Dopo lo scorso E3 in molti hanno sospettato che Sony abbia voluto solo riaccendere la fiamma dell’hype, mai del tutto sopita dal lontano 2007 quando The Last Guardian si mostrò per la prima volta, salvo poi sparire completamente dai riflettori per anni.
Invece l’attesissimo titolo di Fumito Ueda esiste e a quanto sembra arriverà davvero nel corso del 2016. La rivista Edge ha pubblicato un hands-on in esclusiva del gioco, oltre ad una sessione di Q&A con l’acclamato game designer.
Edge ha dichiarato che le meccaniche di gioco consistono principalmente nel controllo, dato al giocatore, del ragazzo che abbiamo conosciuto nella demo dello scorso E3, mentre non sarà possibile controllare direttamente Trico, la bestia non meglio definibile, ibrido tra una iena, un gatto ed un’aquila, che sarà gestita interamente da una soffisticata IA.
Uno degli schemi di controllo che hanno potuto approfondire si basa sull’uso di specchi per marcare dei bersagli (riflettendo su di essi la luce) che poi Trico provvederà a distruggere. Una meccanica decisamente interessante per le possibili interazioni che si avranno con l’IA.
Sebbene questo possa risultare un fattore forse frustrante per molti giocatori, Ueda ha precisato di aver reso Trico (snodo fondamentale per l’intero gameplay) una creatura con sue peculiarità che non risponderà da subito a tutti gli ordini del giocatore. La creatura si presterà maggiormente in nostro aiuto, diventando più docile e servizievole, solo dopo svariate ore di gioco in cui avremo rafforzato il nostro legame con essa. Talvolta potrebbe non risultare un alleato per il giocatore, anzi, nella migliore delle ipotesi potrebbe rivelarsi inutile se non dannosa. Trico si può vedere in un certo senso come una sorta di Pokémon di grossa stazza e livello, che non obbedisce al suo allenatore finchè questo, nel corso del gioco, non avrà raccolto tutte le medaglie necessarie. Il paragone calza a pennello, solo le dinamiche di The Last Guardian non saranno semplici e immediate come quelle di un gioco Pokémon. Un’altra interessante caratteristica di Trico è quella di cambiare il colore dei propri occhi a seconda del proprio stato e delle emozioni che prova, facendoci capire se in quel determinato momento vada considerato come alleato o meno.
L’articolo di Edge si conclude con la fatidica domanda che chiunque avrebbe voluto fare a Fumito Ueda circa la realizzazione di The Last Guardian: perchè ci è voluto così tanto?
Mantenere alta la motivazione è stato molto difficile – ha risposto Ueda – ma per tutti gli altri miei giochi ci sono sempre voluti dei tempi di sviluppo molto lunghi, e nonostante ciò il risultato finale mi ha sempre spronato a continuare per questa strada. Al di là delle naturali preoccupazioni, sono davvero eccitato all’idea che quest’anno finalmente i giocatori potranno avere The Last Guardian, la cui data d’uscita verrà ufficializzata a breve da Sony.
- GameTyrant (gametyrant.com)