Messa a punto dall’Università Tecnica di Berlino grazie ad un materiale perfezionato nel Politecnico Federale di Losanna, questa fibra super elastica permette alle dita robotiche di percepire pressioni e sviluppare quindi il senso del tatto.

Il materiale impiegato è una fibra super elastica, perché può sopportare una deformazione fino al 500% prima del ritorno alla forma originale, in cui è possibile inserire nanosensori ed elettrodi, che lo rendono in grado di rilevare anche la più minima pressione.

La fibra viene creata scaldandola e allungandola fino a ottenere filamenti lunghi e sottilissimi.

Questi nervi servono come nuovo canale di input su dita robotiche, permettendo di ricevere informazioni dall’ambiente che in precedenza non erano acquisibili.

Fabien Sorin, uno degli autori dello studio, esplora anche la possibilità di applicazioni alternative:

la nostra tecnologia può essere usata per realizzare una tastiera “touch” integrata direttamente nei vestiti