Incuriositi da una certa sequenza ne L’Ascesa di Skywalker, abbiamo cercato di capire il significato delle spade laser dal colore giallo all’interno della storia e delle tradizioni della saga. Scopritene di più nel nostro approfondimento.

Arrivato finalmente Star Wars: L’ascesa di Skywalker e recensito il film sulle nostre pagine con la solita multirecensione, è arrivato il momento di andare ad analizzare il film in ogni minimo dettaglio, alla ricerca di indizi per il futuro del franchise e dei tanti easter egg/riferimenti piazzati qui e là.

 

 

SPOILER ALERT

Avremmo davvero molto di cui discutere, ma in questo caso vogliamo focalizzarci nello specifico su un particolare elemento del finale del film, e per questo vi invitiamo ad evitare assolutamente la lettura se ancora non avete avuto l’occasione di andare al cinema. Uomo avvisato, mezzo salvato.

 

 

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Se avete letto il titolo e avete visto L’Ascesa di Skywalker, saprete sicuramente di cosa stiamo parlando, ma sempre meglio essere chiari.

L’ultimo film di J.J. Abrams – al netto di quanto chi scrive lo abbia criticato (spoiler: non poco) – vanta un finale piuttosto valido e una chiusura inattaccabile, rispettosa del passato della serie ed incredibilmente malinconica nel voler chiudere un cerchio ritornando all’origine.

Il seppellire le due spade dei defunti Leia e Luke, ultimo retaggio degli Skywalker, è un atto che va oltre lo schermo e porta a capire in definitiva come ci si trovi una volta per tutte al capolinea di un racconto iniziato più di quarant’anni fa.

Al di là dello stupendo frame finale su Tatooine (che già Gli Ultimi Jedi aveva ricalcato) e di una Rey ormai consapevole di un’eredità non legata al sangue, è curioso notare come – archiviata quella di Luke – la sua nuova spada laser sia decisamente particolare, sia nella forma, sia soprattutto nel colore.

A sorprendere è il fatto che la spada di Rey si mostri in un rarissimo colore giallo

Non è dato sapere dove abbia trovato il cristallo Kyber adatto (visto che Illum pare probabilmente essere stato la distrutta base Starkiller) o come la abbia fabbricata (un fumetto o un romanzo sicuramente lo spiegheranno), ma la spada, che si attiva con uno strano interruttore a rotazione e dovrebbe nascere dal bastone della ragazza, sorprende per il fatto che si mostri in un rarissimo colore giallo.

 

 

Nel canone di Star Wars siamo stati abituati a vedere spade rosse (Sith), viola (Mace Windu), verdi, blu (Jedi), ma il giallo è rimasto in qualche modo incredibilmente raro nell’universo narrativo, ed appare quantomeno curioso che compaia proprio in mano alla protagonista della terza trilogia negli istanti conclusivi.

In ambito in pratica non canonico le spade gialle erano appannaggio delle Sentinelle Jedi

Muovendoci in questo caso oltre il filo di rasoio tra quello che può essere ritenuto canonico e quello che invece è ormai considerato Legends, le spade laser gialle nella galassia lontana lontana erano solitamente appannaggio delle Sentinelle Jedi, una sorta di classe dell’Ordine accomunata da una filosofia comune.

Decisi a muoversi in equilibrio tra le pure abilità della Forza e capacità invece più pratiche, tra il combattimento e la diplomazia, questi guerrieri Jedi preferivano la discrezione al duello.

Le Guardie del Tempio Jedi su Coruscant da The Clone Wars avevano spade laser gialle a doppia lama

Esempi erano le Guardie del Tempio Jedi su Coruscant, individui condotti all’anonimato e totalmente identificati con il proprio ruolo, di grande onore nella gerarchia dell’Ordine, di cui dopotutto rappresentavano espressione diretta degli ideali di distacco emozionale. Le guardie mascherate vantavano per l’appunto una spada laser a doppia lama dal colore giallo (esattamente come quella di Rey) e per i curiosi compaiono a più riprese nella serie animata The Clone Wars (quindi sono a pieno titolo in canone), che all’inizio del 2020 vedrà arrivare la sua ultima stagione.

Giusto per dare un po’ di contesto e riferimenti, dai ranghi delle Guardie del Tempio viene anche Il Grande Inquisitore, a capo dell’Inquisitorio (guerrieri sensibili alla Forza a caccia dei Jedi sopravvissuti all’Ordine 66) che prende un ruolo di spicco tanto in Rebels quanto in Jedi: Fallen Order.

 

 

Troviamo un’ulteriore comparsa – anche questa canonica – di una spada gialla nelle mani di Asaji Ventress (Strega di Dathomir/ex Padawan Jedi/apprendista di Dooku), nel romanzo L’apprendista del lato oscuro, dove la dathomiriana acquista l’arma al mercato nero per poi utilizzarla per il resto della propria vita. Anche la spada laser Shoto (quella corta tra le due) di Ahsoka Tano in The Clone Wars – la cui voce compare pure nel momento Assemble de L’ascesa di Skywalker) ha una colorazione tra il verde e il giallastro, tant’è che spesso le due colorazioni vengono confuse dal pubblico.

 

Asaji Ventress

 

Sganciata questa sequela di curiosità impressionante, quale potrebbe essere il significato della spada gialla nel caso di Rey? Se dovessimo scommettere, punteremmo sulla volontà di distinguerla nettamente dalla blu e dalla verde di Luke. Se volessimo invece partire per la tangente potremmo dire che le abilità di Rey con droidi e bastone potrebbero essere allineate con le multiple capacità esterne alla Forza delle Sentinelle, ma con tutta probabilità la risposta risulta più semplice.

Con un approccio cromatico inedito e un colore quindi quasi unico nell’economia della saga, si vuole dare risalto alle ultime parole del capitolo finale, aprendo finalmente la porta ad un inesplorato percorso che si spera sia destinato a distendersi nei prossimi anni.