Da quando è stato rilasciato sul mercato nel 2010, l’iPad ha rivoluzionato il mercato tecnologico, creando una nuova categoria di prodotto e nuovi modi di interagire con la tecnologia.

A gennaio di quell’anno pubblicai su Incauto Acquisto un articolo in cui lodavo la strategia di Apple di portare nelle mani dei babbani un oggetto in grado di soddisfare tutti i loro bisogni tecnologici, finalmente in un modo facile ed intuitivo.

L’andazzo generale era di dichiararlo un fallimento, un iPod inutilmente grande.

L’iPad non era ancora uscito e non sapevamo come sarebbero poi andate le vendite di quello strano oggetto: l’andazzo generale era di dichiararlo un fallimento, un iPod inutilmente grande.

La miopia degli hater all’epoca era più che mai potente e di stronzate ne sono state scritte tante online prima di convincersi fino in fondo della validità di quell’idea tanto semplice quanto innovativa.

 

 

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In poco più di tre anni sono stati venduti 170 milioni di iPad in tutto il mondo.

Chi ancora oggi si ostina a dire che è tutto merito del “marketing” o dell’Effetto Apple… non merita neanche più una risposta, ma solo compatimento. Get over it.

l’iPad ha letteralmente introdotto un nuovo modo di usufruire di servizi e contenuti e lo ha fatto proprio mentre servizi e contenuti diventavano sempre più importanti nella vita di tutti noi.

Migliaia di nuove possibilità ci sono state messe a disposizione dalla rivoluzione delle “app” e del “web 2.0” e il tramite tra noi e questi sono sempre meno i computer e sempre di più gli smartphone e, appunto, i tablet.

Oggi l’iPad è considerata la scelta migliore possibile, grazie alla qualità del suo hardware e alla varietà del software che mette a disposizione.

Certo, in quasi quattro anni il mercato è cambiato molto: sul lato degli smartphone Apple ha perso la sua supremazia assoluta in favore di Google e del suo Android, ma su quello dei tablet ancora oggi l’iPad è considerata la scelta migliore possibile, grazie alla qualità del suo hardware e alla varietà del software che mette a disposizione.

In questi quattro anni è cambiato tanto in Apple: è morto il suo fondatore e la mente che ha reso possibili le innovazioni di cui si è fregiata negli ultimi anni e il nuovo management stenta a raggiungere risultati anche solo paragonabili al passato.

 

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L’ultima versione dell’iPad si presenta in una veste per la prima volta molto rinnovata rispetto alle precedenti: è più leggero e più piccolo, ma mantiene fissi tutti gli assiomi che ne hanno decretato il successo.

Basterà tutto questo ad Apple ad evitare il sorpasso di Android anche nel mercato dei tablet?

 

 

 

 

Hardware

Il nuovo iPad Air si presenta più piccolo e leggero rispetto ai suoi predecessori e questa non può che essere un’ottima notizia: il classico 10 pollici di Apple doveva rispondere a modo all’avanzata inarrestabile dei nuovi tablet da 7 e 8 pollici, più portabili e comodi in generale da usare.

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Il classico 10 pollici di Apple doveva rispondere a modo all’avanzata inarrestabile dei nuovi tablet da 7 e 8 pollici.

Pulsanti e porte rimangono nella stessa solita posizione, quello che cambia, oltre alla nuova porta lightning che già avevamo visto nel precedente, sono le nuove casse stereo che la inquadrano e ben due microfoni per migliorare la cancellazione del rumore di fondo e le registrazioni dell’audio.

Lo schermo, nonostante sia lo stesso “solito” retina display di Apple da 2048×1536 pixel (su 9,7 pollici e quindi 264ppi) rimane tra i migliori in commercio, con angoli di visione e riproduzione del colore pressoché perfetti.

La batteria è stata ridotta e anche di molto per riuscire a far “dimagrire” il nuovo iPad Air, ma la sua autonomia non ne ha quasi minimamente risentito.

Si è passati dai precedenti 42.5Wh agli attuali 32.4Wh, ma l’autonomia rimane attorno alle “famose” 10 ore. Come è possibile?

Il merito è del nuovo processore A7, lo stesso contenuto nel nuovo iPad Mini e nell’iPhone 5s: pare che oltre alla nuova architettura a 64bit si sia riusciti nel miracolo di avere bassi consumi e massima potenza.

L’iPad Air è una gioia da usare, tutto si apre istantaneamente, le applicazioni volano letteralmente e i giochi toccano il fondo scala delle prestazioni senza problemi: è chiaro che vedremo arrivare nel nuovo anno nuovi titoli che sapranno sfruttare la nuova potenza di questi nuovi processori e ci mostreranno quanto graficamente avanzato può essere un videogioco anche su mobile.

 

 

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Peccato Apple non abbia inserito in questo nuovo iPad Air il nuovo lettore di impronte digitali.

Peccato Apple non abbia inserito in questo nuovo iPad Air il nuovo lettore di impronte digitali introdotto con l’iPhone 5s: vero è che per ora il suddetto serve più che altro a fare l’unlock sicuro del device e come esigenza è più sentita su uno smartphone che su un tablet, ma per diffondere la nuova tecnologia avrebbe avuto più che senso includerla anche sulla linea di tablet.

La camera sul retro è la stessa da 5 mega pixel del suo predecessore.

La camera sul retro è la stessa da 5 mega pixel del suo predecessore, mentre quella frontale cambia leggermente offrendo una resa migliore con poca luce… la cosa ha senso, soprattutto per le vostre videochiamate serali.

Cambiano anche le smart cover, accessorio geniale introdotto insieme all’iPad che ne permette la protezione dello schermo con grande stile. Pessima però la scelta di ricalcare le scelte fatte su iPad Mini optando per tre “pieghe” al posto delle vecchie quattro: il risultato è che una volta piegata la cover da meno supporto al tablet rispetto alla vecchia versione.

C’è poco altro da dire in realtà: il nuovo iPad Air è più comodo da usare grazie al peso contenuto e migliora su quasi tutti i fronti rispetto ai suoi predecessori sul fronte hardware.

 

 

 

 

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Software

Il software, inteso come app disponibili per la piattaforma, è il vero e grandissimo punto di forza dell’iPad, quello che gli ha consentito di crescere verticalmente, di creare un mercato e di mantenerne saldamente la testa fino ad oggi.

Il problema su iPad non sono certo le app: il problema è quella merda totale che risponde al nome di iOS 7.

Non utilizzavo un device con iOS 7 dallo scorso giugno, quando ne ho scritto una analisi basata sulla sua versione beta appena uscita.

Che dopo tutti questi mesi iOS 7 ripresenti esattamente gli stessi problemi, sia di usabilità che di instabilità è veramente fuori da ogni logica nella mia testa.

Sono stato additato ad Apple Fanboy per tanti anni, ho utilizzato con gioia tutti gli iPhone dal primissimo importato e “unlockato” per farlo funzionare qua in Italia fino all’iPhone 5… ho sopportato unlock, jailbreak, carenze di ogni tipo sul fronte software sugli smartphone di Apple.

C’è voluto iOS 7 per farmi vendere l’iPhone 5 e comprare un Nexus passando definitivamente ad Android.

Si, perché la cosa più assurda è che mentre Android aggiunge feature e diventa, almeno secondo me, il miglior sistema operativo mobile attualmente sul mercato… iOS è ora diventato il peggiore in assoluto e questa evoluzione per quanto mi riguarda non poteva passare inosservata, dovevo agire di conseguenza.

 

 

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Il nuovo iOS 7 è talmente infarcito di errori di usabilità, bug, scelte assurde su ogni fronte possibile che diventa davvero difficile far finta di niente.

È verissimo che su questi device per la maggior parte degli utenti l’unica cosa veramente importante sono le basi (ormai ottime in tutti i sistemi operativi mobili) e la qualità delle applicazioni (al top su iOS, non si discute), ma è altrettanto vero che il nuovo iOS 7 è talmente infarcito di errori di usabilità, bug, scelte assurde su ogni fronte possibile che diventa davvero difficile far finta di niente ed accontentarsi della qualità delle singole app.

Lo ripeto: mi ritrovo a scrivere queste cose da grande appassionato di Apple e da grandissimo estimatore di Jonathan Ive, ma, evidentemente, Jony ha dimostrato a tutti un concetto molto chiaro: se sai fare il product designer non sei certo automaticamente un interface designer.

UI e UX su iOS 7 sono un disastro e il tutto sembra progettato da un studentello appena uscito dallo IED dopo essersi fatto delle canne per tutti gli anni di lezione.

Su tablet poi il disastro è più che mai accentuato: persi nella rincorsa al redesign ci si è dimenticati completamente del tanto spazio in più a disposizione su questa piattaforma.
Che ancora debba vedere quell’imbarazzante grigliona di icone con così tanto spazio sprecato tra una e l’altra mi fa rabbrividire ogni volta che faccio l’unlock dell’iPad.

Che ancora debba vedere quell’imbarazzante grigliona di icone con così tanto spazio sprecato tra una e l’altra mi fa rabbrividire ogni volta che faccio l’unlock dell’iPad. Non ci sono parole.

Qualcosa è migliorato, gli errori più evidenti sono stati in parte risolti: ad esempio si è inserito una freccia di fianco al classico “indietro”, ritornando, almeno in parte, ad accompagnare l’onnipresente e ben poco chiara tipografia da delle icone. Qualcuno deve aver urlato davvero forte per riuscire a far reinserire quella freccia, ne sono sicuro.

Per quanto mi riguarda iOS 7 rimane ancora un disastro assoluto e, soprattutto, una grandissima delusione: da tanto aspettavo la morte dello skeumorphismo di iOS in favore di un flat design più moderno, chiaro ed usabile: dover assistere a questa frittata è stato un vero colpo per me.

 

 

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Con tutti gli UI/UX designer di altissimo livello che avrebbero lavorato letteralmente gratis per Apple che si sia arrivati a questo disastro è fuori da ogni logica.

Sinceramente non so che altro scrivere se non che mi aspetto che in questi mesi Apple stia lavorando ad una nuova versione di iOS e che il prossimo gennaio ci venga mostrato un iOS 8 che porti sui device mobili di Apple non solo una usabilità ed estetica decenti, ma anche e soprattutto le nuove feature che tutti stiamo aspettando dai tempi di iOS 5.

 

 

Ok, finito questo sfogo da drama queen torniamo a parlare di iPad e arriviamo alle conclusioni, ma prima ecco la gallery di tutte le foto che ho scattato per questa recensione:

 

 

 

Conclusioni

Nonostante il pessimo iOS 7 il nuovo iPad Air è il miglior tablet in commercio attualmente per chi cerca il top delle prestazioni, della qualità costruttiva e della varietà delle applicazioni, che poi è la cosa più importante in questa particolare fascia di prodotti.

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Nonostante il pessimo iOS 7 il nuovo iPad Air è il miglior tablet in commercio attualmente

È chiaro che se l’uso che volete fare di un tablet è semplicemente navigare e controllare Facebook allora molto probabilmente potete tranquillamente accontentarvi e spendere la metà (o anche un quarto) del prezzo in un tablet cinese con sopra Android.

Ma se poi ci prendete gusto e volete di più… non lamentatevi se vi ritroverete dopo qualche mese a spendere altri soldi per comprare un iPad per poter utilizzare quell’app particolare che ancora non esiste su Android o che non offre le stesse possibilità su tablet.

Per quanto riguarda me e le mie personalissime necessità e utilizzi… un Nexus 7 grazie. Tornerò su iOS quando Apple si deciderà a farlo disegnare da qualcuno che sa cosa sta facendo e ad includere le feature da power user di cui non posso più fare a meno da quando sono passato ad Android.