Per quanto ridicolo possa sembrare Akira Toriyama originariamente non aveva pianificato che la serie di Dragon Ball andasse oltre il suo primo arco narrativo, la ricerca originale delle Sfere del Drago.

Akira Toriyama lo rivela nella sua intervista a Daizenshuu, mentre discute delle radici di Dragon Ball come adattamento del classico della letteratura cinese Il Viaggio in Occidente (in cinese 西遊記西游记).

Il romanzo da cui deriva fu pubblicato anonimo nel 1590 circa. Sebbene non sia pervenuta alcuna prova materiale relativo all’identità dello scrittore, lo si attribuisce tradizionalmente all’erudito Wú Chéng’ēn.

Il romanzo racconta, in versione mitizzata, il viaggio di un monaco buddhista, ispirato al personaggio storico Xuánzàng. Costituisce una riflessione su quanto il buddhismo cinese avesse unito le genti, fondendo aspetti del Taoismo e del Confucianesimo in Cina.

Rappresenta, inoltre, un vero e proprio percorso di purificazione dei vari personaggi, che alla fine del viaggio giungeranno all’illuminazione. Bulma era Tripitaka, Oolong era Zhu Bajie, Yamcha era Sha Wujing.

Ai vecchi tempi della comunità di fan di Dragon Ball su Internet di lingua inglese, Greg Werner (ora un editorialista che scrive di One Piece per la rivista V-Jump di Shueisha) ha pubblicato una traduzione del discorso della tavola rotonda di Toriyama sul suo influente sito.

Tuttavia, il suo giapponese non era così buono allora come lo è adesso, quindi ha tradotto erroneamente l’osservazione di Toriyama sul fatto di avere solo tre capitoli pianificati quando la serie è iniziata mentre in realtà ne aveva già tre “saghe” (cioè archi narrativi) pianificate dall’inizio.

Werner ha persino incluso una nota a piè di pagina dicendo che queste prime tre saghe si riferivano al momento in cui appare l’Esercito del Nastro Rosso. La trama dell’Armata del Nastro Rosso è durata fino al capitolo 96, quindi questa traduzione errata attribuisce a Toriyama il merito di aver pianificato oltre 30 volte il numero di capitoli che aveva effettivamente a disposizione!

Inutile dire che questo piano per terminare la serie dopo appena un anno circa non ha avuto successo. Cosa ha spinto Toriyama a continuare la serie oltre questo punto? È stata l’enorme popolarità di Dragon Ball? A quanto pare, no! Per quanto possa essere difficile crederlo ora, all’inizio, Dragon Ball non era poi così popolare.

Fino all’inizio del Tenka’ichi Budōkai, la serie non era stata così popolare. Quando aveva disegnato il personaggio di Goku, non lo aveva ancora reso un personaggio a tutto tondo. Quindi per aumentare la sua popolarità trasformò la storia in un formato da torneo e aggiunse gli altri personaggi che conosciamo, primo fra tutti, Crilin. Non si sarebbe mai aspettato il successo che ha avuto in seguito.