Giochi da tavolo, giochi in scatola, giochi di società o all’inglese board game o come va di moda negli ultimi anni giochi intelligenti. Tanti nomi per identificare un mondo che diventa ogni anno sempre più grande e vasto facendo riscoprire il piacere di sedersi attorno ad un tavolo e stare assieme.

Sempre di più il gioco da tavolo sta prendendo piede non solo all’estero ma anche in Italia da nord a sud e lo dimostrano la sempre maggior offerta ludica da parte di case editrici, l’abbondanza di club, associazioni, ludoteche o comunque luoghi dove giocare e gli eventi fieristici dove il gioco in scatola non è più un contorno a qualcos’altro, ma unico personaggio principale.

Ancora per molti il gioco in scatola è sinonimo dei più famosi Monopoli o Risiko: non immaginano la vastità di temi e meccaniche che è possibile possono andare a toccare e soprattutto, sottovalutano il gioco da tavolo come vero e proprio modo di socializzare e passare il tempo insieme.

Ormai 10 anni fa la mia ex morosa mi voleva fare un regalo di Natale e così decisi di andare nella mia fidata ludoteca e di comprarmi il mio primo “vero” gioco da tavolo. Erano gli anni dell’uscita di Agricola e quello chiesi al negoziante ma, dopo quasi tre ore a parlare, sono uscito con il mio acquisto, Stone Age

Fu in quell’episodio che mi fu posta la domanda delle domande che mi ha fatto cambiare idea su cosa comprare: “con chi ci vuoi giocare?”

Com’è il gruppo con cui vuoi giocare a questo gioco?

La domanda sembra banale, ma è la prima domanda che dovrete porvi approcciandovi ad un acquisto ludico, ovviamente quella subito dopo dovrà essere “mi ispira?” d’altra parte lo pagate voi, ma se comprerete un gioco che vi ispira moltissimo e non avete un gruppo con cui giocarci… beh non ci giocherete mai.

Partendo da questo, non ci si dovrebbe scandalizzare se spesso “l’estraneo” è diffidente al gioco da tavolo, magari restio a fare partite di 3-4 ore a giochi come Monopoli o Risiko senza sapere che esiste qualcosa di più veloce, meno meccanico e più divertente.

Siamo tutti giocatori, bisogna solo sapere con quale gioco iniziare a stuzzicare l’appetito e prima o poi, tutti arriveremo anche ad altro. Quindi, un passo alla volta, createvi un gruppo di giocatori.

Ecco quindi alcuni giochi considerabili “entry level” adatti al 99% dei gruppi che vi consiglio di acquistare o di farvi prestare, per iniziare ad invogliare i vostri amici.

 

 

 

Dixit

Serata tranquilla, pizza a casa di amici con una compagnia mista, fuori piove e il pub più vicino è ad 1 ora di macchina…tirate fuori Dixit e difficilmente farete un buco nell’acqua.

 

 

Dixit è un gioco “narrativo” che si spiega in 5 minuti.

Ogni giocatore ha a sua disposizione una mano di carte che raffigurano cose più variegate. A turno un giocatore sarà il narratore, sceglierà una sua carta e tenendola segreta dovrà darne un titolo, qualcosa che secondo lui rappresenta quella carta o comunque la possa identificare.

Gli altri giocatori dovranno anch’essi scegliere una loro carta, quella che maggiormente rappresenta a parer loro il titolo dato dal narratore. Mescolate e poi mostrate, ogni giocatore, eccetto il narratore, dovranno votare sulla carta che a parer loro, è stata giocata dal narratore.

Il gioco è questo, ma scoprirete che vi farà passare piacevolissime serate con “titoli” estrosi e panico dei giocatori nel trovare la miglior carta, carte di cui ogni raffigurazione è un vero e proprio capolavoro e che solo queste bastano per affascinare e conquistare.

 

 

 

Spyfall

Volete rompere il ghiaccio in maniera… un po’ brusca?! Ottimo, tirate fuori Spyfall, un bel gioco non adatto ai deboli di cuore.

Ora, immaginatevi veramente figo, appena uscito dall’accademia degli agenti segreti, siete la miglior spia del vostro anno, tutti hanno grandi aspettative da voi e ora, finita la scuola, venite buttati a capofitto all’interno della missione. Forse un po’ troppo a capofitto tanto da non dirvi proprio nulla e in mezzo agli altri, dovrete scoprire dove siete senza far capire che siete la spia. Ogni giocatore avrà segretamente una carta incarico e il luogo, tutti tranne la spia che saprà solo di essere la spia.

 

 

Quindi se siamo per esempio alla centrale di polizia, ci sarà l’ispettore, il ladro, il giornalista che aspetta lo scoop, il medico legale e voi, la spia. Nessuno conosce i ruoli degli altri ma solo il proprio.

A turno, partendo da un giocatore a caso, si dovrà porre una domanda ad un altro giocatore e così via, chi riceve la domanda, dopo aver risposto, dovrà far la domanda ad un altro fino a che non si pensi di aver trovato la spia, ovviamente sapendo voi dove siete e chi siete, potrete far domande inerenti al luogo e dar risposte inerenti ma la spia a meno che non capisca subito l’ambiente, sarà un po’ spiazzata senza sapere cosa chiedere e cosa risponde. Scopo della spia è capire dove siamo (in questo caso, centrale di polizia) mentre gli altri giocatori dovranno capire chi è la spia.

Forse i meno estroversi saranno un po’ messi in soggezione dal ruolo della spia ma le risate sono assicurate e dopo qualche partita anche i più timidi non potranno che buttarsi allo scoperto.

 

 

Imagine

Tutti conosciamo Pictunary, ma non tutti lo apprezzano per quel dettaglio che è il dover disegnare, evolvetevi e comprate Imagine!

In questo divertente gioco troverete sparse per tutto il tavolo delle carte trasparenti con illustrazioni molto semplici, un’asta, un omino, una macchina, un osso, un ufo etc etc.

A turno, il “disegnatore” dovrà prendere una carta e scelta la categoria che dovrà pronunciare ad alta voce, dovrà far indovinare la parola (o frase) andando a creare figure statiche e non con le carte senza poter fiatare. Sovrapponendo le carte, muovendole, unendole per creare altre figure, tutto e lecito per far trovare la soluzione.

Il gioco è senza dubbio adatto a tutti anche ai più scettici verso il genere e dovranno a fine partita, ammettere di essersi divertiti. Unico consiglio, decidete ad inizio partita un tempo per il “disegnatore” per provare a farvi capire la parola altrimenti potrebbe, a volte, durare in eterno.

 

 

 

Anno Domini

Andando leggermente più sul particolare e consigliando la versione “avvenimenti bizzarri”, ecco un altro titolo che si sposa bene con la location Pub e la bevanda Birra. Anno Domini che ormai è uscito da svariati anni, è un gioco dalla medesima meccanica ma rivestito con varie vesti che vi porterà a dover creare una linea temporale di avvenimenti successi a tema scientifico o cinematografico o sportivo etc etc. La versione che consiglio per iniziare e soprattutto “iniziare” altri giocatori, è la versione Avvenimenti bizzarri che senza dubbio è più scanzonata e adatta a tutti.

Avrete davanti a voi 9 carte con un avvenimento realmente successo. Si inizia la linea temporale con una carta e al vostro turno, dovrete scegliere un vostro avvenimento e posizionarlo prima o dopo gli altri avvenimenti oppure in mezzo ad altri avvenimenti già presenti nella linea temporale. Se non volete piazzare un vostro avvenimento potrete dubitare della linea temporale, si gireranno le carte così da vedere la data e la descrizione più dettagliata dell’evento e andrete a verificare la linea temporale. Se il vostro dubitare ha rivelato un errore chi gioca prima di voi prenderà altre carte mentre voi vi libererete di alcune delle vostre. Scopo del gioco è finire le carte.

Il gioco potrebbe di primo acchito essere considerato per dei cervelloni o quanto meno per chi ha una miglior cultura generale ma spesso per determinati eventi basta usare un po’ di testa per valutarne la collocazione temporale e soprattutto, con la versione degli avvenimenti bizzarri, l’importante è ridere su quanto accaduto nei secoli dei secoli e finire la birra sopracitata più che vincere la partita.

 

 

 

Card Against Humanity

Ormai a fine articolo, ci troviamo quasi in fascia protetta e si può parlare di un gioco tanto simpatico e carino quanto politicamente scorretto. Cards Against Humanity è un gioco dalla meccanica semplice che punta molto più sul contenuto che altre chincaglierie come la grafica o i materiali (basti pensare che potrete scaricarvelo e stamparvelo da soli).

 

 

Il funzionamento in sé è molto semplice, al vostro turno di narratore, dovrete scegliere tra due carte narrazione che riportano una vicenda lasciando dei buchi vuoti da riempire. Gli altri giocatori, che hanno delle carte riportanti semplicemente un nome o un oggetto, dovranno darvi dalla loro mano, la o le carte che andranno a riempire quei buchi. Il narratore scegliere la combinazione che più lo aggrada andando a dare il punto a chi ha giocato le carte.

Tutto molto semplice ma dovete tenere conto che il gioco si basa tutto su azioni, nomi e comunque un complesso totalmente scorretto sotto ogni punto di vista, volgare, sessista e inibito. Ovviamente non adatto ai puritani ma che tolto un velato imbarazzo iniziale, farà morire dal ridere tutti gli altri.

 

 

Ovviamente questo è solo il primo passo per far capire ai vostri amici/che che c’è qualcos’altro dopo il Monopoli e chissà, prima o poi arrivare a giochi più complessi e impegnativi o semplicemente, continuare a divertirsi così.

Consiglio anche la lettura dei seguenti articoli per trovare altri giochi “semplici” da proporre come primo passo ai vostri amici: