Il cinema spagnolo ha sempre saputo sfornare talenti di un certo livello: Pedro Almodóvar, Alejandro Amenábar, registi che a un certo punto della loro carriera si sono fatti notare non solo nella propria nazione, ma anche nel mondo.

Dani De La Torre è sicuramente uno di quei registi destinato a far parlare di sé. Dopo diversi cortometraggi e una miniserie in produzione decide di approdare sul grande schermo con la sua prima pellicola: Desconocido – La Resa Dei Conti.

La trama ruoto attorno a Carlos, un direttore di banca ambizioso e spregiudicato che ha frodato i suoi clienti con investimenti fallimentari e che finisce per ritrovarsi, a sua volta, vittima di un ricatto terrificante e senza apparente via d’uscita.

Una telefonata anonima e inattesa trasformerà la sua giornata.

Una telefonata anonima e inattesa trasformerà la sua giornata, iniziata nella normale routine quotidiana e familiare, in una folle corsa contro il tempo e contro un nemico, apparentemente invisibile, che rivuole tutti i suoi soldi, fino all’ultimo centesimo.

La trama non è sicuramente questa gran originalità. Alcuni potrebbero accostarla a pellicole come In Linea Con L’Assassino di Joel Schumacher, Speed di Jan De Bont e a tante altre che trattano il tema della vendetta invisibile.

 

 

La chiave per apprezzare questo piccolo gioiellino sta nelle atmosfere che riesce a creare, nella tensione continua che risiede nella sceneggiatura, che a un certo punto diventa protagonista principale di questa storia, contornata da una regia spiazzante e meravigliosa. Il film si svolge quasi tutto all’interno del veicolo, ma De La Torre si concede qualche opportunità per dimostrare il suo valore.

Come il piano sequenza che si vede a metà film. Un lavoro di quasi dieci minuti, dove seguiamo una poliziotta, intenta nel cercare informazioni sull’accaduto e che si chiude con una carrellata verso l’alto.

Gli attori fanno il loro dovere recitando in maniera davvero ottima. Notevole l’interpretazione di Luis Tosar, che,  accompagnato da una musica di sottofondo, aiuta ancora di più lo spettatore a entrare in sintonia coi personaggi.

La pellicola, vincitore di due premi Goya per Miglior Montaggio e Miglior Sonoro è uscita nelle sale italiane giovedì 31 marzo.

Probabilmente non stiamo parlando di un capolavoro, ma di un film pienamente valido, ben riuscito e che senza ombra di dubbio merita la vostra attenzione.

Segnatevi il nome di questo regista. Ben presto, quasi sicuramente lo vedremo approdare ad Hollywood come i suoi predecessori e speriamo vivamente che non si perda nella mediocrità generale.