Al terzo giorno del 70° Festival del Cinema di Cannes il protagonista indiscusso è Okja… e l’epic fail di Cannes che fa partire la proiezione con il mascherino sbagliato, provocando urla e fischi da parte della critica e le prime ipotesi di complotto.
Okja è il primo dei due film Netflix presentati in Concorso, per la prima volta in assoluto, al Festival di Cannes.
In questi giorni in cui il dibattito su Cannes vs Netflix si fa sempre più acceso, soprattutto in seguito alle opinioni molto contrastanti rivelate tra i giurati Will Smith e Pedro Almodóvar, sono tutti sull’attenti pronti a scovare la gocciolina che farà traboccare il vaso.
Nelle settimane successive Cannes aveva, infatti, affermato che dal 2018 nessun film privo di distribuzione nelle sale francesi sarebbe mai più entrato in Selezione, con chiaro riferimento a Netflix.
La piattaforma on demand, negli ultimi due anni all’attivo anche con produzioni di pellicole che stanno facendo il giro dei Festival, arrivando addirittura agli Oscar, come nel caso di Hell Or High Water con quattro nomination, non ha alcuna intenzione di passare i propri prodotti al di fuori della sua cornice streaming, tradendo la sua natura.
Oggi, durante l’anteprima stampa di Okja, film presentato in Concorso diretto da Bong Joon Ho, nel Grand Théâtre Lumière, c’è stato un problema tecnico che, sebbene di poco conto, ha subito fatto pensare a una coincidenza un po’ forzata.
Il film è infatti partito nel formato sbagliato, tranciando di netto la testa degli attori. Critici e giornalisti non hanno perso un secondo prima di iniziare a protestare, tra fischi, urla, gente indignata e gente uscita dalla sala, chi avrebbe dovuto gestire la proiezione ha deciso di prendersi il suo tempo.
Dopo quasi dieci minuti dall’inizio del film, la proiezione è stata interrotta, per poi riprendere altri cinque minuti dopo, facendo slittare non di poco i piani della giornata.
Ovviamente l’episodio non è passato inosservato. La stampa non ha perso un attimo a far sentire la sua voce sarcastica sui vari social, arrivando a gridare il complotto. Gli errori capitano a tutti, e alla fine il problema è stato non aver tirato bene le tende del sipario. Ovviamente sono che capitano, imprevedibili, ma fa sorridere che questo incidente sia proprio capitato durante la presentazione del primo film di Netflix in Concorso.
La direzione non ha di certo perso tempo, prendendosi immediatamente la responsabilità dell’accaduto:
A propos de la projection de #Okja // About Okja's screening #Cannes2017 pic.twitter.com/9tqieHcrXu
— Festival de Cannes (@Festival_Cannes) May 19, 2017
La questione non è semplicissima, e nemmeno limpidissima. Il caso Cannes vs Netflix ha sicuramente dei risvolti molto particolari per ambe due i nomi, e non è un mistero che i simpatizzanti sia di uno che dell’altro, stiano marciando sulla questione.
Da un lato Cannes difende a spada tratta l’onore del cinema, la passione per il cinema e la funzione del cinema, nato all’interno della sala cinematografica; dall’altra parte, un manifestazione immensa come Cannes costa, giustamente, i suoi soldi, e non è certo un mistero che parte del budget annuale della kermesse derivi proprio dalle sale.
Da una parte ci sono film e film. Pellicole nate per il grande schermo, film che non avrebbero senso su uno schermo televisivo, e film che si gustano a prescindere dal proprio medium.
Il cinema è cinema, ed è giusto che venga portato in sala, eppure bisogna fare i conti con la grande ventata di cambiamento. Cambiamento portato nella sfera dell’intrattenimento proprio da Netflix, e in questo momento di profonda depressione Hollywoodiana sembra proprio che Netflix sia l’unico a credere e investire nei nuovi progetti.
E non è solo Netflix a credere nei nuovi progetti, sono anche i grandi autori a credere in Netflix. A pochi giorni dalla decisione di Cannes, Netflix fa spallucce, annunciando con eleganza e nonchalance che il prestigioso e nuovo film di Martin Scorsese, The Irishman, con Robert DeNiro, Joe Pesci e Al Pacino, sarà prodotto proprio dalla piattaforma on demand.
La risposta sembra essere lampante in tutto questo, così come Netflix non può accedere al Concorso di Cannes, così Cannes non avrà il nuovo Scorsese.