Uber rinuncia all’utopia per difendere il suo business principale. Addio alla divisione auto senza pilota. È stata venduta alla startup Aurora, realtà finanziata, tra gli altri, anche da Hyundai e Amazon.

Uber ha ceduto la sua divisione auto senza pilota. Per il fondatore ed ex CEO Travis Kalanick era un tassello fondamentale della strategia dell’azienda, ma ora se l’è aggiudicata la rivale Aurora.

La divisione Advanced Technologies Group faceva parte della strategia di Uber per dominare la mobilità del futuro, assieme ad Uber Elevate, la divisione dei fantomatici Taxi volanti — anche questa in trattative per essere venduta ad un’azienda terza. Peccato che, come emergeva in un report del mese scorso, i piani per la guida autonoma hanno portato a delle perdite insostenibili senza che l’azienda sia stata in grado di ottenere risultati apprezzabili. Senza contare tutti gli scandali e i problemi legali, tra l’incidente mortale del 2018 e le accuse di furto di proprietà intellettuale ai danni di Waymo.

La cessione dovrebbe concludersi formalmente durante il primo quadrimestre del 2021. L’accordo, ad ogni modo, non è una disfatta per Uber e i suoi dirigenti. L’azienda investirà 400 milioni di dollari nella startup, ottenendo circa il 26% delle quote. La stessa CEO, Dara Khosrowshahi, entrerà a far parte del CDA di Aurora.