Nonostante la Blizzard abbia incentrato la penultima espansione di World of Warcraft su un cataclisma che ha sconvolto l’intera Azeroth, probabilmente nessuno si aspettava quella che è stata definita da molti una vera apocalisse.
Ciò che è successo due giorni fa su alcuni server americani del famoso MMORPG è stata infatti una vera e propria strage di personaggi e NPC nelle citta di Orgrimmar e di Stormwind. A quanto pare dietro tutto ciò si nasconderebbe l’azione di qualche simpaticone che ha scoperto una divertente falla, per la quale i nuovi personaggi di livello 1 avrebbero avuto accesso a comandi per l’uccisione istantanea!
Nel giro di poche ore la Blizzard ha rilasciato un hotfix per porre rimedio a questo problemino, e tutto è tornato alla normalità.
Leggendo questa notizia mi è venuto in mente che quando fu aperto per la prima volta il raid di Zul’Gurub, in WoW classic (quello per lv 60 per intenderci), il boss finale, Hakkar, faceva un debuff a tutti i player chiamato Corrupted Blood, che arrecava danno al giocatore e si propagava a tutti i personaggi che si trovavano vicino a lui, pet compresi. Questo debuff però rimaneva attivo solo all’interno dell’istance, e scompariva quando i giocatori uscivano. Per un errore però, questo non accadeva ai pet, che lo propagavano a tutti i giocatori, anche fuori dall’istance. Il tutto venne risolto con l’uscita della successiva patch (si parla della 1.8.0), ma la cosa suscitò l’interesse di alcuni ricercatori, tra cui la dottoressa Nina Fefferman che pubblicò anche un suo personale studio sul propagarsi di questa epidemia, adottando la popolazione di Azeroth come modello.
Links:
– Articolo originale
– Articolo in italiano
– Comunicazione ufficiale della Blizzard
– Articolo sullo studio della dottoressa Nina Fefferman (in italiano)
– Altro articolo sullo studio della dottoressa Nina Fefferman (in inglese)
– Il fenomeno del Corrupted Blood su WoW Wiki