The Technomancer è il nuovo titolo di Spiders, team francese autore del recente Bound By Flame, ed è anche una delle produzioni più interessanti in uscita nell’estate 2016.

Perché l’estate, si sa, non è proprio il periodo più amato dai videogiocatori. Le nuove uscite scarseggiano accumulando lanci settembrini e, in certi casi, prendendo furbescamente tempo per sfruttare la finestra dell’holiday natalizio. Questo perché sicuramente il clima più favorevole spinge in media la gente a passare più tempo in spiaggia che sui videogiochi.

Decide di giocarsela diversamente però Spiders, il team francese autore di Bound By Flame e Of Orcs and Man, lanciando proprio questo mese il suo nuovo The Technomancer. Per la nostra recensione abbiamo testato la versione PlayStation 4 del titolo, che ricordiamo però essere disponibile anche per Xbox One e PC su Steam.

 

 

The Technomancer

 

 

The Technomancer è un gioco di ruolo action dal tratto sci-fi (in stile Mass Effect per intenderci) ambientato in un futuro distopico sul pianeta Marte. Non è la prima volta che Spiders tenta l’approccio con la realtà marziana, un primo tentativo del team risale infatti al titolo Mars: War Logs, il cui potenziale inespresso trova nuova vita in questo titolo.

Prima di tutto: che cos’è un technomancer? Una sorta di soldato capace di utilizzare arti magiche (tecnomanzie) che lo rendono particolarmente letale in combattimento. Il nostro protagonista si chiama Zachariah e appartiene proprio a questa categoria, oltre che a una delle classi sociali più importanti di Marte.

Nell’incipit del gioco ci viene infatti introdotto lo scenario poco rassicurante in cui si svolgeranno le nostre vicende, in questo pianeta rosso ormai da tempo colonizzato dagli esseri umani, e sullo sfondo della guerra dell’acqua.

Siamo i figli dimenticati della terra, imprigionati in questo deserto rosso e arido. Qui l’Inferno non è un concetto distante, è la nostra realtà…e la realtà è che ogni goccia è fondamentale.

La guerra dell’acqua si svolge circa duecento anni dopo la colonizzazione di Marte da parte degli esseri umani, che vivono ora all’interno della linea d’ombra per sopravvivere alla forza distruttrice delle radiazioni solari.

Il nostro Zachariah, dopo aver scoperto di avere il dono e iniziato a padroneggiare il suo potere dell’elettricità da tecnomante, si unisce all’esercito della corporazione Abundance per ristabilire l’ordine su Marte. La trama è, per certi aspetti, molto lineare e nei canoni noti dello sci-fi.

La forza di The Technomancer non sta infatti tanto nell’aspetto narrativo quanto nel gameplay vero e proprio. Dopo una breve sequenza introduttiva infatti ci troviamo subito a personalizzare l’aspetto fisico di Zachariah, con una discreta varietà di connotati.

Da lì in avanti veniamo catapultati nell’azione di gioco con dei tutorial che ci insegnano il movimento, il combattimento, ma soprattutto la gestione delle interfacce e delle specializzazioni del personaggio divise in tre diversi rami, che rappresenta la vera anima ruolistica di questo titolo.

 

 

Technomancer

 

 

Il primo ramo è quello dei talenti (dove si può scegliere tre sei di essi, suddivisi a loro volta in altri tre livelli), il secondo ramo è quello degli attributi (in cui si può spendere un punto ogni tre livelli tra i settori agilità, resistenza, forza e potenza), l’ultimo ramo invece è quello della abilità di combattimento (dove si può assegnare un punto ad ogni nuovo livello e i diversi stili di combattimento che scegliete modificheranno sensibilmente l’esperienza di gioco con una varietà che raramente si è vista negli ultimi tempi).

Il combat system all’inizio può risultare un po’ legnoso, ma appresi i fondamentali si entra subito nelle dinamiche dallo stampo molto action, dove ci sono fondamentalmente tre stili di combattimento alternabili con caratteristiche e armi uniche, oltre alla possibilità di usare il potere di Zachariah (ovvero l’elettricità) che rendono molto variegato il gameplay diversificando l’approccio ad ogni scontro, a seconda dello stile che deciderete di usare.

 

 

The-Technomancer-Wildlife-on-Mars-2

 

 

Ma in The Technomancer non si combatte soltanto, un ruolo da protagonista infatti è lasciato anche ai dialoghi che possono mutare notevolmente l’ordine delle vicende e, in un certo senso, plasmare la storia del gioco.

Avremo anche la possibilità di interagire con vari NPC che potranno tornare utili in certi punti del gioco, ma la caratterizzazione di questi non va mai ad aumentare in nessun modo un pathos narrativo abbastanza sottotono.

Ancor più scarne è l’esplorazione, dove gli scenari marziani non risultano particolarmente belli e ricchi di cose da fare. Il titolo però presenta una classica struttura da gioco di ruolo con le quest principali accompagnate da un numero abbastanza corposo di missioni secondarie, molte delle quali meno banali di quanto ci si potrebbe aspettare sulla falsa riga di molti altri GdR di questi tempi.

The Technomancer vanta inoltre un sistema di crafting di tutto rispetto e un loot altrettanto degno di nota, e se vi lasciate coinvolgere dall’atmosfera cupa di questa avventura marziana potrete tranquillamente andare oltre le trenta ore di gioco senza annoiarvi neanche per un secondo. Sebbene la quest principale sia esauribile in circa 20 ore.

Una solida struttura da gioco di ruolo e un gameplay ben diversificato sono, dunque, i veri punti di forza del nuovo lavoro del team francese Spiders, i punti deboli invece sono una narrazione poco coinvolgente con caratterizzazione dei personaggi molto basilare, ma più di ogni altra cosa un comparto tecnico decisamente sottotono per una produzione di questo genere nel 2016. Sebbene il titolo si attesti sull’ormai consolidato standard console dei 1080p e 30fps, il livello generale di dettaglio e cura estetica non è di alto livello e risulta abbastanza stantio, lasciando al giocatore una forte sensazione di già visto. Graficamente The Technomancer sembra più l’edizione rimasterizzata di un titolo originariamente uscito per PlayStation 3 o Xbox 360 che non una produzione per PlayStation 4 e Xbox One.

 

 

Si tratta di un gioco godibile che farà la felicità di tutti gli amanti del genere sci-fi e cyberpunk

In definitiva si tratta di un gioco godibile che farà la felicità di tutti gli amanti del genere sci-fi e cyberpunk che negli ultimi anni è stato decisamente latitante in ambito videoludico in favore di una rinascita del fantasy classico.

The Technomancer non sarà un capolavoro, ma se cercate un solido GdR a cui giocare quest’estate, è decisamente il titolo che fa per voi. In una scena videoludica sempre più divisa tra titoli tripla A e indie game, dove si tende a voler ormai vedere tutto come un capolavoro o come qualcosa da buttare via, Spiders ha confezionato un titolo che si può tranquillamente considerare una produzione media, che è in grado di intrattenere il videogiocatore che saprà apprezzarlo.

Forse la vera limitazione di The Technomancer sta nell’essere un gioco abbastanza tecnico e figlio di un genere, il GdR classico, che pur non essendo una nicchia non è di certo adatto a tutti i palati.

 

Voto: 7.2/10