Rage 2

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Rage 2 è ufficialmente disponibile per PC, PlayStation 4 e Xbox One. Scoprite come ci è sembrato con la nostra recensione.

Devo essere onesto, io alla stravagante patina di marketing di Rage 2 non ci ho creduto neanche un secondo, non mi sono fatto prendere dalle facili aspettative di chi pensava che questo sequel avrebbe compiuto tutte le promesse infrante del predecessore. C’era di che sperare vista la collaborazione tra id Software e Avalanche Studios, è ovvio, ma ho preferito attendere, perché il rischio di ritrovarsi davanti all’ennesimo noiosissimo e monotono sparatutto post-apocalittico a tinte fluo era dietro l’angolo.

D’altro canto, se si parte senza aspettative, si resta più colpiti dai lati positivi e – forse – un po’ meno delusi da quelli negativi. Ma qual è stata la sorte di questo titolo? Per scoprirlo non vi resta che proseguire con la lettura della nostra recensione! La versione testata da noi è stata quella per Xbox One X, vi ricordiamo che Rage 2 è disponibile a partire dal 14 maggio 2019 anche per PlayStation 4 e PC Windows.

 

 

Rage 2 è ambientato trent’anni dopo gli eventi del primo capitolo, in una versione delle Wasteland decisamente più rifinita. Gli invasati genetisti votati allo sterminio di quel che resta dell’antica società, organizzazione nota con il nome di Autorità, sono tornati con la precisa intenzione di colpire i Vineland Rangers, soldati d’elite che proteggono le selvagge Wasteland.

Durante l’attacco sferrato dal redivivo generale Cross , la maggior parte dei Rangers vengono eliminati. Tra questi anche il leader del gruppo Erwina Prowley, che starà a noi vendicare nei panni di Walker – e no, non è Chuck Norris – l’ultimo dei Ranger e l’ultima speranza contro l’attacco sferrato da Cross. Ma non saremo un pistolero solitario: nel corso della nostra avventura incontreremo tre dei precedenti partner della Prowley, il Dr. Kvasir, Loosum Hagar e John Marshall, che ci aiuteranno a vendicarci.

 

 

Se state pensando che non si tratta dei presupposti più originali del mondo non saprei come darvi torto, dal momento che la storia di Rage 2 non riesce a colpire e coinvolgere in modo convincente neanche dopo la prima ora di gioco. Ora che peraltro è infarcita di una quantità enorme di informazioni, soprattutto riguardanti il gameplay, che se per certi aspetti è positivo (ti viene dato fin da subito tutto ciò di cui avrai bisogno per diventare il super soldato definitivo), per altri rischia di annoiare mortalmente.

Trattandosi di uno shooter con struttura open-world la scrittura rappresenta quasi solo un parergo, ça va sans dire, ma personalmente trovo sempre tanto potenziale sprecato in un’operazione di questo tipo. Per dirla più semplice: se invece che un open world fosse stato un gioco più contenuto e ci si fosse concentrati maggiormente sulla trama, visto il gameplay valido e un livello tecnico notevole il risultato sarebbe stato preferibile, forse.

Perché pad alla mano Rage 2 è davvero molto divertente da giocare, è anzi uno dei migliori shooter attualmente in circolazione grazie al suo gunplay formidabile.

 

Il combattimento è velocissimo, in modo analogo all’ultimo DOOM di id Software, e ogni arma ha il suo perché grazie a un feedback impareggiabile.

Il combattimento è velocissimo, in modo analogo all’ultimo DOOM di id Software, e ogni arma ha il suo perché grazie a un feedback impareggiabile. E l’arsenale è modificabile in svariati modi per massimizzare la potenza di fuoco attraverso la modalità Overdrive, che aumenta anche le ricompense ottenibili. Le Nanotriti del primo gioco, che agiscono come poteri speciali e abilità potenziate, possono anche essere utilizzate anche per aumentare l’efficienza in combattimento. E in generale risultano più equilibrate in termini di utilità.

Come per le armi, ogni abilità di Nanotrite ci rende davvero dei supereroi nelle Wasteland e questo purtroppo si traduce anche in una facilità spesso un po’ eccessiva.

Come per le armi, ogni abilità di Nanotrite ci rende davvero dei supereroi nelle Wasteland e questo purtroppo si traduce anche in una facilità spesso un po’ eccessiva. E qui tocco l’altra nota dolente del titolo: le missioni. Rage 2 non ha un quest system particolarmente ispirato e Kvasir, Hagar e Marshall rappresentano i diversi tipi di missioni sulla mappa. La struttura open-world rende questo design estremamente ripetitivo: quasi ogni missione si sostanzia nell’andare nel posto “x”, entrare nell’area “y” e uccidere ondate di nemici.

A volte può capitare di di sparare a dei serbatoi di benzina, tanto per variare un po’, ma l’obiettivo di fondo è sempre lo stesso. Tutto sembra già visto e molto ridondante. Certo, il combattimento è fenomenale, ma essenzialmente giocare la stessa missione per dieci ore di fila non è la mia idea tipo per un videogioco.

 

 

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Come già detto però, oltre al gameplay si salva decisamente anche l’aspetto tecnico in Rage 2.

Come già detto però, oltre al gameplay si salva decisamente anche l’aspetto tecnico in questo Rage 2, vista l’inaspettata varietà di panorami che vanno da enormi deserti di fine sabbia argentea a canyon rocciosi e giungle di bambù, con ormai immancabili inserti di insediamenti umani a metà tra il post-apocalittico e il cyberpunk, con luci al neon e altri elementi fluo che contrastano bene i cromatismi aridi delle Wastelands.

Giocando su una Xbox One X, questo titolo gira a 60 fps piuttosto costanti e restituisce la velocità tipica dei titoli dei due team, caotici e frenetici, con un livello tecnico di altissima qualità in generale. Da vicino ci sono anche texture abbastanza fangose, in particolare in insediamenti come Wellspring e Gunbarrel, dove il gameplay rallenta un po’. I modelli dei personaggi che abitano questi luoghi, ad eccezione dei pochi principali, non sono molto dettagliati e se non fosse per i vestiti sarebbero quasi indistinguibili, ma ci si passa sopra tranquillamente visto che il titolo non mira certo a sfidare Red Dead Redemption 2.

Tirando le somme non me la sento di dire che Rage 2 sia del tutto dimenticabile: se siete alla ricerca di uno shooter divertente e visivamente molto bello, ma senza particolari guizzi né nel dipanarsi delle missioni né nella narrazione, di certo lo apprezzerete. Ma è innegabile che un po’ di amaro in bocca resti, viste le potenzialità dei due team che hanno lavorato a questo progetto, perché per tutto ciò che il titolo fa bene, c’è un’altra cosa che invece gli impedisce di essere davvero un bel prodotto.

 

 

70
ME GUSTA
  • Gameplay divertente e ben fatto
  • Tecnicamente ineccepibile
FAIL
  • Storia breve e scialba
  • Solito noioso open world
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