Il decreto legge Cresci Italia

Su Lega Nerd non si parla di politica. Punto.

Il mio obiettivo, con questo post, non è di parlare di politica, ma è di parlare delle novità introdotte (o meglio, in corso di introduzione) dal decreto legge in discussione in questi giorni, l’ormai famigerato “Cresci Italia” (che parafrasa il precedente DL lacrime&sangue “Salva Italia”).

Cerchiamo di evitare sterili flame o atteggiamenti gattopardisti del tipo “Si poteva fare di più”. Facciamo un post tecnico per così dire.

Nel post ho cercato di raggruppare i grandi temi che sono stati frammentati in centinaia di micro-provvedimenti, mediazioni ed emendamenti, dando una spiegazione delle novità (e in alcuni casi un commento).

Società semplificata per gli Under 35

Sarà possibile per i giovani (Under 35, sono ggggiovane!) aprire una SRL semplificata con capitale minimo di 1 euro (al contrario delle SRL normali, che ce ne vogliono 10000). Qualora uno dei soci dovesse raggiungere il 35° anno di età dovrà cedere la sua quota ad un altro under 35 o trasformare la società in un’altra società di capitali (es. SRL normale), pena la nullità dell’atto di costituzione societario. Per aprire una SRL semplificata ai soci basterà presentarne il relativo atto pubblico presso un notaio, senza alcuna spesa di bolli, autorizzazioni o notarili.

Questa l’ho messa per prima, perché credo sia la novità più importante all’interno del pacchetto di provvedimenti.
Di fatto viene creata una nuova forma societaria “a buon mercato”, che permette ai giovani di creare un soggetto giuridico a tutti gli effetti per l’avvio di nuove attività, mettendo a rischio il solo capitale conferito (prerogativa delle società di capitali), senza dover per forza vedere lo scoglio dei 10000 euro o dover rischiare il patrimonio personale. Ciò significa che finalmente l’Italia ha un istituto giuridico in materia di società che favorisce le startup tra i giovani. E scusate se è poco.

Nonostante sia già compresa nel DL, questa novità sta sollevando alcuni dubbi di costituzionalità, sia per quanto riguarda il limite di età, sia per quanto riguarda la minor tutela dei creditori con un capitale conferito potenzialmente nullo (1 euro). In attesa di vedere cosa ne esce fuori, io la premio con il primo posto di questo post.

ICI per la Chiesa Cattolica

L’ICI (Imposta Comunale Immobili, che cambierà nome in IMU) è una tassa che colpisce il possesso di un immobile. Fino alla finanziaria del 2006 la Chiesa Cattolica giovava dell’esenzione dall’ICI per i soli edifici strettamente di culto, ma con il decreto fiscale collegato a tale manovra, l’esenzione venne estesa a tutti gli immobili posseduti da confessioni religiose che hanno stipulato patti con lo Stato.
Il decreto attuale propone il reintegro dell’ICI per tutti gli immobili che non siano no-profit o adibiti a luogo di culto (quindi si salvano la maggior parte di chiese, scuole, ostelli e istituti).

Personalmente, benché riconosca la valenza umanitaria di alcune strutture sociali (cattoliche e non solo), credo che in tempi in cui tutti siamo chiamati a fare ulteriori sforzi, anche le confessioni religiose debbano rinunciare ad alcuni dei loro privilegi (che vedono tra gli altri l’esenzione IVA, l’esenzione dalla tassa dei terreni, finanziamenti alle scuole private, particolari deducibilità, accesso al finanziamento tramite 8×1000, …).

Taxi

I Comuni avranno la possibilità di decidere l’eventuale incremento delle licenze taxi, su indicazione della nuova Autorità indipendenti dei Trasporti, che perde però il potere di sostituirsi ai sindaci in maniera vincolante (ma solo tramite TAR).

Dal punto di vista del consumatore il mantenimento di una lobby (dove per lobby intendiamo un numero chiuso di professionisti/operatori che fa gruppo per agevolarsi l’un l’altro, anche con pratiche anti concorrenziali come il cartello sui prezzi), è nocivo e contribuisce al mantenimento di prezzi alti, qualsiasi sia la lobby. Capisco pertanto la volontà di aumentare il numero delle licenze Taxi per agevolare la competizione (e l’apertura di qualche posto di lavoro in più), ma forse sarebbe stato opportuno pensare anche a forme “risarcitorie” per chi ha investito cifre importanti nella acquisizione delle vecchie licenze (ad esempio sotto forma di sgravio fiscale).

Farmacie

E’ stata identificata la soglia di 3300 abitanti per farmacia, il che autorizza di fatto l’apertura di circa 5000 nuove farmacie (con sedi assegnate tramite bando). Il bando probabilmente premierà gli attuali possessori di parafarmacie, che potranno chiedere la conversione della propria attività in farmacia.

Ben venga l’apertura di nuovi punti (sempre per il discorso sul numero chiuso), ma vedo la convertibilità delle parafarmacie come un autogol che va nella direzione esattamente opposta. Attualmente si stima che sul territorio italiano ci siano 18164 farmacie e 3657 parafarmacie; qualora quest’ultime venissero tutte convertite avremmo forse un po’ più di concorrenza e disponibilità del servizio, ma ben pochi nuovi posti di lavoro.

Subentra l’ipotesi del farmaco mono-dose (dal 2013) per un risparmio stimato di 4 miliardi.
Otre ad essere una buona idea per le tasche è anche una buona idea in termini di impatto ambientale, riuscendo il consumatore a limitare di conseguenza gli sprechi derivanti da farmaci scaduti.

Banche

Le banche escono acciaccate dal DL (sempre per quanto può essere acciaccata una banca), che si vedono tagliare tutte le commissioni sulle linee di credito (compresi gli scoperti anche fuori fido) e abolire la commissione sull’utilizzo di carta di credito o bancomat nei rifornimenti di carburante (per cifre entro i 100 euro).
I mutui dovranno essere inoltre facilmente portabili e rinegoziabili, senza lungaggini o ulteriori addebiti, e il consumatore non potrà essere obbligato ad aprire contestualmente un conto corrente per la sua domiciliazione. La banca dovrà lasciare libertà di scelta al cliente sull’assicurazione sul mutuo, proponendo inoltre lei stessa due offerte di concorrenti.
Ai pensionati titolari di pensione entro i 1500 euro dovrà essere concesso un conto corrente gratuito, anche se non è chiaro se sarà comunque gravato dall’imposta di bollo.
Le banche non potranno avere incroci personali tra gruppi concorrenti, non potranno quindi esserci singoli individui presenti in consigli di amministrazione di gruppi bancari diversi.

In generale i miglioramenti introdotti in questo capitolo dovrebbero portare buoni vantaggi per il consumatore (ad eccezione del conto corrente diventato obbligatorio per percepire le pensioni sopra i 999,99 euro), ma che possono essere facilmente vanificati se le banche non riprendono a facilitare l’accesso al credito alle persone e alle PMI (tramite mutui e finanziamenti).

Notai e professionisti

Aumenta il numero dei notai, e dal 2015 l’aumento sarà assicurato da un bando annuale. Per cancellare le ipoteche (comprese quelle dei mutui estinti prima delle liberalizzazioni Bersani) non sarà più necessario andare dal notaio, ma basterà pagare l’ultima rata. Nasce inoltre l’obbligo di prestazione gratuita nella già citata costituzione di società a responsabilità limitata per under 35.
Salta l’obbligo del preventivo scritto per i professionisti, ma è in discussione anche l’abolizione delle tariffe imposte dagli Ordini professionali.

Anche in questo caso accolgo con favore ogni novità che può portare un aumento dell’offerta di servizi. Che mi spieghino pure quali sono i vantaggi, per il consumatore, di avere un numero ristretto di fornitori. Mi dispiace che la questione del preventivo sia naufragata, una maggiore trasparenza avrebbe aiutato sia il consumatore, sia l’opinione (o il pregiudizio) che il consumatore medio ha delle categorie di professionisti (soprattutto alcune).

Tutela dei Consumatori

Viene rafforzata la possibilità di intraprendere class action, e si prevedono multe salate per le clausole vessatorie a danno dei consumatori.

In questo campo più che di novità, io direi che basterebbe far valere i diritti che ci sono già, senza permettere alle aziende di nascondersi dietro a garanzie/EULA/contratti fumosi e pieni di aberrazioni in legalese.

Beni a consumo, energia e carburanti

I prezzi del gas saranno fissati su nuovi parametri, al fine di allinearli con i prezzi (più bassi) praticati nel resto dell’Europa. ENI e SNAM dovranno essere scorporate in due aziende entro 18 mesi. Le aziende pagheranno una tassa extra per il mantenimento dell’authority Antitrust e per quella dell’Energia.
I benzinai (da 500mq in su) potranno vendere le sigarette.

Molto bene per la definizione dei nuovi parametri e per lo scorporo del colosso del gas ENI-SNAM. Sono un po’ perplesso per l’ulteriore tassa alle aziende.

Assicurazioni

Gli automobilisti virtuosi pagheranno la stessa tariffa RC Auto in tutta Italia, e sono previsti sconti per coloro che faranno installare la scatola nera sui propri veicoli. La pena per le frodi contro le assicurazioni passa da 6 mesi a 5 anni e vengono sospesi i rimborsi per tutti gli infortuni non perfettamente diagnosticabili (es. il colpo di frusta al collo). Verrà inoltre istituita una banca dati degli incidentati e dei testimoni per controlli incrociati sulla attendibilità.

Il leit-motiv è sempre il solito: pagare tutti per pagare meno, che nel mondo delle RC Auto spesso diventa “l’assicurazione è alta perché c’è chi fa le truffe”. Tutte le novità sono fortemente tese a “togliere ogni scusa” alle agenzie assicurative, al fine di poter abbassare uno dei costi più pesanti per i contribuenti italiani. Rimarrei però in attesa di capire quali sono i dati salvati dalla famigerata scatola nera, chi li può consultare (l’assicurazione? l’assicurato? la PolStrada?) e con che modalità, prima di correre ad installarla.

Altre novità

Direi che per questa prima parte ho discusso le novità (imho) principali contenute nel DL, o perlomeno quelle più rilevanti per il consumatore (nerd o meno che sia). Ho per esempio omesso il rating della legalità delle aziende (per l’accesso al credito e ai bandi pubblici), le modifiche alla Tesoreria e i Tribunali delle Imprese, ma credo siano aspetti molto specifici dei singoli mondi per essere d’interesse in un post di questo tipo. In caso, approfondiremo. ;-)

Fonti: AnsaCorriere

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