Facebook introduce le Live Audio Rooms, la sfida a Clubhouse è ufficialmente iniziata

Nella giornata di oggi Facebook ha introdotto le tanto chiacchierate chat audio, ossia la possibilità per alcune personalità pubbliche e gruppi di creare delle stanze per le conversazioni a voce, inseguendo il modello Clubhouse. La nuova feature si chiama ‘Live Audio Rooms‘.

Facebook ha spiegato di guardare ai contenuti audio come un asset fondamentale per la sua strategia futura. ‘Saranno un medium di prima classe’, ha detto l’azienda con una nota. La scorsa settimana era stato il turno di Spotify, che con le sue ‘Greenroom’ ha di fatto creato la sua versione di Clubhouse. Twitter e Telegram hanno da tempo già fatto altrettanto con i loro prodotti, in tutto e per tutto speculari tra di loro.

Clubhouse ha iniziato l’anno presentandosi come un vero e proprio fenomeno virale, un social in grado di portare una ventata di aria fresca all’interno di un settore relativamente stagnante e, più in generale, con spazio per pochi player. Ma questa volta i concorrenti non sono stati a guardare. I social rivali hanno fatto a gara per rubare la nuova verticalità a Clubhouse, prima che la nuova app potesse affermarsi. Del resto Clubhouse aveva due enormi svantaggi: l’assenza su Android – risolta di recente – e la presenza di un sistema su inviti che gli impediva di raggiungere il grandissimo pubblico.

Le chat audio di Facebook per il momento sono limitate ad alcune figure pubbliche e ad alcuni gruppi. La feature è stata introdotta, in via sperimentale, esclusivamente negli USA. Per creare le chat è necessario collegarsi dalla versione dell’app per iOS. È comunque possibile partecipare alle discussioni anche da Android, inoltre gli organizzatori delle stanze possono invitare a parlare anche chi non ha una spunta blu.

Possono partecipare alla conversazione fino a 50 persone per volta. Mentre non c’è un limite per il pubblico, che però può limitarsi ad ascoltare in modo passivo.

Facebook permetterà anche di creare delle speciali ‘Live Audio Rooms’ di raccolta fondi, tant’è che sarà possibile organizzare un crowdfunding per una causa specifica ed invitare gli spettatori a donare nel corso della conversazione.

Facebook punterà sui content creator ed ha già annunciato l’intenzione di stringere accordi d’esclusiva con diverse personalità pubbliche, tra cantanti, giornalisti, atleti e altri influencer.

Sarà possibile ricompensare gli organizzatori delle stanze con delle stelle, una sorta di valuta in-app. Facebook ha spiegato che fino al 2023 tutti i proventi delle donazioni rimarranno ai content creator. Niente commissioni.

Facebook punta anche sui podcast, ma anche in questo caso si tratta di una nuova feature limitata agli Stati Uniti d’America, almeno per il momento.

 

 

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