Sempre più media stanno utilizzando l’intelligenza artificiale per scrivere articoli. Il direttore editoriale di VentureBeat, Michale Nuñez, ha raccontato a Bloomberg che la sua testata sta utilizzando Bing Chat di Microsoft per aiutare a modificare e scrivere articoli. Ai reporter viene chiesto di inserire nelle loro storie “frasi e frammenti” scritti dall’IA, purché siano accurati e verificabili in modo indipendente.

La tecnologia basata su OpenAI è simile ad avere “un’altra persona nel team”, afferma Nuñez. Ad esempio, può riassumere i contenuti in pochi secondi invece che in ore. A differenza di altri siti – tra cui BuzzFeed -, VentureBeat non rivela quali articoli siano stati realizzati (in parte o completamente) usando un’IA generativa. Ad ogni modo, Nuñez ha ribadito più volte che le IA si limitano a fornire un aiuto e che il magazine online non intende pubblicare articoli scritti interamente da intelligenze artificiali.

A gennaio è emerso che CNET ha iniziato ad utilizzare aggressivamente le IA per produrre interi articoli su una serie di argomenti e temi che hanno a che fare con la finanza (soprattutto contenuti in affiliate marketing sulle carte di credito). All’epoca il sito – che si occupa sempre di tecnologia ed è altrettanto noto negli USA – aveva spiegato che tutti gli articoli generati dalle IA richiedevano comunque un importante lavoro di editing. Insomma, andavano ritoccati almeno nella forma prima di poter essere mandati online.