Uno studio ha rilevato un tassello mancante nel nostro albero genealogico, sembra esserci un antenato sconosciuto.

Una nuova analisi dei genomi dei più famosi uomini ancestrali ha rilevato che potrebbe esistere un antenato ancora sconosciuto o non ben identificato e che i suoi geni possano risiedere nel nostro DNA.

L’analisi è stata realizzata utilizzando un modello che ha rimescolato i DNA di antichi e moderni esseri umani.

 

C’è la possibilità che l’antenato sconosciuto sia in realtà Homo erectus, un antenato umano arcaico che si pensava fosse morto più di 100.000 anni fa.

 

Utilizzando l’algoritmo basato sulla Teoria di Bayes i ricercatori hanno determinato degli abbinamenti in determinati intervalli di tempo derivanti dal rimescolamento del DNA di uomini di Neanderthal, un antico uomo di Denisova e due moderni esseri umani africani.

Queste ricombinazione hanno permesso agli scienziati di tornare indietro nella storia e verificare che secondo i marcatori genetici circa l’1% del DNA dell’uomo di Denisova è di origine sconosciuta.

 

Secondo lo studio circa il 15 per cento di queste misteriose combinazioni di DNA super arcaiche trovate nel genoma dell’uomo di Denisova sono ancora in circolazione negli esseri umani.

 

La ricerca riporta anche che ra il 3 e il 7 percento del DNA di Neanderthal è influenzato dall’antico H. sapiens, questo significa che la quantità di incroci è avvenuta molto prima della migrazione dei moderni antenati dal continente africano circa 50.000 anni fa.

L’algoritmo utilizzato nello studio è un nuovo algoritmo sviluppato dalla biologa Melissa Hubisz della Cornell University.

I ricercatori concludono l’articolo affermando che

Complessivamente, dato il numero di eventi di flusso genico ora documentati tra gli antichi ominidi, può essere ragionevole presumere che lo scambio genetico fosse probabile ogni volta che due gruppi si sovrapponevano nel tempo e nello spazio

La ricerca è stata pubblicata su PLOS Genetics.