Il governo turco dopo aver approvato una legge che da poteri di oscuramento anche senza provvedimenti giudiziari comincia la sua opera di censura bloccando Twitter.

Leggi nate per limitare tutte le espressioni considerate offensive per l’identità turca, e quelle che esaltano l’estremismo politico e tirate in ballo dal premier Recep Tayyp Erdogan durante un comizio elettorale per prendere di mira proprio Twitter:

Estirperemo Twitter, non mi interessa cosa dice la comunità internazionale, è contro la sicurezza nazionale. C’è una sentenza del tribunale. Vedranno la forza della Turchia.

 

Twitter è corso subito ai ripari inviando istruzioni ai suoi utenti turchi:

 

Un grosso scandalo di corruzione che coinvolgerebbe il premier turco.

La “guerra” a Twitter è da ricondursi probabilmente ad un grosso scandalo di corruzione che coinvolgerebbe il premier turco e che ha avuto grande risonanza sul social network.

Sarebbe stata addirittura creata una squadra di oltre seimila persone incaricata di ricondurre le discussioni online sui vari social su argomenti cari al governo, distogliendo l’attenzione dagli argomenti più “scottanti”.

Erdogan in particolare aveva più volte tuonato contro Twitter, colpevole di ospitare numerosi account falsi che tuonavano contro la politica del governo.

Oggi sono comparsi in giro per la Turchia anche indicazioni su come settare il proprio computer in modo da riuscire a raggiungere Twitter, utilizzando i DNS di Google: