Gli astronomi hanno messo insieme il più grande, e completo, libro di storia delle galassie dell’universo. Il mosaico di immagini presenta un ampio ritratto dell’universo lontano e contiene circa 265.000 galassie che si estendono indietro di 13,3 miliardi di anni a soli 500 milioni di anni dopo la nascita dell’universo con il Big Bang.

Gli astronomi hanno elaborato una nuova immagine del spazio profondo combinando tra loro 7500 immagini diverse rilevate,  negli ultimi 16 anni, dal telescopio spaziale della NASA, Hubble.

Questo progetto, a dir poco ambizioso, è l’Hubble Legacy Field.

Nel 1995 si decise di utilizzare il telescopio spaziale Hubble per condurre un esperimento audace: osservare lo spazio più profondo. Per fare ciò, il telescopio, fu fissato, per dieci giorni consecutivi, su di una minuscola porzione di cielo, apparentemente vuota, per un milione di secondi.

L’azzardo si rilevò vincente, Hubble riuscì a catturare un debole bagliore di una miriade di galassie mai viste prima. Quello che ne scaturì è che ci si rese conto che le galassie individuate erano così lontane che ci erano voluti miliardi di anni, prima che la luce lo raggiungesse. Quella prima immagine, grazie a quell’esperimento, mostrò come le galassie apparivano miliardi di anni fa.

Hubble divenne, così, la macchina del tempo dell’astronomia.

Questa prima immagine divenne un riferimento, prese il nome di Hubble Deep Field, ed il suo successo incoraggiò gli astronomi a continuare ad esplorare lo spazio profondo. Le ricerche successive hanno portato, grazie anche alle nuove attrezzature, a scoprire tante altre galassie lontane dalla Terra.

Hubble ha permesso così di collezionare nel tempo un enorme numero di immagini mostrando come, dopo il Big Bang, le galassie si sono costruite nel tempo per diventare i grandi e maestosi agglomerati di corpi celesti presenti oggi nell’universo vicino.

Grazie a questa collezione è stato possibile realizzare il più grande libro di storia delle galassie dell’universo.