Smetto Quando Voglio Masterclass: la video intervista a Sydney Sibilia e banda

Smetto Quando Voglio Masterclass

Il 2 Febbraio è uscito Smetto Quando Voglio Masterclass, secondo capitolo della trilogia di Sydney Sibilia che vede protagonista una banda di ricercatori produttori e spacciatori di Smart Drugs. In occasione dell’uscita del film abbiamo intervistato il regista e la vecchia banda al completo.

I ricercatori più ricercati di Roma sono tornati, ma questa volta sono pronti a tutto pur di tornare alla loro vita normale e precaria (o quasi). Smetto Quando Voglio Masterclass segue le vicende di Pietro Zinni (Edoardo Leo) e banda, in seguito agli avvenimenti di Smetto Quando Voglio, film del 2014 di Sydney Sibilia, input di un nuovo cinema italiano più fresco e originale.

Edoardo Leo, assieme a Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia e Pietro Sermonti, tornano a vestire i panni della banda di ricercatori, autori di una famosa smart drugs non perseguibile in quanto composta da una molecola non ancora catalogata come sostanza stupefacente dal Ministero della Salute.

Al fianco di Leo torna anche Valeria Solarino nei panni di Giulia, la moglie apprensiva e calcolatrice di Pietro, stanca delle bugie e del traffico d’affari in cui il ricercatore si è immischiato.

 

Smetto Quando Voglio Masterclass si presenta come una pellicola molto più matura e studiata del film precedente, dando largo spazio alla psicologia dei personaggi e anche a una storia con molte più sfumature e strati da scoprire.

Pellicola che nel suo paradosso riesce a parlare di una realtà relativa non solo al campo universitario. Ritratto di una condizione sociale entro la maggior parte degli spettatori si può ritrovare.

 

La realtà supera la finzione. La precarietà e la disoccupazione sono tematiche importanti. Puoi scegliere di raccontarle con la tragedia oppure attraverso la commedia. Ciò che è veramente importante è non sminuire il problema.

Afferma l’attore Edoardo Leo, durante la nostra intervista, nel costatare fin dal primo film come Sibilia abbia creato una storia universale, non riguardante appunto solo l’ambito dei ricercatori, ma entro la quale perfino un attore ci si ritrova.

 

La commedia deve attingere assolutamente dalla realtà, altrimenti non ne codifichi il senso e non ti far ridere.

Continua Sydney Sibilia, dichiarando di aver preso ispirazione per uno degli elementi principali di Smetto Quando Voglio Masterclass proprio da un tweet dove un ragazzo veniva arrestato perché accusato di aver estratto l’efedrina – sostanza dalla struttura chimica simile a quella delle anfetamine – dalla pillola anticoncezionale della madre.

 

Smetto Quando Voglio Masterclass

 

Smetto Quando Voglio Masterclass riprende, come nel primo capitolo, alcuni dei riferimenti del cinema degli anni ottanta, in questo caso inserendo ancora di più l’elemento action. Una commistione di genere che rende la pellicola qualcosa di unico, divertente e accattivante.

A questo proposito Stefano Fresi, interprete del tossico dipendente chimico Alberto, dice:

Aver quel tipo di cinematografia come riferimento aiuta sicuramente alla costruzione del personaggio. Alberto è un personaggio che ha un incredibile arco narrativo, per me è stata un’occasione di poter sperimentare cose che non avevo mai fatto. Ed è impossibile non sedersi sopra quei riferimenti che aiutano dalla fase di scrittura a quella interpretativa.

 

Smetto Quando Voglio Masterclass ha la capacità di coniugare in sé azione e commedia, rendendo il suo messaggio assolutamente preciso e mirato, pur agendo in un contesto totalmente paradossale.

E parlando di cinematografia di riferimento, non pochi sono i classici del cinema di genere ai quali Sibilia attinge, come per esempio Ombre Rosse di John Ford. Il regista mette in scena un vero e proprio duello su un treno, riuscendo a creare un’incredibile pathos e suspense nello spettatore, senza mai stonare con il genere di riferimento, ovvero la commedia, sul quale si basa il film.

Il treno è molto affascinante. È una cosa archetipica cinematografica; va e non si ferma. Il treno ha questa magia particolare. Se ne sono accorti i Lumière per primi, e noi continuiamo a riemulare quel tipo di meccanismo narrativo. È l’effetto déjà vu che io ho amato molto in Stranger Things e continua ad amare nel generale.

 

 

Qui il video dell’intervista al cast e al regista:

 

 

Smetto Quando Voglio Masterclass è al cinema dal 2 Febbraio. 

The Bad Batch 3, l'intervista a Brad Rau e Jennifer Corbett sui segreti della nuova stagione
The Bad Batch 3, l'intervista a Brad Rau e Jennifer Corbett sui segreti della nuova stagione
The Enfield Poltergeist, le interviste esclusive a Claire Ferguson, Peter Norrey, Nick Ryan e Natalie O'Connor
The Enfield Poltergeist, le interviste esclusive a Claire Ferguson, Peter Norrey, Nick Ryan e Natalie O'Connor
The Palace, la recensione: la pellicola che non ti aspetti
The Palace, la recensione: la pellicola che non ti aspetti
Io capitano, la recensione: Lafrica di Garrone
Io capitano, la recensione: Lafrica di Garrone
Rapito, la recensione: i corpi di Bellocchio
Rapito, la recensione: i corpi di Bellocchio
Federico Fellini, intervista alla sua neurologa Anna Cantagallo: "utilizzare il disegno come cura"
Federico Fellini, intervista alla sua neurologa Anna Cantagallo: "utilizzare il disegno come cura"
Il Mistero dei Templari - la serie: Intervista a Catherine Zeta-Jones e al cast
Il Mistero dei Templari - la serie: Intervista a Catherine Zeta-Jones e al cast