La lista delle aziende americane che stanno corteggiando TikTok si fa sempre più lunga. Anche Oracle è in trattativa con ByteDance per aggiudicarsi l’app della discordia.

Nel frattempo, ByteDance ha sempre meno tempo per disfarsi di TikTok. La Casa Bianca ha intimato al Dragone di abbandonare gli Stati Uniti e cedere ad un’azienda locale entro il 15 settembre.

Il protezionismo della Casa Bianca ha creato un’opportunità d’oro per le grandi aziende tech rimaste fuori dal gioco dei social network — ma non solo, anche per chi, come Twitter, ha l’interesse di rafforzare la sua posizione all’interno del mercato.

Costruire un social di successo da zero è una sfida quasi impossibile, TikTok con i suoi oltre 100 milioni di utenti americani fa parecchio gola.

Ora il Financial Times rivela che anche la Oracle sarebbe interessata ad aggiudicarsi l’app. Secondo il quotidiano, il colosso del tech avrebbe già tenuto diversi incontri preliminari con i dirigenti di ByteDance e sarebbe interessato a mettere le mani non solo sulle operazioni di TikTok negli Stati Uniti, ma anche in quelle in Canada, Australia e Nuova Zelanda.

Attenzione a considerare Oracle solo uno dei “tanti” pretendenti, avverte, poi, il webmagazine The Verge. Il patron della Oracle, Larry Elison, è una delle più vivaci (e solitarie) voci pro-Trump all’interno della scena tech americana. La Casa Bianca ha già dato prova di non voler farsi tanti riguardi nell’inserirsi all’interno delle trattative tra ByteDance e le aziende americane interessate a TikTok. Così, l’ultima arrivata potrebbe paradossalmente porsi come favorita. Segue poi Microsoft, fino ad oggi considerata l’azienda con più chance di portarsi a casa l’accordo, mentre su Twitter, scriveva già all’epoca il WSJ, esistono seri dubbi sulla sua reale capacità di acquistare il social cinese.