Il Festival del Cinema di Cannes, arrivato alla sua 71esima edizione, anche quest’anno giunge alla sua conclusione. Un Festival molto chiacchierato, tanto criticato e con alti e bassi, ma che non ha mancato di sorprendere e dove l’Italia ha dimostrato di avere delle incredibile maestranze riconosciute e premiate.
Dopo quasi due settimane intense, tra pellicole più o meno belle, un concorso non particolarmente convincente sulla carta, ma che ha saputo comunque riservare delle sorprese, siamo arrivati al momento decisivo del 71° Festival di Cannes.
Questa sera, presso il Grand Auditorium Louis Lumière, Thierry Fremaux, direttore del Festival, e la giuria composta da Cate Blanchett, Chang Chen, Ava DuVernay, Robert Guédiguian, Khadjia Nin, Léa Seydoux, Kristen Stewart, Denis Villeneuve e Andrei Zvyagintsev, hanno assegnato i premi per questa edizione del Festival di Cannes 2018.
I palmares non mancano di sorprendere e di emozionare, ma anche di mettere in disaccordo. Del resto la Presidentessa Blanchett, durante la conferenza stampa, aveva dichiarato che non le sarebbe dispiaciuto premiare un film non amato dalla critica. E, in parte, così è stato per quanto riguardo il Grand Premio della Giuria assegnato a Nadine Labaki per il suo Capharnaüm, film giudicato dalla stampa internazionale come ricattatorio.
Sorprese, invece, dal fronte italiano. Le dita erano incrociate per i nostri Alice Rohrwacher e Matteo Garrone, che hanno partecipato al Concorso con i film Lazzaro Felice e Dogman, entrambe pellicole di genere dove il cinema del reale, che strizza non poco l’occhio al neorealismo, ha trionfato su gran parte dei giornalisti presenti.
Nel caso di Garrone il premio va a Marcello Fonte, protagonista maschile del film, che ha letteralmente fatto impazzire pubblico e stampa. La Rohrwacher, invece, porta a casa la Miglior Sceneggiatura. Un traguardo non da poco sebbene, nel 2014, la regista aveva portato a casa il Grand Prix con Le Meraviglie.
Non passa inosservata la black comedy di Spike Lee, BlacKkKlansman, dal forte sfondo politico che, invece, viene premiata proprio con il Grand Prix. Vincitore, invece, della Palma D’oro è il giapponese Kore-Eda Hirokazu con Manbiki Kazoku (Shoplifters).
Ecco tutti i vincitori
- Palma d’Oro
“Shoplifters” di Hirokazu Kore-eda
- Grand Prix
“BlacKkKlansman” di Spike Lee
- Miglior Regia
Pawel Pawlikowski per “Cold War”
- Miglior Attore
Marcello Fonte per ”Dogman”
- Miglior Attrice
Samal Yeslyamova per “Ayka”
- Premio della Giuria
Nadine Labaki, “Capernaum“
- Sceneggiatura — ex aequo
Alice Rohrwacher per “Lazzaro Felice”
Jafar Panahi, Nader Saeivar per “3 Faces”
- Special Palme d’Or
Jean-Luc Godard
Altri Premi
- Camera d’Or
“Girl” di Lukas Dhont
- Short Films Palme d’Or
“All These Creatures di Charles Williams
- Short Films Special Mention
“On the Border” di Shujun Wei
- Golden Eye Documentary Prize
TBA
- Ecumenical Jury Prize
“Capernaum” di Nadine Labaki
- Ecumenical Jury Special Mention
“BlacKkKlansman” di Spike Lee
- Queer Palm
“Girl” di Lukas Dhont