Uber dice addio alla sua divisione taxi volanti, Uber Elevate. Solamente 48 ore giungeva la notizia della cessione della divisione guida autonoma. Uber ha rinunciato a plasmare il futuro per concentrarsi sul presente?

Uber perde anche la divisione ‘taxi volanti‘, Uber Elevate. L’azienda immaginava un futuro dove sarebbe stato possibile prenotare un volo aereo da una città e l’altra direttamente dallo smartphone, ma non sarà lei a trasformarlo in realtà.

Uber Elevate è stato acquistato dalla Joby Aviation, una delle aziende che aveva già collaborato con Uber in passato.

L’obiettivo di Uber Elevate non era tanto quello di produrre nuovi VTOL —il nome dei veicoli a decollo/atterraggio verticale al centro della strategia di mobilità aerea—, quanto costruire l’infrastruttura tecnologica e i servizi necessari per diffondere i taxi volanti in modo capillare.

Come era stato per la cessione della divisione auto senza pilota, nemmeno questa notizia ci sorprende più di tanto: i primi rumor erano emersi poche settimane fa.

L’accordo dovrebbe chiudersi ufficialmente ad inizio del 2021 e, proprio come per la cessione del dipartimento guida autonoma, l’operazione preveda che Uber acquisti delle quote della Joby Aviation. Si parla di un investimento da circa 75 milioni di dollari. Non è chiaro, al contrario, a quanto ammonterà il costo dell’operazione per la Joby.

Con Elevate, Uber perde l’ultimo tassello della sua strategia a lunghissimo termine. Una scelta, se non dettata, quantomeno anticipata dalla pandemia che ha colpito duramente l’economia mondiale, mostrandosi particolarmente feroce contro i settori della gig e sharing economy.