Marte: ecco il panorama alla più alta risoluzione di sempre: il team di Curiosity ha rilasciato un’immagine da ben 1,8 miliardi di pixel.
Il rover Curiosity, missione della NASA su Marte, ci ha dato la sua visione più nitida di sempre del Pianeta rosso.
Niente a che vedere con il primo, seppur anch’esso meraviglioso, selfie.
Il team di Curiosity ha appena rilasciato un panorama da 1,8 miliardi di pixel che presenta Glen Torridon, una regione sui fianchi del Monte Sharp alto più di 5 chilometri e mezzo che il rover ha esplorato di recente.
La nuova foto è un composta da oltre 1.000 immagini che Curiosity ha scattato tra il 24 novembre e il 1 dicembre 2019, quando il team rover si stava prendendo una pausa per il Ringraziamento.
Mentre molti del nostro team erano a casa a godersi il tacchino, Curiosity ha prodotto questo incredibile capolavoro
ha detto ieri lo scienziato del progetto Curiosity Ashwin Vasavada, del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA a Pasadena, in California che ha poi aggiunto
Questa è la prima volta durante la missione che dedichiamo le nostre operazioni a un panorama stereo a 360 gradi
Il Rover Curiosity ha scattato le foto che costituiscono il panorama usando il teleobiettivo Mast Camera (Mastcam).
Funzionari della NASA hanno spiegato che le persone che gestiscono e programmano le operazioni del rover avevano impostato l’acquisizione delle fotografie in anticipo, istruendo Curiosity a scattarle ogni giorno tra mezzogiorno e le due – ore locali di Marte – per garantire condizioni di illuminazione coerenti.
È stato rilasciato anche un secondo incredibile panorama sempre della stessa regione denominata Glen Torridon, ma questa seconda immagine composita è stata acquisita utilizzando l’obiettivo ad angolo medio del Mastcam e ha una risoluzione inferiore, di “soli” 650 milioni di pixel.
I panorami sono zoomabili, quindi le foto incorporate in questo articolo non rendono loro giustizia, dovete assolutamente andare a guardare gli originali qui.
La missione su Marte
Curiosity è approdata all’interno del cratere Gale nell’agosto 2012, in una missione da 2,5 miliardi di dollari per indagare sul passato del Pianeta rosso e per verificare la possibilità che esso abbia potuto ospitare forme di vita.
ll robot delle dimensioni di un’auto trovò presto prove convincenti che in un passato antico Gale ospitò un sistema forse abitabile di ruscelli e laghi e che tale sistema probabilmente persisteva per lunghi tratti.
L’interesse dei geologi planetari è quello di comprendere come Marte sia diventato da caldo e umido al freddo pianeta che conosciamo oggi
Nel settembre 2014, Curiosity è arrivato alla base del Monte Sharp, che sorge dal centro di Gale. Da allora, il rover a propulsione nucleare si è arrampicato attraverso le pendici della montagna, leggendo tra le rocce tutti gli indizi su come Marte da un mondo relativamente caldo e umido del passato sia diventato il freddo pianeta desertico che conosciamo oggi.
Attualmente il rover sta esplorando la regione del Glen Torridon, immortalata negli scatti diffusi dalla Nasa, dal gennaio 2019. Si tratta di un’area molto ricca di minerali argillosi intrappolati negli strati di roccia sedimentaria, motivo per cui è di grande interesse per i geologi planetari. Lo studio di queste rocce, anche grazie alle immagini ad alta risoluzione catturate da Curiosity, può fornire informazioni importanti sulla storia del clima di Marte.
- NASA’s Curiosity Mars Rover Snaps Its Highest-Resolution Panorama Yet (ppl.nasa.gov)
- Mastcam (mars.nasa.gov)