Pochi giorni ci separano ormai dalla fine dell’anno e il momento di tirare le somme per quest’anno cinematografico è ormai giunto. Quindi quali saranno i dieci film più belli del 2018?
Anno nuovo, vita nuova. Si, ma l’appuntamento annuale con le Top10 resta. E sarò molto sincera, mai come quest’anno ho trovato tanta difficoltà a stendere questa lista e quella – che vedrete nei prossimi giorni – sulle Serie TV.
Da un lato, vuoi o non vuoi, in questi casi non si riesce mai davvero a essere del tutto oggettivi. C’è chi mette troppi blockbuster, chi mette troppo cinema indie o d’autore, chi ne mette troppo poco, chi dimentica il cinema dell’est e chi quello orientale.
Insomma per farla breve: le classifiche, per quanto cerchino di essere il più obiettive possibile, avranno sempre qualcosa qualcosa di soggettivo dell’autore che le scrive.
Inoltre, problema che purtroppo per noi italiani si ripresenta ogni dannato anno, i film spesso e volentieri in Italia escono l’anno successivo alla vera data d’uscita.
Quindi i film più amati dal grande pubblico, a volte veri conquistatori di premi come Oscar e Golden Globe, spesso e volentieri ce li nell’anno “sbagliato”, come è già successo con La La Land e lo scorso anno con The Shape of Water.
E quest’anno sono moltissimi, veramente troppi. Così come sono troppi gli assenti del 2018 che, invece, vedremo nel 2019 ma che, sicuramente, saranno tra i principali candidati della stagione delle premiazione.
Quindi, prendiamo un respiro profondo, facciamoci una croce sul petto, cerchiamo di fare mente locale e immergiamoci in questa nuova classifica.
Top 10 Film 2018
.10
Lazzaro Felice
di Alice Rohrwacher
Per me resta una delle più grandi scoperte dell’anno non solo in campo nazionale ma, soprattutto, internazionale. La regista Alice Rohrwacher, con il suo film presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes, sta conquistando la critica e il pubblico mondiale con un film che ben riprende gli albori del neorealismo italiano attraverso una storia semplice e toccante. Quella di Lazzaro è una metafora che si applica alla vita di tutti i giorni, stringe al cuore e fa sanguinare lentamente.
Un film grezzo e semplice, ma proprio per questo intenso e potente vincitore di Cannes, con la miglior sceneggiatura, e recentemente dell’European Film Awards. Pellicola forse più apprezzata all’estero che in Italia e, proprio per questo, almeno per la sottoscritta, l’unica che avrebbe avuto le carte in regola per qualificarsi nella rosa dei cinque candidati al Miglior Film Straniero agli Oscar.
.09
Spider-Man: Un nuovo universo
di Peter Ramsey, Robert Persichetti Jr. e Rodney Rothman
È il film del Natale. Il film d’animazione che per me, in una classifica di questo tipo, non dovrebbe mai mancare. Ma quest’anno l’animazione ci porta “qualche passo” più avanti, mostrandoci un universo incredibile e magnifico. Spider-Man: Un nuovo universo, non è semplicemente il film d’animazione dell’anno – probabilmente spodestando Isle of Dogs di Wes Anderson – ma il film su Spider-Man di sempre (e forse anche il cinecomic di sempre).
Un misto di tecniche e colori, dove per la prima volta davvero il fumetto e il cinema si fondono in un unico genere, un unico prodotto che porta sul grande schermo una vera rivoluzione. Del tutto unico nel suo genere, ma speriamo anche l’inizio per qualcosa di ancora più grandioso ed emozionante.
.08
Chiamami Col Tuo Nome
di Luca Guadagnino
Il riscatto sociale, soprattutto in Italia, per il regista Luca Guadagnino. Un film che ha emozionato, ha lasciato senza parole e senza fiato. Una storia d’amore universale, e elegante. tanto curata quanto lo è il libro da cui è tratto.
Guadagnino è riuscito a portare sul grande schermo le febbrili e delicate emozioni che André Aciman ha narrato nel suo omonimo romanzo.
Una storia immensa che riporta con sé la nostalgia dell’adolescenza, il profumo dell’estate e della frutta matura, la sensazione delle farfalle nello stomaco e l’emozione del primo amore, del primo bacio e della prima volta che due corpi si sfiorano e si scoprono affamati sotto il manto della notte.
Un film che riesce ancora a far parlare di sé, con la sua fotografia, i suoi colori e la sua eterna musica.
.07
Ready Player One
di Steven Spielberg
Definirlo “il film dei nerd” sarebbe addirittura riduttivo e non inserirlo all’interno di una classifica del genere – poi su Lega Nerd – sarebbe da sciocchi. Ready Player One è il sogno, letteralmente il sogno!
Steven Spielberg non solo è riuscito a dare vita forse a una delle “bibbia” più complesse del mondo nerd e della pop culture, ma ci ha dato anche una sua visione di quel mondo, riportando al cinema anche lo stile dei grandi classici da lui stesso diretti.
Un film che non vuole solo parlare a una generazione più vecchia di nerd e appassionati, ma che ha saputo attrarre anche il pubblico più giovane e meno esperto, inserendo alcuni dei simboli degli anni 2000.
Un film tecnicamente perfetto, a cominciare dalla regia fino ad arrivare agli effetti speciali. Un film che sa commuovere, divertire ed emozionare senza essere l’ennesima pellicola fan service priva di anima.
.06
The Shape of Water
di Guillermo Del Toro
Una delle pellicole più chiacchierate dell’ultimo anno. Vincitore di Venezia 2017 e Miglior Film dell’anno agli scorsi Oscar. Una della massime perle di Guillermo del Toro che si avvicina moltissimo ai fasti de Il labirinto del Fauno, mescolando la mitologia e lo stile gotico di questo grande regista.
The Shape of Water ha conquistato con la sua musica e i suoi interpreti, con la sua fotografia e la sua storia.
Una favola in bilico tra passato e presente, che rappresenta anche una dichiarazione d’amore al cinema stesso, inserendo moltissimi elementi metacinematografici che strizzano l’occhio al cinema dello stesso Del Toro. Fosse stato inserito nella classifica dello scorso anno, avrebbe meritato il primo posto a mani basse.
.05
Il Filo Nascosto
di Paul Thomas Anderson
Grande addio al cinema di Daniel Day-Lewis con la sua ultima interpretazione in uno dei migliori film mai confezionati negli ultimi anni di cinema. Paul Thomas Anderson ha portato sul grande schermo una storia di ossessioni, di amore malato, di pulsioni e perfezionismo.
Un film dove a parlare non sono solo i personaggi, ma i loro difetti, le loro turbe, i loro limiti.
Il Filo Nascosto ovviamente, come titolo annuncia, strega per la sua composizione scenica. La passione per il costume, per i vestiti di scena che, riportandoci indietro nel tempo a Senso di Visconti, riescono letteralmente a commuovere lo spettatore. Un altro grande protagonista della stagione passata.
.04
Hereditary
di Ari Aster
Avvicinandoci al podio, Ari Aster si porta a casa, per me, un ottimo quarto posto. Il film horror dell’anno che più mi ha colpito. Il migliore negli ultimi dieci anni. Un film, nelle sue imperfezioni di storia, tecnicamente grandioso e che fa unicamente affidamento sulla potenza della suspense, esasperando il climax a tal punto da lasciare senza fiato.
L’ho detto e lo ridico, i malati di cuore non dovrebbero vedere un film come Hereditary.
Gli ultimi 40 minuti di film sono quelli che meglio riescono a rendere l’idea di horror, su cosa dovrebbe fare un horror: tenerti inchiodato sulla poltrona, dando la sensazione che qualcosa sta premendo contro il nostro petto e portarci quasi ad urlare affinché tutto questo finisca. Film che potremmo anche vedere agli Oscar quest’anno, sicuramente per una Toni Colette eccezionale.
.03
Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
di Martin McDonagh
Medaglia di bronzo spetta al feroce e violento film di Martin McDonagh, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, un altro grande protagonista della stagione passata internazionale.
Una delle grandi sorpresa di Venezia74, arrivato a conquistare grandi Premi tra Oscar e Golden Globe.
Un film volutamente grezzo, diviso in più atti. Un film femminile e di vendetta. Un film che porta a riflettere lo spettatore sui grandi limiti della giustizia adesso e su una delle più grosse piaghe che ci ritroviamo ad affrontare: il femminicidio.
Tre Manifesti a Ebbing, Missouri continua ad essere uno dei film più emozionanti del 2017 e anche del 2018. Un film incancellabile dalla mente e con una grandiosa Frances McDormand.
.02
BlackKklansman
di Spike Lee
Medaglia d’argento per Spike Lee e il suo BlackKklansman, film presentato all’ultimo Cannes e vincitore del Gran Prix della giuria. Altra pellicola dal forte impatto sociale, nonché politico. Satira che prende dal passato, gioca con i tanto grandi quanto inquietanti slogan politici (Make America Great Again) e sugli errori che tendiamo a fare nel presente.
Un film paradossale, ironico, ma al tempo stesso veritiero e che, attraverso una storia vera, costruisce un racconto fatto di sotterfugi, di furbizia, ma anche terrore, basato per lo più sullo stereotipo e sul razzismo. Fiore all’occhiello del film il “duetto recitativo” tra Adam Driver e John David Washington.
.01
Roma
di Alfonso Cuarón
E sul podio non possiamo non trovare il grande vincitore di quest’anno di Venezia75. Un grande regista, un grande uomo che ha dato vita non solo a un film che omaggia la sua infanzia, un’opera profonda e intima, ma ha saputo unire – finalmente – il mondo del cinema e quello della piattaforme streaming.
Si, perché Roma di Alfonso Cuarón è la prima produzione di Netflix a vincere un Festival. Il primo grande film ad uscire tanto al cinema quanto in televisione, permettendo a tutti di godere della visione di una storia incredibile e commovente, giocata con i toni del grigio, del bianco e del nero, che sa arrivare al cuore dello spettatore a prescindere dal mezzo con cui lo si sta vedendo.
Probabilmente il miglior film del regista messicano, o per lo meno quello più intenso e intimo.
Menzione d’onore, che potremmo definire i film che metterei dall’undicesima alla quindicesima posizione secondo quest’ordine, va a Cold War di Paweł Pawlikowski, Dogman di Matteo Garrone, RIDE di Jacopo Rondinelli, A Star is Born di Bradley Cooper e Fahrenheit 11/9 di Michael Moore.