Honda entra nel mercato delle self-driving cars con un modello dal prezzo accessibile pensato soprattutto per i giovani guidatori.

I giganti del mercato automobilistico internazionale stanno investendo cifre considerevoli nelle tecnologie che permetteranno ai veicoli di muoversi autonomamente. General Motors ad esempio ha investito circa 1 miliardo di dollari negli ultimi mesi nell’acquisizione di startup che si occupano di sistemi di questo tipo (come ad esempio la Cruise Automation), Toyota ha presentato già lo scorso ottobre un suo prototipo basato sulla Lexus GS, e gli sforzi di Tesla (sulla Model S) e di Google (con il sistema LIDAR) sono ormai ben noti.

Queste tecnologie rientrano nella categoria degli ADAS, Advanced Driver Assistance Systems, e comprendono sia i meccanismi di guida autonoma (rimanere nella corsia corretta, calcolare i percorsi, mantenere la giusta velocità di crociera, …), sia i dispositvi di sicurezza che potrebbero essere sempre attivi anche in caso di guida umana, come la frenata assistita d’emergenza in caso di rischio di collisione.

 

Honda Civic LX - Detroit Auto Show

 

Honda con questa versione della Civic LX Sedan, si pone il chiaro obiettivo di raggiungere i guidatori più giovani (la fascia 16-22 in America) che secondo le statistiche sono quelli che più si distraggono alla guida e che quindi gioverebbero maggiormente di sistemi di sicurezza evoluti. La macchina è in grado di rimanere in corsia e di guidare correttamente anche seguendo un altro veicolo, nonché correggere lo sterzo, accelerare e frenare autonomamente.

Il prezzo è sicuramente aggressivo, in quanto non si discosta particolarmente dal costo di un modello “liscio”.

 

Il vero problema è che le normative in molti Paesi, tra cui l’Italia, sono ancora molto lacunose in materia di self-driving car.