[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_047730.jpeg[/image]
Il keynote che tutti i fanboy di Google aspettavano si è tenuta ieri sera (ora italiana) e ha mantenuto le altissime aspettative che si erano create negli scorsi mesi: Nuova versione di Android (v.4.1 “Jellybean”), nuovo tablet da 7 pollici (Nexus 7), Nuovo “social streamer” da salotto (Google Q), preorder degli occhialini del Project Glass (Google Glass Explorer Edition)… novità per Google+ e tanto altro.
[title]Android 4.1 Jellybean[/title]
[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_047714.jpeg[/image]
Ogni versione di Android con un nome è una major release e questo Jellybean non fa eccezione: aggiunge un solo punto decimale, ma tantissimo di concreto al sistema operativo mobile di Google, portando ICS ad un livello superiore. Ma andiamo con ordine.
La prima novità presentata è quello che in Google hanno chiamato “Project Butter”, in pratica un’ottimizzazione del sistema operativo fin dalle sue radici per arrivare ad una fluidità estrema, 60fps costanti durante l’utilizzo.
[dida]Fluidità, fluidità, fluidità, flui.. ok, basta.[/dida]Un triplo buffering alla pipeline grafica consente a Jellybean di avere un framerate costante e molto fluido, sono arrivati a mostrare una dimostrazione girata con una camera RED da 300fps in cui hanno messo di fianco un Galaxy Nexus con ICS e uno con Jellybean, per mostrare quanto ICS faccia cagare a confronto di JB: framerate costante e fluidità.. almeno nella demo, vedremo poi nell’utilizzo reale se tutto questo ha avuto senso o no.
Sicuramente una maggiore attenzione alla fluidità è un bene, ma in generale tutta questa paranoia di sviluppatori e, soprattutto, recensori su quanto lo scrolling è fluido mi ha sempre lasciato abbastanza basito. Trovo veramente assurdo che il metro di paragone di molte recensioni di smartphone sia quanto va fluido lo scrollind di una pagina web… WTF?!? Vogliamo nuove funzionalità!
Google ci ha accontentato comunque, perché dopo il burro è arrivata subito con lo zucchero: Google Now.
Google Now elabora tutte le informazioni che Google conosce di voi (gusti, appuntamenti, contatti, email, localizzazione, etc.) e li utilizza per proporvi informazioni contestualizzate al luogo e orario in cui vi trovate.
Mi spiego: Attivate Google Now con un long tap and swipe up sul tasto home ed ecco che l’interfaccia cambia e vengono presentate delle “schede” monotematiche su tutto quello che potrebbe interessarvi ora.
E’ ora di pranzo? Google Now vi propone il ristorante più vicino, secondo i vostri gusti. Avete un appuntamento tra poco? Google Now ve lo ricorda e vi propone di attivare la navigazione fino al luogo dell’incontro, indicando quanto tempo ci vuole e se troverete traffico…
[dida]Un Siri potenziato che non vi lascia da soli davanti all’icona di un microfono.[/dida]Google Now è poi accompagnato dalla nuova Voice Search, che interpreta e risponde alle vostre domande: un Siri potenziato quindi che non vi lascia da soli davanti all’icona di un microfono, ma vi lascia porre domando e vi propone delle attività possibili sotto forma di scheda: molto, molto figo.
Google Now e Google Voice Search insieme portano sul mobile la potenza della ricerca e raccolta dati di Google e potenzialmente cambiano completamente l’utilizzo di uno smartphone, arrivando ad un livello superiore… almeno sulla carta.
Come ho già detto per il nuovo Siri di iOS 6… è tutto da vedere quanto bene funzioni Google Now in Italia per gli utilizzatori italiani. Vedremo, le premesse sono comunque ottime. Per ora Voice Search funziona solo in inglese, con altre lingue in arrivo “presto”.
Altra novità è l’Offline Voice Typing, in pratica Google ha integrato il suo algoritmo per l’interpretazione della voce direttamente dentro ad Android e quindi è ora possibili dettare al telefono anche se non si è collegati ad internet. Figo, ma anche questo solo in inglese per ora.
[dida]Fate largo, sono un widget gigante![/dida]L’organizzazione dell’home screen migliora grazie all’auto allineamento dei widget ed icone: in pratica ora quando si prova a mettere un nuovo widget su una schermata non serve più che ci sia lo spazio necessario, ma le altre icone e widget si spostano di conseguenza, per fare spazio al nuovo arrivato. Comodo e intelligente, ci voleva, insopportabile il dover ogni volta trovare un buco a mano o, peggio dover far spazio a mano per aggiungere un nuovo widget.
[dida]Le nuove notifiche spaccano il culo.[/dida]Anche le notifiche sono state aggiornate e non di poco: ora riportano molte più informazioni e possono essere espanse con una nuova gesture a due dita in modo tale da mostrarne ancora di più: In pratica ogni applicazione può mostrare più roba nelle sue notifiche, o addirittura proporre delle interazioni. Gmail ti dice non solo che hai 4 nuove email, ma anche il loro oggetto e mittente… Foursquare ti propone di fare check-in direttamente dalle notifiche, le possibilità sono infinite.
Le nuove notifiche aggiungono una interattività nuova con le informazioni in arrivo, rendendo l’utilizzo più comodo, veloce e intuitivo e risparmiando soprattutto di aprire le applicazioni relative inutilmente. Bene, bene, bene.
[dida]Offline Maps: Fuck Yeah![/dida]La già incredibile Google Maps e Navigator si aggiorna aggiungendo la possibilità di scaricare le mappe di una determinata zona in modo da poterle consultare anche se non si è online. Un sogno, quello delle Offline Maps, che diventa finalmente realtà. Unico dubbio: ho già ricevuto dei feedback per cui non tutte le zone sono supportate e per esempio la mia zona (Ravenna) non consente, inspiegabilmente, il download delle mappe… non capisco: aspetto di mettere le mani su JB per provare di persona.
Oltre a tutto questo arrivano un po’ di miglioramenti alla camera e all’applicazione della Gallery, le app da JB in poi saranno encriptate con chiavi specifiche per il device in cui sono installate (bad news pirates!), c’è un nuovo sistema di update intelligente che consente di non dover riscaricare l’intera app per aggiornarne una parte… e tante altre piccolezze, tra cui Chrome come browser predefinito, Alleluja è uscito dalla beta Alleluja.
Jellybean è un super update ad un sistema operativo, Android 4.0 ICS, che già mi aveva straconvinto.
[dida]In your face, Apple![/dida]Con Jellybean Google risponde ad Apple presentando un sistema operativo maturo e completo. Difficile non pensare che un sorpasso sia avvenuto, sicuramente almeno per la fascia più “alta” degli utilizzatori. Nerds gonna love it.
Sarà disponibile in aggiornamento OTA (Over the Air) da metà luglio per tutti i fortunati possessori di Galaxy Nexus, Nexus S e Motorola Xoom.
Regalino: ecco i nuovi sfondi di Jellybean, se volete sentirvi aggiornati un po’ prima:
[nggallery id=576]
[title]Google Nexus 7[/title]
[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_047723.png[/image]
[dida]Sono l’Empire State Building e ho King Kong sulle spalle.[/dida]E qui mi è salita la scimmia. Grossa. Enorme. King Kong cazzo. Torno in me, vi racconto… anzi prima guardatevi un po’ di sborresciòn:
Che Google arrivasse di prepotenza nel mercato dei tablet con un suo device super economico e con schermo 7 pollici per fare il culo al Kindle Fire lo sapevamo già.
E’ la combinazione di Jellybean, 199 dollari e Nexus quality che mi fa godere.
Il Nexus 7 è un tablet con caratteristiche tecniche di tutto rispetto: Quad core Tegra 3 con una GPU da 12 core, 1Gb di ram, schermo IPS con risoluzione HD da 1280×800… camera frontale da 1.2Mpx, NFC, GPS, 9 ore di autonomia e bla bla bla… ne stanno parlando tutti, le caratteristiche le sapete.
[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_047724.jpeg[/image]
Quello che mi ha lasciato molto colpito dalla presentazione è che questo tablet è arrivato, precisamente, nel mio personale spazio di bisogno.
Mi spiego: Ho uno smartphone. Ho un ultrabook. Non mi serve un tablet come l’iPad, o per lo meno, non mi va di spendere 500 euro per un tablet che aggiunge poco alla mia esperienza “mobile” già egregiamente supportata da un computer ultraportatile da 11 pollici e da uno smartphone appunto.
[dida]Io di un tablet non me ne faccio un cazzo.[/dida]Apprezzo moltissimo l’iPad e i tablet in generale, capisco il nuovo mercato che hanno creato, sia per i babbani (semplicità d’uso dei task più diffusi) sia per i professionisti (apertura di interi usi verticali tramite App particolari), ma non ho mai trovato un vero uso per le mie necessità.
Ma ecco che arriva il Nexus 7.
[dida]Il Nexus 7 me lo compro per forza.[/dida]Google mi arriva in faccia e mi dice:
[stacca]Ok Antonio, tu sei uno stronzetto che usa tutti i giorni i nostri servizi, tutti integrati tra loro. Usi Google Calendar per gli appuntamenti. Usi Google Plus di continuo. Usi Gmail come se non ci fosse un domani e gli fai scaricare pure gli altri tuoi account di posta. Google Maps è il top e il suo navigatore integrato è tra i migliori in circolazione, ah giusto, è gratis anche quello. Salvi i tuoi file su Google Drive. Passi la giornata su Google Reader.
Sai cosa c’é? che ti proponiamo un companion, non un tablet, un companion, che ti permette di utilizzare tutti i nostri servizi al meglio, organizzare le tue giornate, navigare fino ai tuoi appuntamenti, guardare siti internet ottimamente, giocare e guardare i video per 9 ore di fila.
E’ bello da vedere, non troppo grande da tenere in borsa e portare in ufficio tutti i giorni, ha uno schermo ottimo, un’ottima autonomia ed è un Nexus, per cui lo teniamo aggiornato noi sempre all’ultima versione di Android. Ha pure Jellybean pulito sopra chiaramente.[/stacca]
Non so Google.. alla fine faccio tutto con il mio MacBook Air, non mi serve un tablet dai.
[stacca]Te lo vendiamo a 199 euro, ci stai?[/stacca]
Google non ha pensato solamente a me chiaramente. Sul Nexus 7 gira Google Play, il nuovo store integrato che presenta musica, video, film, serie tv, riviste, libri… e il formato 16:9 del tablet di Google si adatta perfettamente pare alla visione di un film o alla lettura di un libro (ma non lasciatevi incantare, i libri si leggono su un Kindle, pochi cazzi)
Ha quindi intrapreso la stessa strada, in parte, di Amazon con il suo Kindle Fire: un dispositivo studiato per la fruizioni di media, dal costo talmente limitato da diventare irresistibile.
Ma, come scrivevo più su, ha fatto di più: ha creato un tablet che i nerd compreranno. Un po’ perché siete dei fanboy del cazzo e poteva anche presentare una merda con sopra scritto “nexus” e voi ve la compravate uguale, ma anche e soprattutto, perché a questo prezzo e con queste caratteristiche il Nexus 7 ha pochi rivali nell’uso quotidiano come companion.
Tanta roba Google, epic.
Il Nexus 7 è in preorder negli USA, Canada, Australia e Inghilterra a 199 dollari, con consegna a metà luglio. Non si conosce ancora il prezzo in euro, speriamo non facciano scherzi, arriverà probabilmente in agosto.
[title]Nexus Q: Social Streaming Media Player[/title]
Nexus Q: Un’Apple TV che costa il triplo. Epic Fail. Sorry Google, ma non c’è molto altro da dire, a 299 dollari non ha alcun senso, potevate evitare di metterci dentro di ogni e di farlo “made in America” per sborare con i vostri amichetti e venderlo ad un prezzo decente.
Ah, se ne comprate più di uno potete pure streamare in stanze diverse! Figata, ecco il mio polmone destro Google, così streamo in tutta la casa.
[title]Tutto il resto[/title]
[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_047728.jpeg[/image]
E’ stata presentata una versione per tablet dell’app mobile di Google+, disponibile da oggi per Android e “presto” per iOS. Bene.
E’ stato aperto il preorder del primo “Project Glass”, quella cagata di occhialini che Google vende da un anno e passa come il futuro del mobile, con soli 1500 dollari ti davano un pezzo di vetro con sopra un numero e, non si sa quando nel 2013, potrai finalmente indossare degli occhiali ridicoli e fingere di essere nel futuro.
Agli sviluppatori presenti (leggi: paganti) al keynote sono stati dati un Nexus Galaxy, un Nexus 7 e un Nexus Q. Fanculo a loro. Il Nexus 7 è pure un’edizione speciale bianca che non si sa se e quando sarà in vendita. Doppio fanculo.
[title]Conclusioni[/title]
[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_047729.jpeg[/image]
Bim, bum, bam! Ottima keynote di apertura Google. Jellybean è una figata e il Nexus 7 il mio prossimo incauto acquisto sicuramente. Gli occhialini e la sfera sono una cagata, ma non si può avere tutto, ci stai provando dai.
A me pare proprio che Google stia facendo le cose per bene, soprattuto sul fronte Android e Google Plus: Una rinascita estetica e funzionale dopo anni di “buio”. Finalmente anche Google ha cominciato a pensare ai suoi utenti e non solo ai suoi tecnicismi.
Android è più user friendly che mai e Google Plus ha imposto un’estetica e un’utilizzo a tutti gli altri servizi di Big G, unificando e rendendo il tutto più utilizzabile e comodo da usare.
Che tempi meravigliosi! Google e Apple spaccano tutti e Microsoft si prepara con Windows 8 e compagnia. Spade alzate e in guardia, ne vedremo delle belle nel 2013.
[nota]Update Nexus 7:
Asus Italia annuncia che in Italia il Nexus 7 sarà venduto direttamente da lei e non da Google, solo nella versione da 16Gb a 249 euro. Disponibile da metà agosto.
Bene il cambio 1:1 con il dollaro inevitabile, così come il taglio del modello da 8Gb che viene venduto praticamente al prezzo di costo negli USA: evidentemente ad Asus conviene di più vendere il 16Gb che costa 50 euro in più in cambio di soli 8Gb di storage. Il Nexus 7 rimane comunque un ottimo incauto acquisto per 249 euro.
[/nota]