita da mille ‘ma’.
Tesla nel secondo trimestre del 2021 ha ottenuto profitti per 1,1 miliardi di dollari. 354 milioni di dollari arrivano dalla vendita di crediti verdi alle altre case automobilistiche, mentre tutto il resto dipende dalla vendita di automobili e, in piccola part, dalla vendita di prodotti come l’accumulatore Powerwall.
Tesla, scrive The Verge, ha pagato lo scotto del crollo dei Bitcoin – perdite per 23 milioni di dollari -, paradossalmente l’investimento da 1,5 miliardi di dollari nella criptovaluta era stato fondamentale per andare in profitto durante il Q1 2021. Il secondo trimestre è stato anche caratterizzato dai forti ritardi delle consegne delle nuove Model S e Model X rispetto alla tabella di marcia originale. Ciò nonostante, per Tesla è stato un trimestre dall’importanza storica, con ricavi totali per 11,9 miliardi di dollari.
Ancora una volta il grosso dei volumi di vendita arriva dalla Tesla Model 3 e Tesla Model Y, le due vetture più accessibile della casa automobilistica.