Esce oggi uno dei cinecomic, targati DC, più attesi dell’anno, cioè Batman v Superman: Dawn of Justice. Il nuovo film di Zack Snyder vede al fianco del già provato Henry Cavill e Amy Adams, i premi Oscar Ben Affleck e Jeremy Irons, Diane Lane, Laurence Fishburne, Gal Gadot e Jesse Eisenberg.

Ammettiamolo, Batman v Superman: Dawn of Justice è stato uno dei film più chiacchierati della stagione passata e di questa. Fin dagli albori del progetto, annunciato durante il San Diego Comic-Con del 2013, non poche sono state le opinioni, spesso opposte, che si sono mosse nei confronti della pellicola, prima fra tutti l’assegnazione del ruolo di Batman a Ben Affleck.

Ormai orfani della trilogia d’autore di Christopher Nolan e della straordinaria interpretazione del Premio Oscar Christian Bale, non è stato facilissimo – in primis ci si mette la sottoscritta che, tra l’altro, non è stata neanche una gran fan del supereroe tormentato di Nolan – digerire questa notizia, eppure attesa e curiosità non hanno tardato a manifestarsi.

Come già successo nel precedente Man of Steel – sempre per la regia di Snyder – anche in questa pellicola c’è lo zampino del caro amico Nolan, come produttore esecutivo, oltre del già fidato sceneggiatore David S. Goyer. Tutto ciò sarà davvero una garanzia?!

Man of Steel non è poi stato questa gran cosa. Una prima parte, gestita e girata molto meglio della seconda che è un mero polpettone, privo di ritmo.

Ma bando alle ciance e andiamo a vedere cosa, questa accoppiata di amici, è riuscita a fare e se l’entusiaste opinioni della critica americana siano corrispondenti al vero oppure no – anche perché, a quanto pare, non c’è stato proprio nessuno che abbia parlato male del film.

Spendendo due parole sulla trama…

Spendendo due parole sulla trama, il pipistrello di Gotham City, Batman/Bruce Wayne (Ben Affleck), si è  legato al dito il delirio che ha mosso Superman/Clark Kent (Henry Cavill) a Metropolis, durante il ferocissimo scontro contro il Generale Zod (Michael Shannon), nel quale sono morte moltissime persone, tra cui molti dipendenti dello stesso Wayne.

Diciotto mesi dopo, Bruce non ha ancora dimenticato, e intanto l’opinione pubblica si spezza tra chi crede Superman un vero e proprio dio salvatore degli uomini e chi, invece, lo dipinge come piaga da eliminare, portatrice di sola morte.

Lo stesso Clark, però, non approva il modus operandi di Batman troppo violento e, soprattutto, concentrato unicamente sulla periferia.

 

Batman v Superman

 

Mentre questi due superuomini giudicano le azioni l’uno dell’altro, mettendo in discussione l’ideale di eroe di cui ha davvero bisogno la società, una minaccia ben più grande sta prendendo forma alle loro spalle. Cosa, questa volta, metterà in serio pericolo l’umanità?

Io la mia risposta ce l’avrei, ma ve la risparmio per dopo – e no, non c’entra nulla con la trama del film.

Batman v Superman: Dawn of Justice è un prodotto molto corale che supera, a livello di qualità e ritmo, il suo predecessore, ossia Man of Steel, ma al tempo stesso non risulta convincente, finendo per essere “semplicemente” l’anello di congiunzione per dare vita alla Justice League.

Andando per gradi. Il film si apre prendendo come focus Bruce Wayne, dando una rapidissima carrellata tra passato e presente, e ponendo già delle basi piuttosto spigolose e tenebrose sul personaggio, che in parte ricalca il personaggio della mano di Frank Miller, dall’altro lato sembra restare un po’ ancorato da quell’idea molto introspettiva del Batman di Nolan.

 

Batman v Superman

 

Attenzione però, questo Batman non vuole assolutamente essere messo a paragone con la Trilogia di Nolan, anche perché non ce n’è davvero di bisogno. Non è un film su Batman, anzi, la sensazione che si ha ,spesso e volentieri, è quella di vedere un film su Superman dove dentro c’è anche Batman; questo, molto probabilmente, è dovuto all’inconfondibile regia di Snyder.

Ben Affleck nella parte ci sta abbastanza bene.

Rispetto a quanto ci si poteva aspettare, Ben Affleck nella parte ci sta abbastanza bene, e sicuramente non è il problema maggiore di questo film. Tra i personaggi meglio riusciti e confezionati meglio dell’intera pellicola, rappresenta quella versione del Batman più solitario e grottesco, massiccio e quasi spaventoso. Il mascellone di Affleck si sposa benissimo con la versione dell’armatura super potenziata che, però, non si vede tanto quanto si sarebbe immaginato.

L’interpretazione del personaggio è piuttosto convincente anche se, rispetto appunto a un Batman più maturo al quale ci eravamo abituati, questo risulta essere molto più irreale. In particolar modo, in una primissima scena d’azione in cui ,più che uomo pipistrello, a giudicare dalla rapidità di strisciamento sui muri, sembra l’uomo lucertola.

Ma il vero difetto che possiamo riscontrare in questa versione di Batman è l’aver marcato, in alcune scene, una dose eccessiva di cupezza che quasi va a stonare con il resto del film, passando dai colori più caldi – spesso rappresentati dal personaggio di Clark – a toni molto più freddi e grigi. Eccessiva caratterizzazione anche dell’ambiente, spesso ripreso in rallenty, in particolare nel momento di riflessione più intima e profonda del personaggio.

 

Batman v Superman

 

Snyder si lascia un po’ andare su Superman, accennando appena un lieve turbamento interiore e con la concezione di “giusto e sbagliato” lasciata in superficie ma per nulla approfondita.

Rispetto a Man of Steel, il personaggio perde il suo smalto, e spesso viene imboccato da battute patetiche e al limite della credibilità, seguite da azioni – il più delle volte accompagnate dalla presenza di Lois (Amy Adams) – al limite del paradosso. Per farla breve, la romance line inserita a caso e spesso usata per giocare – male – con l’empatia dello spettatore.

Gran parte del film, per non dire proprio qualcosa in più della metà, si muove proprio tra lo scontro fisico – che però sfocia realmente solo nel finale – e psicologico tra i due supereroi, contornato da una serie di altre scene prive di significato.

La narrazione di scorrere scorre, anzi. Il film è caratterizzato da un forte dinamismo e un buon ritmo che, comunque sia, trasporta lo spettatore dall’inizio alla fine, senza farlo annoiare. Il vero problema è che, dopo un’ora e mezzo di film, si ha come il dubbio di non aver capito dove voglia andare a parare la pellicola e cosa abbia raccontato fino a quel momento.

Il film è dominato da sequenze guidate dal no sense, tra diverbi verbali e “combattimenti”. Per carità, se amate l’azione, quella non manca, anche se di scontri veramente epici ce ne sta solo mezzo, e ve lo dovete proprio sudà.

Si hanno bombardamenti, esplosioni, sparatorie degne di un film di Michael Bay, peccato però, per la trama molto povera e della struttura fragilissima. Il sospetto, infatti, che Batman v Superman sia esclusivamente funzionale alla nascita della Justice League non tarda ad arrivare. E più va avanti il film più questo villano pensiero diventa la pura e sacrosanta verità.

 

Batman v Superman

Mi hanno insegnato che un mondo ha senso solo se lo costringi ad averlo.

Afferma Batman in uno momento cruciale con Superman, peccato solo che Snyder non era presente a questa lezione.

I difetti di trama si fanno sentire, ovviamente, anche sui personaggi. A risentire proprio di più è, purtroppo, Lex Luthor, interpretato da Jesse Eisenberg. Snyder e Goyer disegnano un personaggio estremamente folle e fuori controllo che, oltre a sembrare palesemente privo di senso, è anche piuttosto fastidioso.

Lex Luthor Manca totalmente di motivazione.

Sicuramente non ci si aspettava di meno da Eisenberg, il quale spicca sempre per i suoi ruoli non proprio adorabili, ma questo non vuol dire snaturare del tutto un personaggio, facendogli per giunta compiere delle azioni molto importanti, ma che sono prive di fondamento, proprio perché non viene mai mostrato il vero motivo che spinge Luthor a muoversi in quel modo. Manca totalmente di motivazione e ciò sottolinea ancora di più questa pazzia psicotica e priva di interesse.

Un vero peccato, perché con un attore e personaggio del genere il risultato poteva essere dei migliori, dando vita a un villain più che soddisfacente, e invece ciò che viene fuori sembra più la compensazione per un buco lasciato da un vero antagonista.

 

Batman v Superman

 

Come già accennato prima, la tematica principale della pellicola è la questione etica sull’essere eroe. Tema, tra l’altro, di cui ci si è ben nutriti se si è visto Daredevil. In questo senso Snyder avrebbe molto da imparare perché, anche se parliamo di due formati totalmente diversi, la questione viene affrontata così superficialmente da essere inaccettabile anche per un film.

 

Molto probabilmente causa primaria di questa superficialità è la coralità del film, gestita malissimo, che non permette di approfondire adeguatamente né temi e neanche personaggi, finendo solo per buttare tanta carne a cuocere, ma senza una cottura adeguata, incorrendo in pezzi crudi e pezzi bruciati.

Elemento perfetto e magistralmente scritto della trama è la meravigliosa e grintosa Wonder Woman/Diana Prince, interpretata dalla bellissima e sensualissima Gal Gadot. È lei la vera star di questo film!

La sua entrata nelle vesti di Diana Prince trasuda di eleganza e mistero, impossibile non rimanerne affascinati; ma, il colpo di grazia (in senso buono), arriva nella sua entrata trionfale in scena nei panni dell’amazzone Wonder Woman. Rullo di tamburi, musica epica, lei! Più che turbofiga, io direi che la reazione giusta può essere solo questa qui:

Batman v Superman

 

Gal Gadot fa una grandissima prima prova da supereroina, oltre a dare sfoggio delle sue abilità da attrice, convincendo immediatamente, in soli pochi minuti. Adesso sono davvero curiosa di rivederla in azione, dandole però molto più spazio.

 

Wonder-Woman-Gal-Gadot

 

Molto probabile questa entrata sarebbe potuta essere ancora più epica se il personaggio non ci fosse stato già presentato prima o nel trailer. E diciamolo pure, tutti i trailer vi dicono già tutte quelle che saranno le scene migliori. Il film non apporta nulla di nuovo e nonostante poco prima dell’anteprima “ho” ricevuto l’avvertimento dallo stesso Zack, tutti i twist e potenziali spoiler dei quali si vantava non ci sono. Possiamo riassumerli in due, tutti e due prevedibilissimi, quindi ci arrivate da soli anche prima della visione del film.

La prima e unica svolta dopo circa 75 minuti dall’inizio del film… e questo la dice lunga.

Il vero “fondo” Batman v Superman lo tocca proprio sul finale. Se fino a questo momento, difetti di trama e, personaggi sopra le righe a parte, la narrazione è stata bella dinamica, ora la musica cambia. I conflitti vengono risolti tra la prevedibilità e banalità, contornati da dialoghi ai limiti dell’imbarazzo.

Un epilogo infinito, privo di suspense e coinvolgimento.

Un epilogo infinito, privo di suspense e coinvolgimento, superato per noia solo nella fine del terzo atto, ossia la scena che vede coinvolti, per la prima volta, tutti e tre gli eroi insieme.

Gli ultimi venti minuti non convincono per nulla, e forse sono quelli che alla fine dei conti fanno sempre più credere nella mera funzionalità del film.

 

Batman v Superman

 

Batman v Superman: Dawn of Justice è il prodotto migliore del DC Cinematic Universe.

Senza ombra di dubbio Batman v Superman: Dawn of Justice è il prodotto migliore del DC Cinematic Universe, sia per cast che per qualità tecnica (non voglio troppo sbilanciarmi con la regia perché, a mio modesto parere, Snyder deve iniziare a pensare di fare solo il produttore), ma se DC credeva di dare scacco matto alla Marvel, temo proprio che abbia fallito alla grande.

Io sono ancora molto fiduciosa in questa DC sempre troppo in sordina, e speriamo che con Suicide Squad si riesca a prendere questa tanto agognata rivincita, intanto con Batman, Superman & Co. ci rivediamo al prossimo giro.