Ieri sera, durante una presentazione insolitamente breve, Google ha presentato due nuovi smartphone, due nuovi chromecast e un nuovo tablet. Aspettavamo i nuovi Nexus con ansia e sono arrivati finalmente.
Il tutto è cominciato come al solito con il momento “aprite gli ombrelli”, Sundar Pichai è salito sul palco e ha cominciato a snocciolare numeri su numeri, quanto è diffuso Android, quanto è presente Chrome OS nelle scuole, bla bla bla.
La conferenza di ieri era incentrata comunque sull’hardware e in particolare sui nuovi Nexus che in molti di noi stavano aspettando trepidanti. Certo, ci hanno parlato del nuovo Android Sensor Hub (stessa roba fatta da Apple lo scorso anno, offloading dei sensori dal processore principale) e del nuovo supporto ai lettori di impronte digitali “Nexus Imprint” (e anche qua ci si allinea ad Apple, ormai è un rincorrersi naturale tra i due, è una buona notizia)… ma quello che volevamo sapere e vedere erano soprattutto i due nuovi Nexus… e il loro prezzo di listino.
Ci sono buone notizie. E anche cattive. Molto cattive. Ma andiamo per ordine.
Nexus 5X
Il nuovo 5X è il successore dello stra-mitico nexus 5 di due anni fa. Mio compagno di merende per un anno, l’ho amato alla follia e recensito entusiasticamente. Lo scorso anno Google ha deluso molti non rilasciando un aggiornamento su questa bellissima (IMHO) fascia di mercato, smartphone da 5 pollici, ad un buon prezzo.
Quest’anno pare si sia ravveduta, tornando a collaborare con LG su questo nuovo 5X. Il risultato è più che apprezzabile, lo smartphone sembra ben disegnato come il suo nonnetto, ha linee più armoniose e curviformi, una camera aggiornata che promette faville, il lettore di impronte, uno schermo da 1080p (yay!) un buon processore e una batteria decente.
Nexus 5X: Caratteristiche Tecniche
Schermo | 5,2” full HD con Gorilla Glass 3 |
CPU | Qualcomm Snapdragon 808 a 2 GHz |
RAM | 2 GB LPDDR3 |
Memoria interna | 16 / 32 GB non espandibile |
Fotocamera posteriore | 12,3 megapixel con pixel da 1,55 µm, f/2.0, laser autofocus, video in 4K e dual LED flash |
Fotocamera frontale | 5 megapixel con pixel da 1,4 µm, f/2.2 |
Batteria | 2.700 mAh |
Dimensioni | 147 x 72,6 x 7,9 mm |
Peso | 136 grammi |
Colori | bianco, nero, azzurro menta |
OS | Android 6.0 Marshmallow |
Al lancio lo vedremo bianco, nero e in un nuovo azzurro, con tagli da solo 16 e 32Gb per lo storage interno. E no, ovviamente niente scheda SD o batteria rimovibile, mettetevi il cuore in pace, quelle due “feature” si sono estinte per sempre. Occhio però che se lo volevate da 64Gb ci sono buone probabilità che venga rilasciato tra qualche mese, senza annunci, come è successo l’anno scorso per il Nexus 6.
Ora però arrivano le brutte notizie: il Nexus 5x sarà disponibile dal 19 ottobre prossimo a 479€ in Italia. Questa news, confermata solo questa mattina, ha lasciato nello sconforto tutti i fan italiani (e europei, il prezzo è bene o male allineato nel resto d’Europa) visto che ci si aspettava, evidentemente a torto, che Google tornasse alla politica del “prezzone” per i suoi Nexus, come è successo fino all’ultimo Nexus 5.
Beh, a quanto pare il prezzo del Nexus 6 dell’anno scorso non è stato un incidente di percorso, ma un preciso cambio di rotta nelle politiche di vendita. Tutto normale, per carità, non fosse che il 5x è in vendita in USA a soli 379$ più tasse…
Se aggiungiamo la nostra iva a 379$ arriviamo a 462 dollari, che al cambio attuale sono 412€… ora, ok magari l’importazione diversa o che so io… Vabbé, inutile fare conti del genere, mettetevi il cuore in pace, da noi costa così. Magari lo troverete a meno col tempo, ma ora sapete il perché del titolo di questo articolo:
La festa è finita.
Nexus 6p
Il nuovo Nexus 6p è invece il successore del Nexus 6 dell’anno scorso, prodotto da Huawei quest’anno (al posto di Motorola) propone il top delle caratteristiche tecniche e uno schermo più grande, come piace agli hardcore la fuori.
Questa è ormai l’accoppiata vincente per il mercato: uno smartphone attorno ai 5 pollici e uno attorno ai 6. Apple si è allineata con i suoi iPhone, Samsung con i suoi Galaxy, etc. Google fa lo stesso proponendo il 5x e questo 6p.
Nexus 6P Caratteristiche Tecniche
Schermo | 5,7” WQHD AMOLED con Gorilla Glass 4 |
CPU | Qualcomm Snapdragon 810 v2.1 |
RAM | 3 GB |
Memoria interna | 32 / 64 / 128 GB non espandibile |
Fotocamera posteriore | 12,3 megapixel con pixel da 1,55 µm, f/2.0, laser dedect autofocus, registrazione video in 4K, e dual LED flash |
Fotocamera frontale | 8 megapixel con pixel da 1,4 µm (è il valore standard) ed HDR+ |
Batteria | 3.450 mAh con quick charge 2.0 |
Dimensioni | 159,4 x 77,8 x 7,3 mm |
Peso | 178 grammi |
Colori | Aluminium, Graphite, Frost |
OS | Android 6.0 Marshmallow |
C’è lo schermone con la super risoluzione che piace ai malati di pixel, quelli che capiscono solo i numeri nelle tabelle qua sopra e ben poco di vera resa visiva e risparmio energetico.
C’è la batteria più grande (resa inutile dallo schermo, ma è ok! dagli di milliampere) e la camera leggermente migliore da quel poco che ho capito.
La camera è storicamente il tallone di Achille della serie Nexus, ma quest’anno pare tutto cambiato, almeno sulla carta. Sia il 5x che il 6p montano delle nuove camere Sony con 12 e passa milioni di “pixel più grandi”. Inutile dire che dovremo aspettare le prove sul campo per verificare quanto siano valide queste camere, ricordo sempre che, purtroppo, non basta comprare l’ultima camera figa da Sony per avere buone foto, ma il risultato finale è largamente influenzato dal software. Ormai tutti montano sensori Sony, ma come avrete visto in giro le differenze sono enormi tra uno smartphone e l’altro. Anche quando hanno sensori praticamente identici. Vabbé, vedremo.
Esteticamente devo dire che mi piace molto anche questo 6P: sono certo che dal vero è anche più bello di come appare in foto e quel “bump” in alto non mi dispiace per niente ed è una buona idea per ospitare la camera (molto grande a quanto pare) e altri chip ingombranti.
Purtroppo anche il Nexus 6P arriverà con prezzo “maggiorato” qua in Italia, partirà da ben 699€, sempre dal 19 ottobre. Festa finita ragaz.
Android 6.0 Marshmallow
Le novità del nuovo Android sono quasi tutte “sotto al cofano” come si dice e siamo tutti in attesa di vedere se, almeno questa volta, le tante promesse fatte in fatto di prestazioni e risparmio energetico verranno mantenute.
Sinceramente ho fortissimi dubbi visto che veniamo da almeno tre big release che dovevano portare migliori prestazioni abbinate ad un consumo energetico minore (Project Volta sto gran cazzo) e il risultato è stato che le prime versioni su Nexus giravano una cacca e consumavano anche di più, per poi essere corrette nel corso dell’anno arrivando alle prestazioni e consumi… della versione precedente.
L'”ideona” di far consumare meno il device quando è in stand-by (dai!) è anche questa presa da Apple e ben venga. Speriamo che cambi davvero qualcosa. A livello di feature generali e integrazione Android rimane secondo me il miglior sistema operativo mobile sul mercato, senza alcun dubbio, ma ci sono ancora purtroppo grossi problemi su device particolari o non ottimizzati che fanno bestemmiare forte i loro possessori. La frammentazione dell’hardware è stata, è e sarà sempre un grossissimo problema, così come il supporto agli aggiornamenti, chimera per la maggior parte degli utenti Android. Sempre la solita minestra insomma dai, inutile ripete sempre queste cose.
Marshmallow comincerà ad essere rilasciato in OTA dalla prossima settimana.
Il nuovo Chromecast
Non cambia niente se non il design e il supporto a nuovi fantomatici standard WiFi che molto probabilmente non avrete comunque nella vostra rete casalinga, quindi faccio molta fatica a consigliare di acquistare questo nuovo Chromecast. Certo è fighetto e colorato. Per alcuni televisori la scelta di aggiungere un cavetto HDMI al tutto in modo da occupare meno spazio attorno alla porta è sicuramente positivo… ma il risultato è anche un oggetto più grande.
Ho il Chromecast attuale e non lo cambierò con questo nuovo, quello “vecchio” si incastra perfettamente nella mia TV e questo porterebbe via più spazio per niente. Certo, magari lo comprerò per una recensione, ma non avessi avuto questa esigenza non ci penserei due volte e mi terrei il vecchio.
Ovvio che a 35€ è sempre facile infilarlo nel carrello di Amazon o simili ed è l’incauto acquisto per antonomasia, soprattutto ora in ottobre che arriva anche Netflix :D
Interessante il nuovo Chromecast Audio che si collega al vostro stereo invece che alla vostra TV e permette di “castare” musica direttamente alle casse o ingresso AUX del vostro bell’impianto casalingo. E ora anche Spotify supporta il tutto, quindi direi che ha più che senso.
Niente che non faccia già una qualunque cinesata bluetooth da 15€, intendiamoci bene, ma questo è più integrato col sistema, è bello da vedere, lo produce Google etc, etc, etc…
Anche l’app di Chromecast è stata aggiornata con nuove funzionalità, in pratica è ora un hub che racchiude i contenuti di tutte le app installate che supportano il casting verso il vostro Chromecast, ha senso in teoria… vedremo in pratica quanto la useremo… ho idea zero, ma spero di sbagliare.
Il nuovo Pixel C
Con una mossa a sorpresa e una scelta di branding direi più che discutibile, è stato presentato ieri sera anche un nuovo tablet Android da 10 pollici… ma con il nome Pixel come i portatili Chrome OS… si chiama Pixel C e direi che è abbastanza interessante.
Si è parlato di “tablet convertibile”, ma la realtà è che semplicemente Google ha progettato una tastiera magnetica per questo tablet che si integra molto bene.
Pixel C: Caratteristiche Tecniche
Schermo | 10,2” a 2.560 x 1.800 pixel, 500 nit |
CPU | NVIDIA X |
RAM | 3 GB LPDDR4 |
Memoria interna | 32 / 64 GB |
OS | Android 6.0 Marshmallow |
Connettività | USB Type-C |
Il tutto sembra costruito magistralmente, come avviene appunto sulla linea Pixel di portatili, c’è tanto alluminio e linee squadrate, ci sono i 4 led luminosi come sui Chromebook Pixel che se li doppio tappi vedi la carica della batteria e altre fighetterie, compresa la tastiera esterna bluetooth di cui ho appena scritto, all’apparenza ottima, con aggancio magnetico e ricarica automatica quando il tablet è in stand-by, oltre che autonomia di mesi ovviamente.
Verrà, come al solito, venduta a parte ad un prezzo fuori dai coppi, 149 dollari.
Tastiera per Surface: 129$
Tastiera per Pixel C: 149$
Tastiera per iPad Pro: 169$Tutti a cagare dovete andare. pic.twitter.com/mPJezKyrR6
— Antonio Moro (@itomi) September 29, 2015
Quello che mi preoccupa di più è, ancora una volta, l’unione di “nuovo sistema operativo” e “processore nVidia”. Lo scorso anno questa combo è stata un disastro con il Nexus 9 e abbiamo dovuto aspettare più di sei mesi prima che Google sistemasse, con ben quattro aggiornamenti di sistema, quanto rilasciato in autunno.
Il Pixel C sarà disponibile “prima di Natale” in USA a 499$, un buon prezzo che non ho dubbi salirà molto in Europa quando arriverà anche da noi. O magari no, magari starà sui 499€… il prezzo di un iPad Air 2… e allora qual è il senso? boh.
C’è pure un nuovo rapporto nello schermo, non è ne un 16:9, ne un 4:3, ma si sono inventati questo nuovo rapporto 1:1,44, che riprende il rapporto dei fogli A4 per intenderci e dovrebbe essere la “via di mezzo ideale”. Peccato che abbiamo già visto con il Nexus 9 quanto le app su Android siano praticamente tutte ottimizzate per i 16:9 e non per i 4:3… me che meno per questo nuovo rapporto. Se ci aggiungete la carenza cronica di app ottimizzate per tablet sul Play Store, ecco che il tutto diventa sempre meno interessante.
Vi potete registrare sul sito per essere aggiornati se vi piglia bene questo nuovo Pixel.
In generale…
…sinceramente niente di che. L’hardware presentato, tolto il Pixel C, lo avevamo già visto, comprese le caratteristiche tecniche. Il prezzo del 5X e del 6P qua in Europa ne devasta la novità e scontenta tutti i vecchi possessori di Nexus 5 che stavano aspettando fine mese per aggiornarlo, un vero peccato.
Marshmallow promette tanto, ma visti i precedenti ho tanti dubbi. Il nuovo Chromecast è figo, ma se avete già il vecchio serve a poco.
Il Pixel C sembra una piccola toppa per allinearsi al Surface di Microsoft e all’iPad Pro di Apple, ma è forse troppo piccolo (10 pollici) e troppo costoso in rapporto a quello che offre, soprattutto se pensate che la forza di un tablet sono solo le app che riescono a girare bene e su Android ancora proprio non ci siamo… e ve lo dice uno che si ostina ad usare come tablet principale un Nexus 9 invece di comprare un iPad come invece dovreste fare tutti se volete un buon tablet.
A livello di “innovazione” poco o niente. Ci si è allineati come al solito alla concorrenza, ma non ho visto nessuna “killer feature” degna di questo nome presentata ieri sera.
Da oggi chi vuole cambiare smartphone Android e prendere qualcosa di nuovo ha davvero un problema in più, soprattutto se non volete spendere troppo in un top di gamma. Speravamo tutti di preordinare un 5X a 350 euro e invece…
La festa è finita.