Altro che polizia di New York che usava il cane robot della Boston Dynamics, è la polizia di Chicago che gioca pesante: non solo si è creata una flotta di droni di sorveglianza, ma lo ha fatto in maniera occulta, adoperando i soldi sequestrati ai trafficanti di droga.

La denuncia parte dal Chicago Sun-Times e sarebbe di una portata tanto preoccupante che varrebbe la pena prenderla con le pinze, offrendo un ampissimo beneficio del dubbio. Almeno se non fosse che le forze dell’ordine direttamente coinvolte non solo non hanno negato la faccenda, ma hanno anche fatto intuire tra le righe che sia tutto vero.

“Il Dipartimento considera ogni strumento disponibile quando si tratta di mantenere la sicurezza pubblica e di cercare attivamente opportunità di innovazione”, ha detto il portavoce Don Terry, stando ben attento a non confermare niente in maniera esplicita o diretta.

La situazione è emersa attraverso il gruppo attivista Distributed Denial of Secrets, il quale avrebbe intercettato alcune compromettenti email inviate da Karen Conway, direttrice del settore ricerca e sviluppo della polizia di Chicago.

Stando ai carteggi, il Commissariato avrebbe adoperato 7,7 milioni di dollari non tracciabili per finanziare un numero non meglio precisato di programmi, un vero e proprio fondo occulto soprannominato “1505” che ha permesso di sostenere anche l’acquisto di apparecchi Stingray per lo spionaggio telefonico.

La polizia di Chicago avrebbe adoperato i droni acquistati per fotografare le scene del crimine e sorvegliare persone legate al terrorismo, ma anche per delle più generiche e indefinite indagini.

 

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