Facebook Inc ha bloccato “temporaneamente” alcune funzioni dei social attivi in Europa, dimostrando malessere nei confronti della legge.
L’azienda digitale ha notificato agli utenti della messaggistica di Facebook e Instagram che alcune features saranno sospese a tempo indeterminato per “rispettare le nuove regole dei servizi di messaggistica in Europa”.
In un post sul blog dedicato agli sviluppatori, la Big Tech sottolinea come la mancanza delle funzioni andrà a impattare direttamente su diversi business, influenzando tutto ciò che passa attraverso le componenti API e UI.
Le limitazioni sono state implementate ieri, 16 dicembre, e colpiscono tutti i paesi dell’Unione Europea, la Norvegia, l’Islanda, il Liechtenstein e il Regno Unito.
A più riprese, Facebook evidenzia come la situazione di disagio sia figlia degli “sforzi” che l’azienda starebbe compiendo per sottostare a delle non meglio specificate “nuove regole sulla privacy dell’Europa”.
Non é pertanto chiaro se questa presa di posizione faccia riferimento alla sempre più ferrea applicazione delle ePrivacy Directive indette nel lontano 2002 o se, più verosimilmente, l’azienda si stia riferendo al Digital Services Act (Dsa) e al Digital Markets Act (Dma), proposte di legge che potrebbero richiedere anni per essere adeguatamente implementate.
I servizi mancanti sono, almeno per ora, specifici e settoriali, molti utenti comuni potrebbero non rendersene neppure conto, tuttavia la manovra sparge benzina su una strategia che Facebook ha già ventilato in passato: abbandonare l’Europa qualora i governi dovessero interferire con il suo predominio.
Complice la pandemia, sempre più nazioni occidentali stanno infatti rivalutando la portata dell’impatto monopolistico delle Big Tech, prendendo in considerazione draconiane risoluzioni che dovrebbero contenerne lo strapotere.
Interpellata sulla durata della sospensione, Facebook ha risposto con ambiguità, asserendo che le funzionalità rimosse torneranno pienamente attive “molto presto”.
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