Victoria II: Heart of Darkness

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Vi è mai capitato, mentre studiavate un certo periodo storico, di chiedervi che cosa sarebbe potuto succedere se, invece di una certa azione, un certo personaggio avesse fatto altre cose?

Se il generale Lee a Gettysburg si fosse ritirato invece di attaccare.

Se il generale Lee a Gettysburg si fosse ritirato invece di attaccare, o se la Gran Bretagna avesse deciso di non colonizzare la Nuova Zelanda, lasciando spazio al Belgio o alla Spagna?

Gli esempi nel periodo vittoriano sono dovuti al fatto che intendo parlarvi dell’ultimo capolavoro sfornato dalla Paradox Development Studio (la divisione della Paradox Interactive che si occupa di sfornare capolavori), l’espansione Heart of Darkness di Victoria 2.

Victoria 2 è un grand strategic, ed è già stato presentato da @chobeat in questo articolo insieme ai suoi fratelli, per cui non mi dilungherò a spiegare cosa sia. Ripeterò soltanto che si tratta di un gioco incentrato sul periodo vittoriano (chi l’avrebbe mai detto), e preciserò che nel frattempo sono uscite due espansioni: la prima, A House Divided, si concentrava sulle meccaniche della Guerra di Secessione Americana (da cui il nome), la seconda, questa, è focalizzata sulle dinamiche del colonialismo.

 

 

Il sistema coloniale

Cuore dell’espansione, il sistema di colonizzazione dei territori “vergini” è stato ampiamente rimaneggiato. Permangono i limiti imposti dal “raggio d’azione” navale, per cui non è pensabile uno scenario in cui la Svizzera si impossessi del Congo (non ha porti) o la Danimarca si impadronisce di Java, ma sono state introdotte alcune interessanti novità.

Ora infatti non è più possibile colonizzare indiscriminatamente, ma occorre scegliere con cura dove si vuole piantare la propria bandiera. È stato introdotto un sistema di “punti colonizzazione” che limita la possibilità di espandere le colonie, perché impone un mantenimento annuo.

Ora è possibile assistere ad emozionanti testa a testa per il controllo della regione

L’altra novità in questo ambito è che mentre in precedenza vigeva la regola “chi prima arriva meglio alloggia” – e bastava davvero arrivare due giorni prima degli altri per avere la meglio -, ora invece è possibile assistere ad emozionanti testa a testa tra fino a 4 Paesi per il controllo della regione. Se poi si arriva al fotofinish si viene a creare un “punto di crisi” che può portare addirittura a una guerra tra i due contendenti (anche se si è sempre in tempo, prima di passare alle vie di fatto, a ritirarsi e a concedere la vittoria).

 

 

Il sistema delle crisi

Questa è l’altra grossa novità di questo titolo: la possibilità che sorga una crisi, e che sia possibile risolverla per via diplomatica semplicemente grazie all’appoggio delle grandi potenze mondiali. Un po’ come Cuba che faceva la voce grossa con gli USA perché aveva dietro l’URSS.

Perché si possa verificare una crisi, occorre che due stati siano in lotta per il controllo coloniale di una provincia o che un Paese abbia nel suo territorio delle provincie “irredente” di un’altra nazione.

Perché si possa verificare una crisi, occorre che due stati siano in lotta per il controllo coloniale di una provincia (vedi sopra) o, come nell’immagine, che un Paese abbia nel suo territorio delle provincie “irredente” di un’altra nazione.

Quest’altra comincerà a fare pressione diplomatica (aka: imposta un Focus Nazionale sui territori da liberare) e, quando la tensione sarà sufficientemente alta, le 6 Grandi Potenze dovranno decidere chi appoggiare nella contesa.

Quando tutte avranno deciso (o sarà passato abbastanza tempo), in base all’equilibrio degli schieramenti si potrà avere la cessione dei territori, la guerra o un nulla di fatto.

 

 

Miglioramenti vari

Oltre a queste due grosse innovazioni rispetto al gioco base, i Dev hanno introdotto altre novità:

  • Giornali con notizie relative ai principali avvenimenti nel mondo (guerre e maggiori scoperte)
  • Battaglie navali più realistiche
  • Ribilanciamento delle unità e modifica della struttura ottimale degli eserciti di terra
  • Miglioramento del motore economico, ora se l’economia nazionale è ben integrata si ottiene un bonus produttivo
  • Eyecandies vari (tra cui la rete ferroviaria che finalmente non è più la ragnatela alla Civilization ma appare come un vero network tra le principali città)

Se vi ho incuriosito e volete accaparrarvi il gioco, vi ricordo che la prima espansione è necessaria per usare Heart of Darkness, per cui affrettatevi e approfittate del megasconto che la Paradox Interactive offre su Steam per il pacchetto completo!

 

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