Nonostante l’USA Freedom Act del 2015 l’NSA continua a collezionare milioni di registrazioni telefoniche.
L’USA Freedom Act, legge che, per la prima volta dall’11 settembre 2001, limita la sorveglianza elettronica delle comunicazioni telefoniche degli americani, è stata varata nel 2015 dopo le rivelazioni fornite da Edward Snowden.
L’NSA, all’insaputa dei cittadini, entrava in possesso di registrazioni telefoniche e molto altro così da tutelare l’ordine pubblico a scapito della privacy collettiva. Ad ogni modo, anche dopo l’introduzione della nuova legge, l’NSA continua a spiare i cittadini statunitensi.
Il report in questione conta intercettazioni per solo 46 possibili attività terroristiche.
Secondo Reuters, 151 milioni di registrazioni sono un’inezia rispetto alla mole di dati che venivano immagazzinati prima del 2015. L’NSA prima dell’era Snowden raccoglieva bilioni di dati simili ogni giorno.