La scorsa settimana siamo stati presso gli studi di Milestone, a Milano, per provare in anteprima le due novità nel catalogo della software house nostrana. Abbiamo approfittato dell’occasione per fare un giro nella loro sede e raccontarvi com’è articolata.

Chi più chi meno, tutti gli appassionati di videogiochi hanno sentito parlare, almeno una volta, di Milestone, la più grande software house italiana che ormai da decenni crea titoli in ambito racing famosi in tutto il mondo, su licenze ufficiali come quella della Moto GP e della Superbike, oltre a WRC FIA World Rally Championship, Motocross e più di recente anche del campionato americano Monster Energy Supercross.

Uno dei due titoli che abbiamo provato in anteprima nei loro studi la scorsa settimana è stato infatti proprio Monster Energy Supercross – The Official Videogame, che arriverà il prossimo 13 febbraio su PC, PlayStation 4, Xbox One e anche Nintendo Switch. Il gioco è davvero adrenalinico e trasmette le sensazioni tipiche di questa disciplina su due ruote molto apprezzata negli Stati Uniti, ma poco diffusa da noi. In tal senso (ma su questo e altri aspetti torneremo più avanti) si tratta proprio di un primo tentativo di Milestone di rivolgersi direttamente ad un mercato diverso da quello a cui sono abituati a parlare di solito.

L’altro titolo che abbiamo provato è invece la nuova IP Gravel, un racing game off-road con un cuore molto arcade che ben si presta a divertire anche i giocatori meno avvezzi alla categoria dei racing, com’è chi vi scrive. Definirlo solo come racing però sarebbe riduttivo, si tratta piuttosto di un contenitore di diversi stili che si aggancia all’eredità di Sega Rally e che propone un’azione di gioco immediata e appagante, oltre a un colpo d’occhio notevole e la presenza di vetture su licenza, tra cui anche grandi icone del passato.

 

 

Ma come e quando nasce Milestone, e com’è arrivata dov’è ora? La società nasce proprio a Milano nel 1996 come evoluzione della software house Graffiti fondata tre anni prima. La vocazione della società è stata sempre quella del segmento dei racing-game, dove ancora oggi rappresenta la più grande realtà italiana impegnata nello sviluppo di videogiochi per console e PC. Unica nel panorama nazionale per la qualità dei suoi prodotti, è riconosciuta a livello mondiale come uno dei migliori team di sviluppo nel segmento racing e in passato ha creato giochi entrati di diritto nella storia del medium, tra cui Screamer, MotoGP 08, la serie SBK e dal 2010 i videogiochi ufficiali del World Rally Championship.

Negli anni ha collaborato con prestigiose realtà, tra cui publisher internazionali del calibro di Atari, Capcom, Electronic Arts e Virgin. Negli ultimi anni la società è cambiata molto, sia in termini fisici che come filosofia, sperimentando nuove strade e proponendo anche diverse proprietà intellettuali fresche come Ride, gioco dedicato alle moto da strada, e appunto il nuovo arrivato Gravel, di cui parlavamo sopra. Inoltre ha acquisito nuove importanti licenze per il segmento che hanno permesso la realizzazione di titoli come Valentino Rossi – The Game, Sébastien Loeb Rally EVO, IP dedicata alla vita del nove volte campione del mondo e agli appassionati del mondo Rally, e non da ultimo proprio il nuovo titolo di Supercross.

 

 

 

 

In Milestone lavorano oltre 200 persone con un’età media al di sotto dei 30 anni, tra grafici e artist, designer, sviluppatori, addetti ai reparti di marketing e pubbliche realazioni, in uno spazio grande, moderno e dinamico nel centro di Milano. I punti di forza di questa grande e dinamica realtà sono la meticolosità con cui ogni singolo aspetto dei vari prodotti viene sviluppato, dall’attenzione al modello di guida alla fisica dei veicoli, fino alla minuziosa ricostruzione degli scenari e alla campionatura dei suoni dei motori.

L’obiettivo principale in Milestone è provare a restituire ai videogiocatori la sensazione di essere realmente alla guida di un veicolo.

Ogni minimo dettaglio è trattato con estrema cura, grazie anche alla collaborazione con gli ingegneri delle più prestigiose case automobilistiche e motociclistiche. L’obiettivo principale è provare a restituire ai videogiocatori, neofiti o esperti che siano, la sensazione di essere realmente alla guida di un veicolo. Grazie a questo impegno costante, lo scorso anno sono stati registrati dati più che positivi con la chiusura dell’anno fiscale con un importante utile in bilancio. Nonostante un mercato ad alta competizione e in continua evoluzione, che necessità di importanti investimenti in ambito tecnologico e di risorse umane per adeguare il proprio business alle ultimissime esigenze del settore, i ricavi lordi di Milestone sono stati pari a 28.6 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente, con una crescita del 140% dal 2013 ad oggi, all’interno di un trend sempre in positivo. Il valore della produzione del 2017 è di 33.6 milioni di euro, con un incremento del 25% rispetto al 2016.

 

 

Dopo aver concluso il nostro tour tra i diversi reparti in cui i ragazzi dei vari settori erano al lavoro nella sede di via Olona a Milano (che potete vedere nella gallery fotografica sopra) abbiamo intervistato il Marketing Manager di Milestone, Andrea Loiudice.

 

Francesco: Quali sono i progetti in cantiere per il futuro di Milestone? State cercando di diversificare il vostro core business?
Andrea: Certamente, più che diversificare io parlerei di allargare gli orizzonti della nostra strategia. Restiamo sempre molto specializzati sui racing game, per cui la nostra line-up attuale e nel prossimo futuro rimane su questo segmento. Siamo molto famosi sulle due ruote, ma facciamo anche giochi automobilistici e stiamo cercando di ampliare i nostri orizzonti all’interno del segmento in cui siamo già specializzati.
Ne è un’esempio proprio Monster Energy Supercross, che è un grosso cambiamento a livello di strategia visto che abbiamo sempre puntato su brand e campionati Europei, mentre Supercross è un campionato al cento per cento americano quindi per noi tutto il piano marketing, tutta la strategia, tutto lo sviluppo e lo stile del gioco sono orientati al mercato statunitense. Ed è un grosso cambiamento di prospettiva per Milestone.
Supercross quindi è pensato in prima battuta per l’utenza USA. Credi possa avere anche da noi, in Italia e in Europa, un buon appeal come prodotto?
Gli amanti del cross sono una nicchia veramente molto forte, radicata e molto interessata ai brand che produciamo. Tra tutte si tratta della community più esaltata perché è proprio fatta di gente che ama questo sport. Anche a livello Europeo se guardi le gare di Motocross ci sono intere famiglie, e gente che si frequenta proprio in virtù della passione per lo sport.
Ha un presa anche qui. Esiste già MXGP ma Supercross ha un’appeal molto diverso: è uno sport più tecnico, ha circuiti più piccoli e particolari rispetto alla Motocross e abbiamo dato un taglio molto più americano al gioco, visto che quello è il target di riferimento. Sarà un gioco più veloce e immediato, in cui abbiamo cercato di smussare un po’ le complessità di una simulazione di Motocross come il peso del pilota e altri parametri, che pur restano se si vuole giocare, aumentando la difficoltà, in modo più simulativo.
Milestone ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, per te cos’è che ha inciso maggiormente, fuori e dentro i videogiochi in sé? Per il futuro pensate alla VR?
Ciò che ha inciso di più è stato il cambio alla guida dell’azienda con l’acquisizione da parte della famiglia Bixio. Il piano industriale e aziendale da lì in poi ha avuto uno sbocco molto diverso, con un focus diverso sul business e un piano d’espansione molto aggressivo che per il momento sta andando molto molto bene. In pochi anni abbiamo decuplicato il nostro fatturato e anche se guardi l’evoluzione negli ultimi anni sui nostri giochi,  col passaggio ad Unreal Engine, c’è stato un grande passo in avanti e ci stiamo aprendo anche a cose nuove.
Stiamo sviluppando per la prima volta anche su mobile, Monster Energy Supercross Official Videogame avrà una versione totalmente dedicata per smartphone. E sì, stiamo valutando anche la VR ma si tratta di qualcosa di estremamente complesso e delicato per i racing. Si stanno portando avanti diversi studi e valutazioni perché, soprattutto nel caso delle moto, l’impatto è molto potente e bisogna capire come applicarlo nel modo più sensato, magari in futuro, quando la tecnologia sarà più matura.
Com’è sviluppare videogiochi in Italia, per di più tenendo su un’enorme struttura come la vostra? E come considerate la recente esperienza nel settore degli e-Sports?
Questo mondo ovviamente in Italia, a differenza di quanto accade in altri Stati, non è ancora riconosciuto come dovrebbe essere. Diciamo che soprattutto a livello fiscale e per la burocrazia siamo indietro e fare impresa qui, soprattutto in ambito tecnologico, non è affatto semplice. Qualcosa però si sta muovendo e negli ultimi anni si va un po’ meglio, posso dire tranquillamente che il lato più positivo è quello della ricerca delle professionalità. Ci sono tanti ragazzi capaci che iniziano a lavorare ogni anno in Milestone che sono fiero di poter dire che i nostri team sono al cento per cento italiani.
La nuova strategia di Milestone punta molto sugli e-Sports. L’anno scorso siamo partiti con il progetto pilota su MotoGP e all’inizio eravamo tutti terrorizzati del dover partire da zero per mettere su un campionato con licenza ufficiale. Il successo però è stato davvero molto superiore alle aspettative di tutti e anche tante voci straniere hanno identificato il nostro progetto come un faro nel panorama un po’ caotico del racing e-Sports. Sicuramente non si chiuderà in un’esperienza isolata e continueremo a lavorare sul segmento in futuro, anche relativamente ad altri brand che non siano solo necessariamente MotoGP.