Entrare in una logica di sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale rispettando il lavoro di chi spesso viene sacrificato sull’altare del profitto. E’ questo il leitmotiv di Fairphone, lo smartphone che si propone di modificare il paradigma attuale di questo settore.
Un giorno sì e l’altro pure appare una notizia di quanto gli impiegati nelle ditte appaltatrici per la costruzione ed assemblaggio dei nostri aggeggi simbiotici – smartphone – sono sfruttati.
Nel 2010 Fairphone decide di caricarsi del problema dello sfruttamento della manodopera per tentare di costruire un cellulare che spingesse i grandi colossi (qualcuno ha detto Apple? Qualcun altro Samsung? ) a preoccuparsi seriamente delle condizioni di lavoro e della giusta retribuzione per chi sta alla base della filiera.
Ci sono voluti 3 anni per trovare finanziatori che arrivassero a coprire i costi pre-produzione. Molte società hanno risposto, permettendo all’azienda di raccogliere i 400.000 euro necessari per progettare non solo il prodotto in sé ma anche l’intera filiera.
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Ora questi ragazzi hanno bisogno della nostra mano.
Vediamo in che modo questa startup rende le premesse, fatti.
Precious Materials
Come è noto ogni cellulare è fatto di metalli comuni, preziosi e terre rare tutti estratti da miniere. L’azienda si è proposta di assicurare un approvvigionamento di queste materie prime che sia conflict-free, ovvero che i proventi della vendita non servano per il finanziamento di una delle numerose guerriglie africane.
Si sono focalizzati soprattutto su una determinata zona mineraria, il South Kivu nella Repubblica Democratica del Congo, così da gestire ed aiutare più efficacemente una piccola zona piuttosto che sparpagliare le forze su un vasto territorio.
In South Kivu il salario di un minatore è stato più che raddoppiato passando da 2 dollari a 4 o 6 dollari per chilo estratto. L’incremento di paga ha anche migliorato la condizione delle donne e delle loro famiglie, senza contare un miglioramento generale delle condizioni di lavoro.
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Made with care
L’azienda mira a rendere tutto il processo trasparente per l’utilizzatore finale e se siete interessati a sapere come e dove il componente è stato prodotto, potrete andare sul sito e scoprirlo.
Ovviamente il telefono sarà corredato da una garanzia che suppongo rispetterà quella europea standard di 2 anni.
Smart design
If you can’t open it, you don’t own it
Ponendo come base tale manifesto il design dello smartphone è pensato in modo tale da massimizzare l’adattabilità e l’eco-compatibilità del prodotto:
- Batteria rimovibile
- Alloggiamento per due SIM
- Packaging ridotto all’essenziale
- Caricatori e accessori non sono inclusi
- Adattabilità ad altri sistemi open source
Alcuni di questi possono sembrare degli optional irrinunciabili, quante volte ci si è lamentati che con l’acquisto dell’iPad non si trovano le cuffie oppure un caricatore per auto o qualche altro accessorio.
La logica che è dietro queste privazioni è di ridurre all’essenziale diminuendo così gli sprechi.
Clear deals
E’ chiaro che il motivo principale che spingerebbe qualcuno a comprare questo prodotto non è per le sue prestazioni spinte, le features o la marca, bensì per una motivazione che ha un valore simbolico più alto.
Fairphone si preoccupa di chiarire da cosa è composto lo smartphone e come sono divisi i costi che partecipano al prezzo finale del prodotto.
Un progetto che è fair nei confronti della manifattura ha anche l’obbligo di essere fair per il consumatore, per questo il prezzo di lancio è di 325 €. Non è una spesa che si fa quotidianamente, specialmente in questo periodo, ma sicuramente costa meno di un cellulare mainstream da “atteggio”.
Certamente c’è anche una logica di marketing per cui il prezzo deve essere tenuto comunque basso per massimizzare i ricavi, ma in questo campo non saprei andare oltre a supposizioni.
Lasting Value
Dietro un buon prodotto c’è anche una buona progettazione del ciclo di vita dello stesso. Fairphone è stato progettato mettendo in conto nel prezzo finale anche i costi derivanti dallo smaltimento.
L’obiettivo successivo è quello di riuscire a creare un prodotto composto interamente da materiale riutilizzabile in modo da chiudere il ciclo di sviluppo. Un obiettivo di certo molto ambizioso, ma considerando l’impegno che ci stanno mettendo questi ragazzi, credo che tenderanno al raggiungimento anche di questo goal.
Specifiche
Sì, sì, eccole le specifiche del Fairphone.
- Dimensioni: 123×64.5×9.8 mm
- Peso: 165 g
- Schermo: 4.3 qHD (960×540 pixels) Dragontrail Glass
- CPU: MTK6589M (quad-core) 1.2 Ghz
- Memoria: 16 GB + 1 GB(Ram) espandibile microSD
- Batteria: 2000 mAh (Rimovibile)
- Fotocamere: 8 megapixels + 1.3 megapixels
Per conoscere in maggiore dettaglio tutte le specifiche andate qui, anche se non sono il motivo principale per cui acquistare lo smartphone.
Lo compro!
Ora non manca che comprarlo, il progetto per partire con la produzione vera e propria ha bisogno di raggiungere un certo budget entro il 13 Giugno, ad ora siamo al 44% con 2210 fairphone venduti.
Sarebbe un peccato non far partire un progetto così!