Il periodo dell’asta per il primo tweet di Jack Dorsey, divenuto per l’occasione un NFT autografato digitalmente dal suo autore, è scaduto, confermando i risultati che si erano immediatamente delineati. L’acquirente, Sina Estavi, CEO di un’azienda di blockchain nota come Bridge Oracle, si è infatti conquistato il prodotto virtuale senza che nessuno osasse rilanciare i suoi 2,5 milioni, tuttavia, all’ultimo, l’uomo stesso ha deciso di alzare la quota proposta, decidendo autonomamente di investire la bizzarra cifra di 2.915.835,47 dollari, ovvero 1630.5825601 Ethereum.

Il perché di una somma tanto specifica non è stato chiarito, tuttavia Dorsey si è affrettato a tradurre la somma in Bitcoin per poi inviarla in blocco a GiveDirectly, un’organizzazione di beneficenza che opera, tra le altre, in Africa, Paese in cui Jack Dorsey sta investendo proprio nell’ottica di sviluppare un’economia basata sulle criptovalute.

Questi asset potrebbero aumentare di valore o potrebbero calare, tuttavia ciò che rimarrà è il registro e lo storico del “ho comprato questo oggetto da te in questo momento della storia” e questo è stabile nella memoria del compratore, del venditore e degli spettatori,

ha commentato Cameron Hejazi, CEO e co-fondatore di Cent, piattaforma su cui è avvenuta la vendita..

 

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