Ed eccoci anche quest’anno pronti a descrivere la mia esperienza in Antartide alla base americana di McMurdo. Come lo scorso anno, anche quest’anno tenteremo di lanciare BLAST-TNG.

Per il titolo ho scelto v2, perchè i sequel mi fanno sempre paura (esiste Matrix 2 ad esempio? non penso) mentre v2 mi da l’idea che tutto venga migliorato e che finalmente si ottengano risultati, cioè in parole povere si lancia.

Per la serie precedente: .
Se invece siete interessati ad i motivi scientifici di BLAST-TNG, link

 

Quest’anno salto tutta la descrizione su tutte le procedure che una qualsiasi persona deve affrontare per lavorare in Antartide per il programma antartico statunitense (USAP) visto che ne avevo già parlato durante la scorsa edizione del mio viaggio in Antartide.

Mi concentrerò più sull’esperienza che vivo, magari parlando di tutte quelle piccole cose che ho tralasciato lo scorso anno.

Vista del continente antartico dal C17 ( il motore è enorme)

 

Rispetto allo scorso anno il viaggio è stato molto più lungo e non senza imprevisti.

Rispetto allo scorso anno il viaggio è stato molto più lungo e non senza imprevisti. Il viaggio da Philadelphia a Christchurch è stato prenotato 6 giorni prima di partire e ovviamente le tratte migliori erano tutte prenotate e così da un viaggio potenziale di 26 ore ho fatto un viaggio di 35 ore.

Durante il viaggio ho incontrato parecchie persone anche loro in direzione Antartide incluso Polo Sud, per lavorare sul South Pole Telescope e IceCube. Ho anche incontrato una hostess che mi ha raccontato come fosse niente che da piccola il padre ospitava barbecue a cui era invitato Neil Armstrong (Il padre lavorava al programma Saturn V).

Arrivati in Nuova Zelanda sono iniziati i vari problemi logistici. Il C17 dalla US Air Force era guasto, quindi diverse persone sono state bloccate in Nuova Zelanda. Caso ha voluto che fosse anche la settimana più turistica per Christchurch per cui tutti gli hotel erano pieni e quindi ci hanno messo in camere condivise. Il C17 guasto ci ha anche forzato a due giorni in più in Nuova Zelanda (con cambio di hotel incluso).

Alla fine ci hanno fatto volare con un altro C17 che hanno fatto volare solo per noi dalla base americana di McChord. Caso ha voluto che anche questo si guastasse in volo con una riparazione d’emergeneza effettuata alle Hawaii.

 

Anche il secondo C17 (quello che è stato riparato alle Hawaii) è di nuovo non funzionante e questo sta causando diversi ritardi per tutto l’equipaggiamento che stiamo aspettando.

Arrivo a McMurdo. Come lo scorso anno il tempo non è dei migliori

 

Alla fine in qualche modo siamo riusciti ad arrivare in Antartide il 13 Novembre. Il primo giorno di lavoro però è stato il 18 Novembre. Durante questi cinque giorni sono successe una quantità di imprevisti incredibile.

Siamo passati da salti di corrente continui (qualcosa come 25 salti di corrente in un pomeriggio) a problemi di connessione internet per un semplice ethernet switch a Denver (le nostre connessioni satellitari passano tutte li) fino a limitazioni sull’uso dell’acqua (non più di 4 minuti di doccia a settimana e niente uso di lavatrici).

Ecco qui a destra la pagina web interna (l’unica veloce visto che è locale) che fornisce informazioni sul meteo. Per fortuna ad oggi 18 Novembre i problemi sembrano risolti. Anche il meteo sicuramente non ha aiutato, abbiamo raggiunto temperature percepite di -35 C (e si sentivano tutti).

Anche il primo giorno di lavoro non è stato così semplice come ci aspettavamo. La highbay non è ancora pronta (abbiamo chiesto di lavorare lo stesso per evitare ritardi ulteriori) per cui non abbiamo l’impianto anti-incendio ancora funzionante (quindi ogni ora dobbiamo contattare la stazione dei vigili del fuoco via radio e dire che non ci sono incendi), non abbiamo internet ed il primo giorno siamo stati senza riscaldamenti.

Nonostante questo abbiamo allestito il laboratorio e abbiamo smontato alcuni componenti a cui vogliamo fare delle migliorie (no spoiler, ne saprete di più al prossimo aggiornamento).

Ovviamente, dal 9 Novembre che sono arrivato in Nuova Zelanda fino al 18 che è stato il primo giorno di lavoro in laboratorio, ci siamo rilassati anche un po’ (anche se abbiamo lavorato un po’ su dei codici di volo, io in particolare ho lavorato sullo studio della messa a fuoco del telescopio)

Come lo scorso anno siamo andati ad Akaroa (dopo due anni la possiamo considerare una tradizione?) anche se il meteo non è stato molto clemente. In Antartide, siamo anche saliti su Observation Hill per godere della vista. Anche qui il meteo non è stato dalla nostra, il sole era presente ma -25 di percepita non ci hanno fatto godere il panorama come avremmo dovuto.

 

Foto di gruppo in cima a Observation Hill

 

Infine, con Javier abbiamo deciso che anche se la temperatura è pessima dobbiamo provare a correre e posso dire che lo sforzo è decisamente superiore a quello che faccio in USA, però sono riuscito a correre i miei primi 5Km con temperature costantemente sotto -10.

Questa puntata è stata un po introduttiva, da prossima settimana ci saranno aggiornamenti più sostanziali sullo strumento.

 

 

Segui tutta la serie: