I social sono un punto di condivisione di pareri ed opinioni di una buona parte delle persone. E la Banca d’Italia usa questi dati per effettuare previsioni sull’economia.

In particolare, Twitter è analizzato per calcolare le aspettative di inflazione o la fiducia dei depositanti verso gli istituti.

Sempre Twitter fornisce dati sull’incertezza della politica economica, mentre Internet più in generale consente di esaminare l’andamento del settore immobiliare.

La Banca d’Italia ha messo insieme un team apposito per l’analisi dei big data, che sempre più si rivelano una utilissima fonte di informazione in tantissimi settori.

Il team estrapola, dalle informazioni presenti sulla rete, modelli di previsione riguardanti l’andamento dell’economia nazionale, la fiducia dei consumatori e gli effetti di alcuni fenomeni sul mercato azionario.

 

Big Data è un termine relativamente nuovo, ma si tratta di uno strumento davvero potente.

 

È opportuno però verificare che il campione esaminato sia robusto e rappresentativo, per avere la certezza che non si giunga a modelli di previsione falsati.

Per questo è necessario investire i giusti fondi nella ricerca, e chissà che le prossime bolle finanziarie o eventi negativi possano essere mitigati grazie a questa conoscenza.

 

via Wired (wired.it)