NASA aggiorna il sistema ISS che trasforma l’urina degli astronauti in acqua

Trasportare l’acqua nello spazio non è un’operazione così semplice anche per questioni di peso ed economici, per questo motivo la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) da qualche tempo ha a bordo un dispositivo in grado di trasformare l’urina degli astronauti in acqua potabile. Il sistema ha ricevuto un importante aggiornamento da parte della NASA.

Nello specifico, l’ISS ha a bordo un sistema di recupero idrico che ha il compito di tramutare le acqua reflue della stazione in acqua potabile attraverso una serie di processi di distillazione e purificazione. Fino ad oggi l’aspetto a preoccupare maggiormente ha riguardato il trattamento delle urine, ma ora gli astronauti potranno installare un gruppo di distillazione dell’urina riprogettato dalla NASA e che ne migliora l’efficacia.

Questo nuovo pezzo gestisce infatti la fase cruciale dell’ebollizione dell’urina per dare il via al processo di purificazione. Il nuovo sistema di distillazione è arrivato a bordo dell’ISS lunedì 9 marzo attraverso l’ultima missione cargo SpaceX Dragon 1.

Jennifer Pruitt della NASA in una dichiarazione di lunedì ha detto:

Una delle cose più importanti che abbiamo appreso negli ultimi 12 anni di funzionamento orbitale dell’hardware è che l’hardware è vulnerabile nel suo ambiente di vapore. Abbiamo preso quelle lezioni apprese e aggiornato il nostro gruppo di distillazione delle urine per creare un sistema più affidabile e attrezzato per viaggiare sulla Luna, su Marte e oltre

La NASA ha fatto sapere che gli aggiornamenti si concentrano su riprogettazioni interne, tra cui un nuovo sistema di trasmissione a cinghia dentata, tenute per cuscinetti, distanziatore in teflon e sensore di livello del liquido. Tutti aspetti molto tecnici, che nel concreto si traducono in un miglior funzionamento del dispositivo, molto apprezzato dagli stessi astronauti, come riporta Cnet.

Un aggiornamento evidentemente importante per l’equipaggio della ISS, ma con uno sguardo verso il futuro. La NASA ha infatti in programma il ritorno sulla Luna nel 2024 e il primo sbarco di umani su Marte, e il riciclaggio dell’acqua nello spazio sarà ancora più importante per queste missioni dalla durata molto lunga.

 

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