Per la prima volta il governo degli Stati Uniti ha riconosciuto pubblicamente la presenza di dispositivi non statunitensi per le intercettazioni a Washington. Non ci sono dichiarazioni riguardo a chi possano appartenere.

Il Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d’America (Department of Homeland Security) ha dichiarato pubblicamente di aver scoperto dispositivi elettronici di sorveglianza a Washington, DC.

Questi dispositivi, chiamati International Mobile Subscriber Identity (IMSI) catchers, si fingono ripetitori e intercettano i segnali dei telefoni spiando chiamate e messaggi.

Anche l’FBI utilizza strumenti simili nel suo programma Stingray, il governo degli Stati Uniti non aveva mai però parlato di simili tecnologie utilizzate da agenti stranieri.

 

Un po’ di sana vecchia guerra fredda.

 

È chiaro a tutti che l’utilizzo di IMSI catchers da parte di agenti stranieri su suolo americano sia una minaccia per la sicurezza nazionale ed economica degli Stati Uniti, e solitamente questo si ripercuote poi su larga parte dell’occidente.

 

  • via CNet (cnet.com)