Con la quarantena che tiene tutti chiusi in casa, l’Egitto propone dei tour virtuali per esplorare i suoi gioielli archeologici.

In queste settimane di pandemia, il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano si sta impegnando a mantenere vive le passioni dei viaggiatori impossibilitati a raggiungere le antiche bellezze locali. Affianco ai tradizionali video-tour, l’agenzia ha pubblicato sul web una serie di mappe 3D interamente navigabili, così che i visitatori possano immergersi pienamente nell’esperienza.

 

monastero copto

 

I siti attualmente a disposizione sono: la tomba del Faraone Ramses VI, la tomba della Regina Meresankh III, la moschea-madrasa del Sultano Barquq, il Monastero Rosso copto e la Sinagoga di Ben Erza. Tutti i luoghi sono si di interesse storico che architettonico, ma una simile digitalizzazione diventa ancora più rilevante se si conta che, per questioni religiose, alcuni di loro risultano altrimenti inaccessibili.

La modellazione delle sale si basa sul lavoro intavolato dall’Università di Harvard per il progetto Digital Giza, il portale multimediale universitario che, con molta buona volontà, mira a creare ricostruzioni 3D di tombe e monumenti, così da preservarne il retaggio culturale.

 

tomba del faraone

 

La simbiosi lavorativa tra Digital Giza e l’Egitto ha dato vita a un progetto crescentemente ambizioso, con i tour virtuali che risultano sempre più vasti e sfaccettati. Partendo dai semplici video documentari sono giunti al proporre ricostruzioni di interni basate su foto ad alta definizione, il tutto arricchito da contenuti informativi che approfondiscono i risvolti didattici dell’esperienza.

I contenuti vengono pubblicati sul canale Facebook del Ministero del Turismo e, visto che non sono rimbalzati dai siti ufficiali, bisogna prestare massima attenzione per far sì di non perderseli tra le decine di post in lingua araba. Si tratta di un’idea squisita criminalmente mal promossa, ma che non mancherà di fare felici molti appassionati.

 

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