Capire meglio cosa inneschi le impennate glaciali è una domanda fondamentale in glaciologia e aiuterà a studiare meglio le dinamiche dei movimenti delle grandi masse di ghiaccio.
Il moto dei ghiacci è dominato dal movimento dei ghiacciai, la cui attività, guidata dalla gravità, è controllata da due fattori variabili principali: la temperatura e la forza delle loro basi. Numerosi processi alterano questi due fattori, dando luogo a impennate cicliche di attività inframmezzate da periodi più lunghi di inattività, su scale temporali sia orarie sia centenarie.
I dettagli su cosa scateni le impennate glaciali devono ancora essere scoperti, ma ora scienziati del MIT e del Dartmouth College hanno sviluppato un modello che fissa le condizioni critiche che innescherebbero il processo.
L’ondata glaciale è guidata dalle condizioni del sedimento sottostante.
Attraverso il loro modello, i ricercatori hanno scoperto che l’ondata glaciale è guidata dalle condizioni del sedimento sottostante, e in particolare dai piccoli granelli di sedimento che giacciono sotto un imponente ghiacciaio.
C’è un’enorme separazione di scale: i ghiacciai sono cose enormi e si scopre che il loro flusso, questa quantità incredibile di quantità di moto, è in qualche modo guidato da granuli di sedimenti su scala millimetrica.
Hanno affermato i ricercatori del MIT coinvolti nello studio che continuano:
questa è una cosa difficile da mettersi in testa. Ed è eccitante aprire questa nuova linea di ricerca che nessuno aveva davvero preso in considerazione prima.
Le impennate glaciali sono come un laboratorio naturale poiché sono un evento estremo e transitorio e possono dare informazioni anche su come funzionino altri sistemi, come i sistemi a flusso rapido in Antartide, che sono tra le cose che contano per l’innalzamento del livello del mare.
- Tiny sand grains trigger massive glacial surges (news.mit.edu)