Un tempo i “bontemponi” che volevano rovinare la giornata a qualcuno si premuravano di versare dello zucchero nel serbatoio di qualche autovettura. Oggi i tempi sono cambiati e i vandali si adattano alle innovazioni rappresentate dalle auto elettriche, sabotando le centraline di ricariche con manciate di carne trita.
A Monaco di Baviera, una stazione del Supercharger Network di Tesla è stata vittima di un attentato che l’ha resa inutilizzabile, richiedendo un intervento di manutenzione abbastanza radicale. I contatti di ricarica sono infatti stati intasati dal macinato: irrecuperabili, hanno dovuto essere sostituiti.
Non è la prima volta che si verificano disagi simili nell’area e probabilmente la situazione non è che destinata a peggiorare, almeno nel breve periodo. Ancor più inquietante è il timore che una simile, bizzarra, strategia possa effettivamente essere emulata, prendendo piede anche altrove.
Così come agli albori delle auto benzina risultasse impensabile che qualcuno potesse ipotizzare di versare del saccarosio in un serbatoio, nessuno aveva probabilmente valutato che le vetture elettriche sarebbero finite in scacco per colpa di un grumo di carne.
Ai gestori delle centraline non resta quindi che incominciare a ipotizzare delle strategie con cui difendere le strumentazioni, che sia attraverso l’applicazione di videocamere di sorveglianza o con sistemi di blocco capaci di rendere inaccessibili le parti più delicate dei marchingegni.
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