Abbiamo provato in anteprima il nuovo capitolo del party game per Switch di Mario e soci, scoprite come ci è sembrato.
Nel 1998 accadevano parecchie cose che vale la pena ricordare ancora oggi, e soprattutto in campo videoludico si consumava una guerra senza quartiere tra tre colossi giapponesi: Nintendo, SEGA e quella Sony che con la sua PlayStation nel 1995 aveva stravolto tutti gli equilibri del settore, solidi da praticamente un decennio.
Non c’è dubbio che Nintendo sia stata tra le realtà più penalizzate dall’uragano PlayStation, e il Nintendo 64, arrivato tardivamente e reo di montare ancora un lettore per cartucce in un periodo che stravedeva per il CD-ROM, subì il colpo più forte. Personalmente non ho mai avuto un Nintendo 64, ed è una cosa che rimpiango tantissimo. Non già per capolavori del calibro di Super Mario 64, The Legend of Zelda Ocarina of Time e Majora’s Mask, che ho comunque recuperato in seguito, quanto per l’aspetto ludico che coinvolgeva persino tutta la famiglia dei miei amici che ne avevano uno, con Mario Kart, o con Mario Party.
Quest’ultimo, arrivato per la prima volta proprio su Nintendo 64 nel 1998, era in sostanza la rivisitazione in salsa videoludica del gioco dell’oca, arricchito e variegato da tutti gli elementi tipici della formula Nintendo e dei giochi di Mario. Tanto semplice, quanto perfetto e ogni volta sempre fresco da giocare in compagnia, era l’anno zero del party game su console. Di capitoli di questa serie ne sono arrivati più di 10 tra GameCube, Wii, Wii U e 3DS, e ora, con questo Super Mario Party, tutto il divertimento che ha da proporre si prepara a sbarcare per la prima volta su Nintendo Switch, a vent’anni di distanza dall’originale.
Abbiamo provato in anteprima il titolo che arriverà su Switch il prossimo 5 ottobre. Se siete curiosi di scoprire come ci è sembrato, non vi resta che proseguire nella lettura!
Le regole del gioco
La struttura base del gioco è sempre la stessa, una variante in salsa Super Mario del gioco dell’oca, dove i giocatori attraverseranno a turno il tabellone alla ricerca di stelle (queste si possono acquistare per 10 monete da Toadette, che dopo aver venduto la stella sparirà e si posizionerà a caso su una nuova casella del tabellone di gioco). Tuttavia ci sono anche altri modi per ottenere le stelle, capitando su caselle speciali o persino rubandole ai nostri amici (che, come da tradizione, diventeranno agguerriti nemici durante il gioco).
Questo nuovo capitolo introduce diverse novità che rendono il gioco ancora più strategico, come i dadi specifici per ogni personaggio che, pur essendo a sei facce, offrono possibilità numeriche ben più alte – fermo restando che a bilanciare ogni colpo critico c’è la possibilità di un fallimento critico altrettanto pesante – o di ottenere alleati e usare i loro dadi speciali invece di quelli del nostro personaggio (inolte l’alleato tirerà sempre un dado da 1 a 3 che si sommerà al nostro punteggio base aiutandoci notevolmente) o ancora la possibilità di appaiare due console Nintendo Switch (attenzione però, si potrà giocare sempre in 4 giocatori al massimo, o tutti sulla stessa console oppure splittati su due diverse console).
Ci saranno inoltre minigiochi che sfruttano a fondo le potenzialità dei Joy-Con per rendere il tutto ancora più divertente.
Le modalità
Partiamo col dire che non possiamo parlarvi di tutto ciò che abbiamo visto perché diverse interessantissime feature presenti per la prima volta in questo capitolo sono sotto embargo fino all’uscita della recensione (quindi ve ne parleremo approfonditamente in quella sede) ma proviamo a darvi un quadro completo delle modalità di Super Mario Party.
Sappiamo che il gioco includerà anche una modalità single player, ma il cuore del gioco sta nella modalità multigiocatore in locale, dove come già detto vincerà il giocatore che sarà in grado di accaparrarsi più stelle allo scadere dei turni – da non dimenticare che prima della premiazione saranno assegnate delle stelle extra (due in totale) secondo criteri che variano di partita in partita, ad esempio a chi ha vinto più minigiochi, o ottenuto più caselle bonus, o ancora mosso il maggior o il minor numero di caselle entro lo scadere dei turni.
Abbiamo poi una selezione di ben ottanta mini giochi tutti diversi tra loro nella modalità che prende il nome di Minigiocathlon e che, per la prima volta in assoluto per la serie, offrirà ai giocatori anche la possibilità di sfidarsi online. Si tratta però di un’apertura riservata solo ai mini giochi, perché Nintendo ci tiene a non snaturare il concept di base del gioco e a far sì che amici o familiari si ritrovino a giocare insieme seduti sullo stesso divano.
Come dicevamo già sopra, ci sarà anche la possibilità di appaiare due console Nintendo Switch per un’esperienza ancora più dinamica, anche e soprattutto nella modalità Sala dei Giocattoli: questa richiede che entrambe le console abbiano la cartuccia di gioco, e sblocca mini game davvero particolari che sfruttano pienamente le potenzialità di Switch (ne abbiamo provato uno a tema Donkey Kong dove bisognava girare le due console per unire più parti di delle banane nel modo giusto, entro il tempo limite).
Insomma, grazie alle nuove modalità e minigiochi abbinati al classico stile da gioco da tavolo, la festa in Super Mario Party inizia dove e quando vuoi, ora anche in mobilità e con feature esclusive. Concludiamo spendendo due parole per l’aspetto tecnico che, come sempre in questo tipo di giochi, non ha mai un difetto o una sbavatura. Coloratissimo e nel pieno stile dei giochi di Mario, il nuovo capitolo del party game è uno spettacolo per gli occhi sia in modalità portatile che collegato alla tv, e, riservandoci di esprimere un giudizio definitivo solo in sede di recensione, per ora non possiamo che dirci pienamente soddisfatti di quanto provato nel corso della nostra anteprima.