[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_047188.jpg[/image]

[quote]Imagine charging your phone as you walk, thanks to a paper-thin generator embedded in the sole of your shoe.[/quote]

I più scaltri di voi ricorderanno che avevamo già parlato [url=https://leganerd.com/2010/08/27/batterie-a-virus/]qui[/url] di come sia possibile, almeno come esercizio di stile, sfruttare microarchitetture contenenti virus (batteriofagi, che non vuol dire virus buoni per le batterie, ma virus che colpiscono solo i batteri) M13 ingegnerizzati per immagazzinare elettricità. [b]La batteria ai virus[/b].

A Berkeley si sono spinti oltre, creando il primo concept di [b]generatore elettrico basato su virus[/b]. Come? Sfruttando l'[b]effetto piezoelettrico[/b].

Cos’è l’effetto piezoelettrico? Ci sono nerd che non lo sanno?
L’effetto piezoelettrico è la proprietà di alcuni cristalli di generare una differenza di potenziale quando sono soggetti ad una deformazione meccanica, dice [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Piezoelettricit%C3%A0]wiki[/url]. Io aggiungo che la maggior parte delle applicazioni sfrutta l’effetto contrario: applicare una ddp per modificare le proprietà meccaniche del cristallo (tipo le dimensioni), con precisione nanometrica. Le applicazioni si trovano un po’ ovunque.

Ma cosa c’entra l’effetto piezoelettrico con i virus? Ce lo spiega il video degli autori della ricerca:

Più nel dettaglio.
All’inizio hanno studiato le proprietà piezoelettriche del virus stimolandolo con una ddp e osservandone la risposta con speciali microscopi. Osservando un’oscillazione del virus hanno capito che causando una deformazione meccanica si poteva forzare il virus a produrre una ddp. Hanno quindi ingegnerizzato il virus aggiungendo 4 residui amminoacidici carichi negativamente per potenziarne la risposta e hanno costruito il dispositivo impaccando 20 strati di virus. Una delle straordinarie proprietà del fago M13 è che si può ingegnerizzarlo in modo che si autoassembli con straordinaria precisione in layer ordinati, quindi massimizzando la polarità (e l’effetto piezoelettrico). Il film di 1 cm quadrato è stato incluso tra due strati di oro, ottimo conduttore, e i poli collegati ad un mini schermo a cristalli liquidi.

Come funziona? [b]Picchiettando il quadratino col dito[/b]. Il dispositivo produce fino a [b]6 nanoampere di corrente e 400 mVolt di differenza di potenziale[/b] (1/4 delle batterie stilo del telecomando). Una quantità abbastanza ridicola ma sufficiente per far comparire un “[b]1[/b]” sullo schermo (vedi foto in apertura).

Fonte: [url=http://phys.org/news/2012-05-electricity-viruses.html]phys.org[/url]
Più info sul [url=http://newscenter.lbl.gov/news-releases/2012/05/13/electricity-from-viruses/]sito[/url] del Lawrence Berkeley National Laboratory.