Nel regno animale sono le femmine che depongono le uova o partoriscono i nuovi individui ma ci sono delle eccezioni: quando è il padre ad essere incinto.
Il modo in cui l’embrione si sviluppa nell’utero è un processo complicato, che è ancora sconcertante oggi.
In particolare, è irrisolto il modo in cui le informazioni genetiche paterne presenti anche nell’embrione e le cellule del corpo emergenti basate sul loro “progetto” misto sono tollerate dal sistema immunitario materno e non respinte al momento del riconoscimento come estranee.
Mentre questo processo è ora ben compreso nell’uomo, le gravidanze nel regno animale provocano ancora molte domande senza risposta.
Un team internazionale sotto la guida del GEOMAR Helmholtz Center for Ocean Research Kiel ha studiato a fondo la straordinaria gravidanza maschile in 12 specie di pesci pipa e cavallucci marini.
In alcune specie, i maschi trasportano le uova solo sul loro tronco, in altre le proteggono con lembi cutanei o persino con sistemi simili alla placenta che forniscono alla prole nutrienti e ossigeno.
I risultati del presente studio mostrano che la famiglia di pesci di cavallucci marini e pesci pipa ha subito una drammatica modifica del loro sistema immunitario e ha perso il secondo braccio dell’immunità adattativa, l’MHC II.
Inoltre, analogo ai mammiferi, durante la gravidanza maschile di pesci pipa e cavallucci marini anche i geni dell’altra via (MHC I) sono sotto-regolati, il che supporta ulteriormente la tolleranza dell’embrione.
La perdita di un sistema MHC non sembra drammatica per i non addetti ai lavori, ma in relazione a un organo sarebbe come trovare un nuovo gruppo di pesci in grado di sopravvivere senza fegato. Ora molti libri di testo di immunologia devono essere modificati
afferma il prof. Dr. Thorsten Reusch di GEOMAR, uno degli autori senior dello studio.
Qui lo studio completo: