Nei giorni scorsi abbiamo potuto provare le prime due ore di gioco della versione ormai quasi definitiva di Marvel’s Spider-Man, l’attesissima esclusiva PlayStation 4 firmata Insomniac Games. Scoprite come ci è sembrato con la nostra anteprima.
Per quanto sia certamente tra i supereroi più apprezzati di sempre (se si considera solo la casa delle idee azzarderei il più apprezzato di sempre) Spider-Man non ha mai avuto una vita facile nel mondo dei videogiochi. A voler essere sinceri, prima che Rocksteady rivoluzionasse il concept con la sua serie Batman Arkham, nessun supereroe aveva mai propriamente avuto una giusta trasposizione videoludica che fosse slegata dal circuito di promozione di altri prodotti quali film, cartoni animati, o eventi fumettistici di grande fama.
Forse il medium videoludico non veniva considerato abbastanza rilevante da dedicarvi sforzi per raccontare una storia originale, ma siamo abbastanza sicuri che in quel di Insomniac Games la pensino diversamente. Lo studio, noto ai più per la serie di platform Ratchet & Clank e per quella di shooter Resistance, è tornato in casa Sony dopo una breve parentesi esclusiva con Microsoft per Sunset Overdrive, e sta lavorando a questo progetto in collaborazione con Marvel.
L’obiettivo è regalare ai fan dell’arrampicamuri, che ancora trovano nel tie-in di Spider-Man 2 di Sam Raimi il gioco meglio realizzato di Spidey, l’esperienza di gioco più ricca e articolata mai creata per il personaggio, e per quanto abbiamo potuto vedere nella nostra prova delle prime due ore di gioco, sembra proprio che ci siano riusciti.
Ma ci torniamo a breve con un’analisi più dettagliata. Intanto vi ricordiamo che Marvel’s Spider-Man uscirà in esclusiva per PlayStation 4 (senza alcuna remota possibilità che arrivi altrove, visto che i diritti sul personaggio sono in mano alla società giapponese) il 7 settembre 2018.
Qualche giorno fa Sony ci ha invitati a Milano per un evento di anteprima di Marvel’s Spider-Man, dove abbiamo potuto giocare le prime due ore di una versione praticamente definitiva del titolo e in cui era presente anche il director del gioco Bryan Intihar (nel player qui in basso trovate la nostra video intervista).
Per evitare spoiler di sorta non vi parlerò in modo approfondito della storia, che riveste però un ruolo fondamentale in questo titolo: come si diceva in apertura, i videogiochi sui supereroi sono stati quasi sempre tie-in delle loro controparti cinematografiche, risultando poco appetibili vista la scarsa originalità del prodotto che spesso si limitava a riproporre in veste giocabile la trama del film, mentre lo scopo principale di Insomniac è stato fin da subito quello di raccontare una loro versione di Spider-Man, una storia originale scollegata da film, cartoni e fumetti.
La storia di Marvel’s Spider-Man non racconta le origini dell’eroe, il morso del ragno, la morte dello zio Ben, che da grandi poteri derivano grandi responsabilità ecc…visto che si rivolge in prima battuta agli appassionati del personaggio, si da per scontato che bene o male la sua origin story, con tutte le varianti del caso, la conoscano già.
Il nostro Spidey è Peter Parker, e lo è già da quasi un decennio, per cui non sarà un eroe inesperto e alle prime armi bensì (fattore molto positivo, che stacca completamente il prodotto da qualsiasi tipo di collegamento con il giovanissimo Peter di Tom Holland nel Marvel Cinematic Universe). Sarà però presente anche Miles Morales (nuovo alter ego di Spider-Man nella serie di fumetti creata da B.M. Bendis, New Ultimate Spider-Man) e il suo ruolo sarà fondamentale per uno dei due temi principali di questa storia: la mentorship.
Altro tema fondamentale sarà il gioco di squadra, in una storia in cui Peter Parker promette di essere presente almeno quanto lo sarà Spider-Man, imparando che ogni tanto va bene anche chiedere l’aiuto di qualcun altro. Anche solo nelle prime due ore di gioco abbiamo potuto interagire con molti personaggi fondamentali dell’universo di Spider-Man, da Mary Jane Wattson (che useremo anche come personaggio giocabile in determinate sequenze) a Zia May, e non da ultimo il boss della malavita Wilson Fisk, aka Kingping.
Il gioco inizia infatti proprio con una missione tutorial in cui dovremo aiutare il capitano della polizia di New York, Yuri Watanabe, a mandare il boss in prigione. Sulla storia però non posso davvero prolungarmi oltre (anche perché ne ho una visione parziale), ma ci torneremo in sede di recensione con tutte le dovute valutazioni.
Partendo dal menù di avvio abbiamo potuto scegliere tra tre diverse difficoltà fin da subito: amichevole, incredibile, spettacolare (i veri fan coglieranno i riferimenti), che rappresentano rispettivamente una modalità molto facile, una equilibrata e una più ardua.
Dopo una breve sequenza filmata introduttiva, ci si trova subito ad ondeggiare nel cielo di una New York davvero spettacolare, con un sistema di swing sulle ragnatele impeccabile e realistico, tant’è che la ragnatela si attacca fisicamente ai palazzi vicini e non genericamente in aria come avveniva, spesso, nei giochi del passato.
Pad alla mano, muoversi con Spidey è una vera goduria di frenesia e acrobazie aeree, e altrettanto soddisfacenti sono le fasi di combattimento che riprendono il sistema action free-flow collaudato da Batman Arkham ma lo rendono molto più dinamico e aereo.
La mappa di New York è suddivisa in nove macro aree che ricostruiscono la grande mela in modo meticoloso e proporzionato: sono presenti sia tutti gli elementi architettonici reali, da Central Park a Time Square, il Flatiron e l’Empire State Building ecc…ma anche quelli tipici dell’immaginario Marvel come la Fisk Tower e la Avengers Tower.
Disseminate per la città ci sono innumerevoli attività secondarie che la rendono sempre viva, starà a noi scegliere se intervallare la main quest scattando fotografie dei luoghi simbolo di New York, ponendo fine ai crimini dei teppisti di strada o sgomberando i vari covi di Kingping. Accumulando esperienza Spider-Man salirò di livello e otterrò PA necessari per sbloccare le abilità nei tre appositi rami: innovatore, difensore e lancia-tele.
Oltre alle abilità avremo a nostra disposizione anche diversi costumi (per un totale di 25) e di gadget che migliorano le capacità di Spidey (sbloccatili e potenziali completando le varie attività secondarie); il gadget di default sarà ovviamente il lancia ragnatele, ma ne sbloccheremo diversi come le ragnatele a impatto (potenti dardi che avvolgono i nemici all’istanti) lo Spider-Drone, la ragnatele elettrica e molti altri ancora.
Anche i costumi hanno delle abilità uniche, il nuovo outfit con il grosso ragno bianco non è solo estetico, insomma, anche se il director ha specificato che in Insomniac hanno voluto renderlo il costume principale proprio per dare una connotazione che lo identificasse come il loro Spider-Man.
Spendo infine due parole per dire che dal punto di vista grafico e tecnico il gioco, sebbene sia saldamente ancorato ai 30fps, è uno spettacolo per gli occhi e di certo beneficia non poco di un’ottimizzazione estrema per l’hardware di PlayStation 4; se fosse uscito in multi-piattaforma il risultato non sarebbe stato altrettanto spettacolare.
Ogni fan di Spider-Man perderà ore anche solo ad oscillare tra un grattacielo e l’altro nei panni virtuali del ragno, mentre chi volesse semplicemente un action game immediato e coinvolgente troverà ad aspettarlo un’esperienza forse ancora inedita per ora su questa generazione.
Anche qui però, per ogni giudizio più approfondito, ci rivediamo con la recensione a inizio settembre!